GAME OF THRONES - Cosa è successo davvero nel finale di "The Door"? Una nostra analisi e la parola ai protagonisti!



Attenzione, se qualcuno di voi non avesse ancora visto l'ultima puntata di Game of Thrones farà meglio a fermarsi qui se non vuole incappare nell'ennesimo, dolorosissimo SPOILER della serie più sadica degli ultimi anni. Per tutti gli altri, con ancora il cuore spezzato, ecco un'analisi che aiuta a spiegare cosa sia effettivamente successo negli ultimi minuti della puntata di domenica, che alcuni hanno trovato un po' confusi, oltre ad un commento della vicenda direttamente dai due protagonisti.

La scorsa settimana eravamo tutti rimasti immensamente stupiti nel sentire, dopo tanto tempo, la sensazione di un piccola gioia, data dall'attesa reunion tra Jon e Sansa e forse questo aveva contribuito a farci abbassare per un attimo la guardia, quindi questa domenica Benioff e Weiss sono tornati in tutta la loro malvagità uccidendo uno dei personaggi più amati della serie tv, il dolce, gentile, silenzionso gigante buono: Hodor.


Le reazioni non si sono fatte attendere e il web è letteralmente scoppiato (in lacrime), per salutare uno dei pochi personaggi veramente buoni di questa serie, che ha incontrato il suo destino salvando ancora una volta la situazione. Ecco alcune reazioni.





Ma, sofferenza a parte, alcuni sono rimasti un po' confusi dallo svolgimento dei fatti, dal momento che si tratta di un loop temporale chiuso, un paradosso che a volte si incontra nelle storie che hanno come tematica i viaggi nel tempo: un evento futuro è stato originato da un viaggio nel passato, possibile solo grazie al suddetto evento, ed è impossibile determinare cosa abbia originato cosa; un po' come l'uovo e la gallina.


Durante il flashback alla Torre della Gioia abbiamo già visto come Bran sia stato in grado di farsi sentire dal giovane Ned e, nonostante il Corvo a Tre Occhi abbia cercato di convincerlo che non si può cambiare il passato, è evidente come per ragazzo sia possibile influire in qualche modo. Ed è proprio così che si origina il paradosso a cui abbiamo assistito domenica: all'inizio vediamo Bran assistere ad eventi avvenuti a Winterfell quando Ned era solo un ragazzino e Wyllis non era ancora Hodor, ma un semplice ragazzo perfettamente in grado di parlare; ma con l'arrivo dei White Walkers nel presente la situazione si complica, infatti a questo punto Meera grida a Bran di prendere il controllo di Hodor per permettere a tutti di scappare e il ragazzo lo fa senza però uscire dal viaggio-sogno in cui era impegnato. In questo modo Bran diventa il tramite tra gli eventi che stanno avvenendo nel presente e quelli del passato, permettendogli di interagire tra loro; così quando Meera grida a Hodor di tenere la porta per permettere a lei di fuggire col ragazzo, Wyllis nel passato sente le sue grida nella testa, "Hold the door", e la sua mente inizia a rompersi, fino a renderlo incapace di ripetere altro che "Hodor", una contrazione della frase che gli ha fatto perdere il senno. La correlazione tra questi eventi è il paradosso temporale, infatti nessuna delle due cose potrebbe avvenire senza l'altra ma è impossibile determinare quale sia la causa e quale l'effetto.

