ARROW - Recensione S04E08, "Legends of Yesterday"


Dopo la pausa per il Thanksgiving Day, le due serie sorelle della CW, Arrow e The Flash, sono tornate con due episodi crossover “Legends of Today” e “Legends of Yesterday” che legano passato e presente per gettare un ponte verso il futuro, per spianare il terreno alle Legends of Tomorrow, che arriveranno sugli schermi il prossimo gennaio.
 

SCRITTO DA: Greg Berlanti e Marc Guggenheim
SCENEGGIATO DA: Brian Ford Sullivan e Marc Guggenheim
DIRETTO DA: Thor Freudenthal
VOTO: 9/10

Sinossi: Il team Arrow e il team Flash uniscono le forze e portano Kendra Saunders lontana da Central City per tenerla nascosta a Vandal Savage, cercando di trovare un modo per sconfiggerlo. Malcom riesce ad organizzare un incontro tra Green Arrow, The Flash e Vandal Savage, ma le cose si mettono male per i nostri eroi e The Flash è costretto a viaggiare nel tempo per avere una seconda occasione. Grazie a Cisco, Kendra riesce a ricordare dei dettagli della prima volta in cui è morta che si rivelano preziosi per sconfiggere il nemico, mentre Oliver scopre di avere un figlio e prende una decisione difficile al riguardo.

Oramai ci siamo, manca pochissimo: lo spin-off Legends of Tomorrow è pronto al debutto e le sorelle maggiori Arrow e The Flash sono state il trampolino di lancio da cui abbiamo visto debuttare le future leggende e il loro principale antagonista, Vandal Savage.
Fare un resoconto dell’episodio di Arrow mi risulta francamente alquanto ostico senza tenere in debita considerazione anche quello di The Flash che lo ha preceduto, per cui farò una valutazione globale. Per un riassunto dettagliato di “Legends of Today” e un commento tecnico anche sui nuovi personaggi, vi consiglio di consultare la recensione del nostro bravissimo Klaus Heller.

PERCHÉ CROSSOVER È MEGLIO

Berlanti e Guggenheim questa volta si sono sporcati le mani impastando tanti ingredienti e, nonostante un paio di piccole slittate, il risultato è davvero convincente. Il crossover della scorsa stagione era centrato sulla psicologia dei due protagonisti perché poneva l’accento sulle differenze e analogie tra Barry e Oliver: solare il primo, tenebroso il secondo, metaumano l’eroe di Central City, abile e stratega, ma assolutamente privo di poteri l’arciere di Star City, due eroi con gli stessi obiettivi ma background e attitudini totalmente diverse.
Quest’anno ci è stata servita una pietanza ben più ricca: assodate e opportunamente confrontate le peculiarità del velocista scarlatto e dell’arciere di smeraldo, questa volta abbiamo avuto una trama avvincente che ha cucito insieme le due puntate e le tre serie, con l’introduzione di nuovi personaggi di cui, con tratti brevi e precisi, si sono già delineate le specificità.
Con gli episodi andati in onda questa settimana, si sono affrontati due temi peculiari: il primo è il destino che unisce Kendra e Carter a Vandal Savage, il secondo è l’attesa, quanto per certi aspetti temuta, scoperta della paternità di Oliver.
Sarebbe tuttavia errato ritenere che il gradimento del crossover dipenda solo da questo: i due nuclei narrativi, per quanto accattivanti, da soli non bastano. Si tratta piuttosto dell’abilità di autori e sceneggiatori nel far interagire un discreto numero di personaggi realizzando nuove e interessanti dinamiche. Penso ad esempio alla reazione di Speedy quando scopre che il Team Arrow è in rapporti con The Flash, o ai dubbi conditi da un non troppo velato sarcasmo che Caitlin Snow esterna ad Oliver in merito alla sicurezza dei suoi covi, oppure allo stesso Oliver che fa la voce grossa con il povero Cisco Ramon per convincerlo ad aiutare Kendra a sbloccarsi (dimostrando che la sua rudezza, tante volte criticata, ottiene comunque dei risultati), e potrei citare anche altri esempi, ma ritengo che questi siano più che sufficienti.
Se c’è un aspetto che non ho condiviso nella gestione dei personaggi, è stata la decisione di tagliare fuori dall’episodio di The Flash Black Canary con la scusa che era in visita dalla madre a Central City. Capisco la difficoltà di riuscire a dare spazio a così tanti personaggi (lo stesso Diggle lo ricordo solo per la scena in cui rigetta perché la supervelocità di Flash è qualcosa a cui non riesce ad abituarsi), ma mi sembra ingiusto nei confronti di Black Canary che è un membro ufficiale del Team Arrow a tutti gli effetti tanto quanto gli altri. Non deve stupire quindi che il personaggio di Laurel non funzioni, visto che apparentemente neanche gli autori credono nelle sue potenzialità. Ecco, proprio volendo rinunciare a qualcuno per motivi tecnici, magari per questa volta potevano lasciare a casa Diggle con il pretesto che non aveva la baby-sitter disponibile e Lyla aveva da lavorare. Poteva essere un'idea.
I dialoghi brillanti e gli sprazzi di comicità che smorzano la tensione restano elementi fondamentali per la godibilità delle due serie. Tra tutte, mi vengono in mente la reazione di Barry all'incontro con Felicity e quella di Oliver che evita di rispondere a Barry all'arrivo ad effetto di Malcom e la Lega.

OLIVER E BARRY: QUANDO UNA COPPIA FUNZIONA 
(e non c’è nessuna implicazione ambigua in quest’affermazione, perciò non fate i maliziosi)

Ai tempi in cui fu introdotto il personaggio di Barry Allen, gli showrunners elogiarono in particolar modo la chimica sul set tra Emily Bett Rickards e Grant Gustin (Felicity e Barry), e in effetti non si può negare che i loro personaggi funzionino bene insieme, ma non va sottovalutata anche l’affinità tra Barry ed Oliver che, dal mio punto di vista, è uno degli ingredienti magici dei crossover.
Non solo Barry porta un po' di sole a Star City (mi viene in mente la battuta di Oliver in cui dice che Central City è troppo soleggiata per lui), così come la presenza di Oliver a Central porta invece un po' di dark, ma Barry ed Oliver si esaltano a vicenda, nella misura in cui rappresentano due tipologie di eroe e di uomini molto diversa tra loro. Oliver spesso intransigente, si porta dietro l’abitudine a prendere decisioni da solo e tende ad imporsi con poca cura della forma (vediamo intervenire Felicity a smussare le sue reazioni). Barry è l’uomo più veloce del mondo che arriva costantemente in ritardo, quello che non sa mentire o dire di no ad un’amica che pretende di vedere un foglio che ha maldestramente nascosto. Perciò, quando i due eroi sono insieme, vediamo come due estremi possano essere mitigati per raggiungere un equilibrio. Del resto, lo dicevano gli antichi, «in medio stat virtus» e così, nonostante le divergenze di vedute e non senza un pelino di velato scetticismo, riescono a fidarsi l’uno dell’altro e a cooperare per il bene delle rispettive città. «È la tua città», dice The Flash a Green Arrow quando decide di fidarsi di lui e gli lascia prendere l’iniziativa, «È la tua città» gli fa eco Green Arrow quando nella chiesa fa altrettanto.
Oliver e Barry, dal punto di vista caratteriale, hanno ben poco in comune, proprio per questo è interessante vederli interagire ed osservare la loro amicizia. Certo Barry a suo tempo si è beccato due frecce nella schiena a causa dell’allenamento sui generis di Oliver, e un “non sono affari tuoi” è sempre pronto e servito quando cerca di elargire un consiglio benevolo, ma nonostante l’ispidezza di Oliver, la loro è un’amicizia vera, e lo dimostra la chiacchierata sulla paternità di Oliver e la tenera scena dell’abbraccio finale. Bromance puro al 100%.