Vista con la consapevolezza di questi fatti la storia di Hodor ci appare ancora più drammatica, dato che ogni possibilità di avere una vita normale è stata distrutta in previsione del sacrificio che avrebbe dovuto compiere per salvare Bran proprio dallo stesso ragazzo, sebbene in maniera del tutto inconsapevole. Ma come reagirà Bran a questa rivelazione? E in che modo deciderà di utilizzare il suo potere ora che il Corvo a Tre Occhi non è più lì per guidarlo? Ci sono molte teorie, più o meno fantasiose, sul modo in cui il giovane potrà prendere parte agli eventi, ma quello che è certo è che non rinuncerà ad usarlo per cercare di aiutare la sua famiglia. Bisogna solo sperare che abbia imparato qualcosa dal terribile errore della puntata di domenica. Intanto ecco le parole di Isaac Hempstead Wright (Bran) a proposito di questi episodio che, apparentemente, non era poi così ansioso di vedere:

"Abbiamo visto che Hodor è un'anima molto vulnerabile che aveva davvero il potenziale di vivere una vita felice. Prima di tutto la causa è l'azione egoista [di Bran] di entrare nella visione sui White Walkers. L'ho rovinato. Non ha capito che sarebbe dovuto uscire dal sogno. E poi Hodor si sacrifica. Dopo tutto quello che ha passato deve fare anche questo...racchiude il mondo di Game of Thrones - il ragazzo per bene che meriterebbe che ci si prendesse cura di lui non sempre lo ottiene.- Sarà mortificante quando andrà in onda, Bran sarà letteralmente perduto senza di lui."

In effetti molti fan hanno reagito male contro il giovane Stark, sebbene non si possa davvero dire che sia stata del tutto colpa sua, visto che non poteva sapere cosa sarebbe successo. Ma la storia strappalacrime di Hodor non ci permette di pensare in maniera lucida e la morte di un personaggio così amato non può che causare reazioni altamente emotive. E i nostri sadici autori lo sapevano bene, infatti queste sono le loro parole sulla faccenda:

"È sempre interessante quando la morte chiama; quella di Hodor è stata particolarmente dura. Non è qualcuno a cui pensi come un personaggio principale, ma lentamente e senza farsene accorgere diventa un tutt'uno con lo show. 'Hodor' è la parola che puoi dire a qualcuno e immediatamente vengono in mente lo show e i libri. Ed è sempre stato tranquillo nella storyline di Bran, essendo adorabile con il suo ripetere tantissimi 'Hodor'. Penso che le persone saranno stupite di quanto saranno colpite emotivamente."

Grazie mille, davvero. Non so quanto io sia stupida di esserlo, ma "colpita emotivamente" è un grazioso eufemismo per quello che molti di noi hanno provato! L'unico che sembra aver preso bene la cosa è proprio Kristian Nairn, il nostro Hodor, che si è detto contento delle sorti del suo personaggio:

"Non avrei potuto chieder un addio migliore per un personaggio che amo. La mia parte preferita è che risponde alla domanda sul perché Hodor sia Hodor. Perché dice la parola 'Hodor'? Solo George R.R. Martin o David e Dan avrebbero potuto inventare una cosa simile. È terribilmente triste. Il momento che finalmente scopri qualcosa su Hodor, lo uccidono."

In effetti questo è uno dei motivi per cui ci siamo rimasti tutti così male, oltre al fatto che Hodor era un personaggio adorabile. Ma ecco cosa ha detto Kristian a proposito dell'episodio:

"Sarà interessante guardarlo. Non vedo l'ora che vada in onda. È strano parlarne perché non ho potuto farlo per così tanto tempo...non vedo me stesso sullo schermo. Vedo Hodor. Parlo sempre di lui in terza persona. Ho visto il personaggio morire ed è stato molto triste. Penso che le persone 1) daranno di matto, 2) saranno molto tristi"

Che dire, ci ha preso su tutta linea. Questo è stato sicuramente uno degli addii più difficili, almeno per quanto riguarda me e la sofferenza non verrà dimenticata facilmente. Ma questo, si sa, è Game of Thrones, lo show dove i personaggi più amati muoiono spezzandoti il cuore. Consoliamoci cercando di guardare il lato positivo come ha fatto il nostro Kristian: "Che io sia arrivato così in fondo è un buon risultato. Ned Stark è arrivato solo fino al nono episodio!"

Vogliamo ricordarli così. 


Ciao, Hodor, ci mancherai!

Come sempre, un saluto alle affiliate:

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Articolo di Venere B.

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