L'AMORE ETERNO E IL DESTINO AVVERSO

Il crossover ha sviscerato la vicenda che lega a doppio filo le vite di Kendra e Carter a quelle dell'essere immortale (o quasi) Vandal Savage. È una storia che si perde nella notte dei tempi e riguarda un amore che trascende il tempo (e la mia socia di scrittura sa quanto io ami questo genere di storie, visto che ne stiamo scrivendo una insieme), avversato, ma mai veramente sconfitto. Chi legge i manga forse potrà cogliere qualche analogia nella trama di Inuyasha, se invece siete appassionati di Egitto probabilmente conoscete l'affascinante storia di Omm Sethi.
Kendra, che da alcune settimane frequenta Cisco, si è trasferita a Central City perché in qualche modo ha sentito il richiamo di quella città, e mentre si accingono a consumare una cenetta romantica nel bar in cui la ragazza lavora, vengono interrotti da Vandal Savage che è lì per lei. Vandal Savage le si rivolge chiamandola "sacerdotessa Chay-ara". 
Grazie all'intervento tempestivo di The Flash riescono a metterla in salvo ricorrendo all'aiuto del gruppo di eroi di Star City. La ragazza si ritrova una mole di informazioni da metabolizzare in poco tempo: metaumani, supereroi, poteri mistici, e sente la necessità di allontanarsi per un attimo dal rifugio in cui i due team si confrontano sul da farsi e non appena è in strada fa la sua comparsa un uomo alato, che la "rapisce" per poi spiegarle la verità. 
Kendra è la reincarnazione di una sacerdotessa vissuta 4000 anni fa presso la corte d'Egitto, e il misterioso uomo falco che intende salvarla, il cui nome in questa vita è Carter Hall, è la reincarnazione del principe Khufu, il suo amante. Una sacerdotessa e un principe che non potevano stare insieme, perché la religione e l'etica del tempo non lo consentivano, due anime gemelle e un amore che sfida il destino, la morte, il tempo. Nel corso dei millenni si sono reincarnati 207 volte e per 206 sono stati uccisi da Vandal Savage, che dalle loro morti trae linfa per i suoi poteri e la sua immortalità. Ora, al di là del destino tragico di Chay-ara e Khufu che puntualmente vengono trovati e uccisi da Savage, ma riuscite a immaginate l'amore sconfinato di due anime che si promettono di stare insieme per sempre e continuano a cercarsi e a ritrovarsi vita dopo vita? Sono bloccati in un loop in cui la storia va sempre a finire male per loro, ma non per questo smettono di crederci. Quando The Flash risponde a Vandal Savage che è la speranza ciò che gli fa credere che questa volta le cose andranno diversamente, non è solo un pensiero di Barry, la speranza è quella che per 206 volte ha fatto credere alla coppia Hawkgirl e Hawkman che insieme potevano affrontarlo, ogni volta pensando "magari questa volta ci andrà meglio", "forse questa volta ce la faremo", e "se andrà male, proveremo ancora", ma soprattutto "ne sarà valsa comunque la pena". Quella speranza che ha portato Hawkman a sopraggiungere per riunirsi a Chay-ara, pronto a sfidare ancora la morte insieme.
Nonostante i tentativi di Carter di farle ricordare il passato, Kendra sembra apparentemente bloccata. In realtà i ricordi di quell'amore antico sono riaffiorati subito, ma lo shock di tutta quell'assurda vicenda, unito alla confusione emotiva (e sì, chiamiamolo anche senso di colpa per il malcapitato Cisco), le impediscono di lasciarsi andare completamente e letteralmente spiegare le ali. Una chiacchierata con Cisco, che è stato bravo a toccare i tasti giusti nel suo discorso, la aiuta a liberarsi dei freni inibitori e con i ricordi, arrivano anche le informazioni necessarie per capire come sconfiggere Vandal Savage. Gli Hawk-couple mi affascinavano già dai tempi di Smallville e la Justice League, proprio per il background di storia sentimentale e travagliata che hanno, e in merito ai costumi preferisco questi, per cui per quanto mi riguarda questo crossover è stato un bell'incentivo ad attendere trepidante Legends of Tomorrow.
Per quanto riguarda Vandal Savage non mi sono fatta un'idea molto chiara: ha sicuramente un curriculum di tutto rispetto, essendo stato tra le altre cose, consigliere di Carlo Magno e maestro di escapologia di Houdini (è sempre divertente vedere quanto i personaggi fittizi le sparino grosse alla voce "esperienze pregresse"). Di per sé un essere immortale contro degli umani mi sembra che vinca a tavolino, tuttavia dopo un tentativo fallito, i nostri eroi sono riusciti a sconfiggerlo. Non sapendo con che modalità verrà riportato in auge (pozzo di Lazzaro? Ma Nyssa non lo aveva in qualche modo danneggiato?), posso ipotizzare che al suo ritorno ci sarà qualcosa di diverso in lui, perché altrimenti, avendo già scoperto in che modo eliminarlo, le Leggende di domani avrebbero vita troppo facile nel batterlo. Non ci resta quindi che attendere per vedere come si evolveranno le cose.


IL MISTERO DI MALCOM MERLYN


Malcom Merlyn si conferma ancora una volta il mio villain preferito e uno dei personaggi più complessi. Alla prima apparizione di Damien Darhk avevo scritto che era un supercattivone ben fatto, e ne sono ancora convinta. Mi piace molto la sua sicurezza e il modo in cui ostenta la sua crudeltà, certo, lo fa apparire un po' come uno psicopatico con il complesso di Dio, ma del resto un supercattivone di solito è uno psicopatico che si diverte a manipolare le vite altrui. Ho sempre detto però che Malcom è in assoluto il cattivone che preferisco.
Se ci si pensa, Malcom è l'unico antagonista di Arrow che alla quarta stagione è ancora sulla piazza, è l'unico con cui il nostro eroe è dovuto scendere a compromessi, in più di un'occasione, è persino riuscito a manipolare Oliver per ottenere quello che da sempre era stato il suo obiettivo (prendere il comando della Lega degli Assassini) ed è in effetti l'unico che sia veramente in grado di essere sempre un passo avanti agli altri. Un vero vulcano dormiente, si crede sia spento, ma sotto la crosta il magma continua a ribollire e non si può prevedere quando esploderà e quali saranno le conseguenze. Qualche settimana fa lo avevo definito come un virus latente e, di fatto, la scena finale dell'episodio di Arrow dimostra che avevo ragione. 

Ancora una volta i nostri autori sono stati abili a creare nuove domande (tra l'altro hanno fatto scivolare con una certa nonchallance una minaccia ad Oliver qualora accadesse qualcosa a Thea con lo scopo di riaccendere l'attenzione sulla famosa tomba della prima puntata), e con le anticipazioni del midseason finale, sappiamo già che ci lasceranno con un cliffhanger di proporzioni colossali, se alla tensione dell'episodio 9 aggiungiamo tutte le situazioni sospese che hanno disseminato negli episodi precedenti, e questa è certamente una di quelle. Cosa vorrà farci Merlyn con le ceneri di Vandal Savage? È certo che Vandal Savage tornerà in vita molto presto, trattandosi del villain di Legends of Tomorrow, ma l'espressione del volto di Merlyn e il modo in cui ha sottolineato le frasi che poco prima abbiamo sentito pronunciare dallo stesso Vandal, non lascia presagire nulla di buono. A che scopo Merlyn ha recuperato le ceneri di Vandal Savage? Come intende adoperarle? Sicuramente intende trarne un vantaggio personale, ma quale? Vuole forse riuscire ad ottenerne i poteri mistici? L'immortalità? Purtroppo al momento non abbiamo in mano nessun indizio con cui poter costruire un'ipotesi, è praticamente impossibile avanzare delle teorie allo stato attuale, senza contare che con Merlyn le cose non sono mai come sembrano. 

UNA MINA NEL VERDE PRATO DELL’OLICITY: LA PATERNITÀ DI OLIVER

Da quando Felicity ed Oliver sono una coppia, il loro rapporto ha navigato in acque sicure e no, neanche il ritorno di Ray ha costituito e non poteva costituire un problema reale tra i due. Ma si sa che in una serie televisiva, quando tutto sembra andare per il meglio, arriva la bomba destabilizzante. Così, dopo tanti momenti carini tra i due (soprattutto nella prima parte del crossover), arriva la stangata.
A Central City Oliver si imbatte nel figlio di Samantha e ci mette un attimo a realizzare di esserne il padre. L'escamotage di prendere il capello per effettuare il test del DNA è stata però una coincidenza troppo forzata: se a Samantha non fosse caduto il cappello, cosa si sarebbe inventato Oliver? Avrebbe ideato uno dei suoi piani da Arrow per ottenere le informazioni desiderate? Resta comunque un dato importante: a causa del fallimento del primo tentativo di sconfiggere Vandal Savage, The Flash ha dovuto viaggiare nel tempo per salvare tutti quelli che erano rimasti uccisi dall'onda di energia sprigionata dal bastone di Horus, ma in entrambe le linee temporali Oliver ha fatto la stessa difficile scelta: alla richiesta di Samantha di non rivelare a nessuno di essere il padre di William se ci tiene a far parte della sua vita, nonostante la perplessità di tenere un segreto così grande con l'amore della sua vita, Oliver acconsente.
Vorrei spendere qualche parola riguardo alla richiesta di Samantha, che francamente trovo incomprensibile. Si è subito curata di ricordare ad Oliver quanto fosse un personaggio sopra le righe nel periodo in cui hanno avuto una relazione e lei è rimasta incinta, non esitando ad etichettarlo come uno che va in giro a ingravidare le ragazzine. Di solito sto dalla parte delle donne, però, mi dispiace dirlo, ma questo è un genere di cose che (salvo tragiche eccezioni) si fa in due e poi mi sembra altamente ingiusto far ricadere su di lui le colpe di Moira, che ha cercato di corromperla per tenerla lontana dalla vita di suo figlio. Forse per Oliver può essere rassicurante tenere nascosta l'esistenza di un figlio, dato che con la vita che conduce, il renderlo noto esporrebbe lo stesso William a seri pericoli, ma volerlo tenere al sicuro non vuol dire tenerlo nascosto alla persona più importante della sua vita. Quando Oliver la supplica di non fargli tenere il segreto con Felicity, lei gli risponde che lui le ha chiesto il mondo, e lei gli chiede lo stesso. Questa vendetta, se così vogliamo chiamarla, questa specie di occhio per occhio, non la capisco. Se per una madre il proprio figlio è il centro del mondo, Oliver le ha solo chiesto di conoscerlo, non vuole certamente portarglielo via, per cui trovo proprio fuori misura la richiesta della donna.
Oliver dunque, a malincuore, sceglie di nascondere a Felicity la verità. Nella prima linea temporale abbiamo visto la reazione di Felicity quando lo scopre, un vero disastro per la coppia, visto che di fatto Felicity lo pianta, facendo della fiducia e della condivisione la pietra miliare dell'amore e, di conseguenza, della loro relazione. Giustamente, Felicity sottolinea che non le fa male la scoperta che lui abbia un figlio (scoperta che, semmai dovrebbe ferire Laurel, visto che all'epoca Oliver stava con lei), ma il fatto che avesse intenzione di nasconderglielo. Con questa scena è sembrato quasi che Felicity sia stata un po' "eccessiva" nella sua reazione, perché indubbiamente anche Oliver aveva la sua ragione nel dire di aver bisogno di un po' di tempo per "processare" l'informazione per conto suo. Di fatto, con questo litigio, gli autori ci hanno dato un assaggio di quale impatto avrà la notizia quando verrà fuori nei prossimi episodi. Una sorta di flashforward che però va probabilmente interpretato, visto che non sappiamo come gli eventi contingenti potranno modificarne la percezione da parte dei personaggi, Felicity in primis. Piccola parentesi, ho trovato l'interpretazione di Stephen in questa scena emotivamente davvero molto coinvolgente.
Nella seconda linea temporale Felicity non lo ha ancora scoperto, ma ha comunque capito che c'è qualcosa che non va, e lo dimostra la scena a casa, quando gli fa il discorso sul suo voler essere la migliore compagna possibile. Chiaramente il segreto è un tormento per Oliver, e sicuramente quando verrà a galla (forse non dobbiamo neanche attendere molto e comunque resta il fatto che Oliver non è il solo a saperlo, c'è pur sempre Barry "Non-ho-idea-di-come-si-dicano-le-bugie" Allen), sarà la difficoltà più grande che la loro relazione dovrà affrontare. Insomma, una vera e propria mina nel verde prato felice dell'Olicity.
L'Olicity, lo sappiamo benissimo, è uno degli elementi di forza dello show. Sono abbastanza certa che dopo una grossa crisi ci sarà il bel tempo, ma da fan vi confido un mio timore, che mi balena per la testa già da qualche tempo. Come vediamo, con la quarta stagione la serie si sta pian piano avvicinando alla storia del fumetto, e lì Oliver sta con Laurel. Spero solo che non sfruttino l'Olicity fino in fondo per questione di ascolti e fanservice per poi mandare tutto alle ortiche alla fine e stabilire la coppia originaria (anche considerando il fatto che Laurel è l'unica che non ha una vita sentimentale). Per intenderci, temo l'effetto "How I met your mother", dove fanno sposare Robin e Barney, ma poi li fanno divorziare per far tornare Robin da Ted, il tutto nell'ultima puntata, tanto per scongiurare cali di ascolti, con mia somma delusione.
Lasciando da parte i miei timori personali però, un'idea che mi è balenata per la mente a seguito dei crossover è che ora che Oliver sa di avere un figlio, abbiamo nuovi personaggi "papabili" per il posto nella famosa tomba dell'episodio 1. In Arrow hanno già dimostrato che non si fanno problemi ad uccidere poveri bimbetti inermi, lo abbiamo visto con Akio, ma sarebbe troppo scontato. La madre però si presta a candidata ideale (e non solo per le antipatie che si è tirata addosso da parte di tutto il fandom), nella misura in cui un possibile sviluppo potrebbe essere quello in cui Oliver prende il bimbo con sé, "adottandolo", avvicinandosi così all'Oliver Queen del fumetto.

PROPOSTA AGLI AUTORI

Laurel, povera Laurel. Dopo aver avuto una storia travagliata con Oliver aveva trovato un po' di pace con Tommy e lo hanno fatto morire (tra l'altro è l'unico personaggio che è stato ucciso e non fatto ritornare che il pubblico, almeno quello femminile che non è poco, avrebbe gradito rivedere per le strade di Star City). Ci riprova con Oliver ma le minestre riscaldate non funzionano. Trova un'intesa con Wildcat (si chiamava così il pugile?), ma lo fanno sparire dopo la battaglia epica della città contro il crimine. Fa amicizia con Nyssa e in tanti hanno sperato in un risvolto lesbo pur di vederla con qualcuno, ma non va in porto neanche questo. Persino Thea ha trovato modo di rimpiazzare Arsenal/Roy e, non me ne vorrà il nostro esperto di comizi, ma dimenticare Arsenal non è mica una cosetta facile. 
Cisco, in quel di Central City, non ha vita migliore. Per una volta che trova una ragazza che sta davvero bene con lui, si scopre subito che ha un amore antico di 4000 anni e lì proprio non c'è storia, sia per le vite trascorse insieme, e sia proprio perché, con tutto il bene che si può volere al nostro geniale, simpaticissimo e dolcissimo Cisco Ramon, ma lo avete visto Carter, no? Ecco, uno così e con quella voce lì, onestamente, rientra nella categoria "Queen" a pieno diritto e senza neanche battere ciglio (sì, ho elaborato un sistema personale di classificazione dei maschietti del Flarrowerse e la categoria "Queen", va da sé, è ai vertici). E visto che non si sa per quale nefasta decisione presa sotto effetto degli oppiacei in LoT Firestorm non sarà interpretato da Robbie Amell, a questo punto ho già scelto il mio maschione dello spin-off, sorry Ray!
Ora, la mia proposta è questa: cari autori, cari produttori, voi del KGB, che vi mettete lì in una stanza con il vostro bicchierone di caffè fumante preso da Starbucks a fianco al blocknotes, voi che vi divertite a tracciare vite, morti e spesso resurrezioni di questi poveri, inconsapevoli personaggi, voi che provate gusto a manipolare gli eventi e poi magari li cancellate con una corsetta di Barry che torna indietro e rimette tutto (più o meno) a posto... ma perché non fate qualcosa per le vite sentimentali di questi due poveretti che proprio non riescono a battere chiodo? Io vi suggerirei di metterli insieme, Laurel e Cisco, sì signori, avete capito bene. La panterona e il geek. Sarebbero un bel pretesto per altri crossover e poi secondo me sarebbero una bella coppia: mai sottovalutare il potenziale di una coppia tanto male assortita, fidatevi! E poi, Cisco è praticamente un fan di Black Canary, secondo me sarebbe felice di averci una storia. Pensateci!

CONSIDERAZIONI RANDOM:
- Provo profonda invidia per Barry che riesce a fare un identikit tanto preciso (tralasciando la supervelocità) da poter essere usato per il riconoscimento facciale;
- Finalmente il superappartamento di lusso Queen viene usato per incontrare gli amici, anche se tra Assassini della Lega ed esseri immortali, c'è sempre qualcuno che si imbuca passando dalla finestra;
- Thea, se non è impegnata con il Team Arrow a sconfiggere il crimine, passa tutto il tempo libero davanti alla tv, visto che di solito, quando capisce qualcosa, è perché le ricorda un film che ha visto - cita direttamente Indiana Jones e indirettamente The Avangers 2 nello stesso episodio (e non è che abbia avuto fiumi di minuti come screentime!);
- il KGB è di una cattiveria immonda: va bene che il figlio di Oliver abita a Central City, ok che è fan di The Flash, l'uomo che ha salvato la città (con buona pace per la parte di merito che andava a Firestorm che allo stato attuale risulta averci lasciato le penne), ma ha la action figure di Captain Cold e manco una figurina di Green Arrow? Questa è sadica perfidia;
- un'ultima osservazione e poi giuro che ho concluso: il Team Geek è stupendo, ma penso sarebbe stato interessante vedere anche Ray Palmer nel gruppo e, perché no, il Dottor Stein.

Dopo questa lunghissima disamina vi ringrazio per la pazienza di aver letto e prometto che la prossima volta farò appello alla capacità di sintesi per proporvi un testo meno prolisso. Se vi va di condividere le vostre impressioni su questo crossover o avete teorie interessanti su come si svolgeranno le cose d'ora in avanti, non esitate a farcele sapere!

Roberta




*Tutte le immagini contenute in questo post sono di proprietà di The CW.


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Articolo di Robbie_Carter

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