AMERICAN HORROR STORY - Recensione episodio 6x04!



Il quarto capitolo di American Horror Story: Roanoke ha sciolto parecchi nodi. La misteriosa strega dei boschi, gli spiriti che infestano la casa e finalmente un po' di luce su quello che è successo realmente alla colonia scomparsa. Ora che anche della piccola Fiona abbiamo qualche notizia in più, l'unico a restare disperso sembra essere Evan Peters.

Attenzione: Spoiler!



AHS: Roanoke punta con sempre maggiore irriverenza a essere ricordata come la stagione più spaventosa di tutte. Certo i sacrifici e i cambiamenti per giungere a questo colpo di coda, volto a risvegliare l'interesse nel pubblico dopo un Hotel non proprio a cinque stelle, sono stati molti. L'intero format della stagione non ha infatti nulla a che vedere con le precedenti. La sigla introduttiva, araldo dello show, è stata definitivamente omessa e sostituita con un logo ormai entrato nell'iconologia della serie. La struttura del racconto poi, non è delle più tradizionali. Costruito come uno scripted reality, oggi sempre più parte integrante anche della nostra cultura d'intrattenimento, Roanoke non è che la ricostruzione di eventi passati, raccontati in prima persona dai presunti sopravvissuti. L'approccio con i protagonisti è stato inizialmente straniante, ma l'analogia con celebri tramissioni televisive ha da subito attivato i dovuti processi di fidelizzazione e coinvolgimento degni delle migliori serie televisive contemporanee.


Un altro radicale cambiamento, a cui una larga fetta di fandom deve ancora abituarsi, è il totale riassestamento dei ruoli chiave affidati ad interpreti abituali o al loro primo debutto nello show. Il primo nome che balza all'occhio è quello di Evan Peters, ormai caposaldo di AHS, che insieme a Sarah Paulson e Lily Rabe non è mai mancato all'appello. Tuttavia, al contrario di quest'ultima, la cui presenza nella sesta stagione era stata tenuta all'oscuro dei fan, di Evan Peters non c'è ancora traccia. Da un certo punto di vista, laddove il buon fandom fa il conto alla rovescia perché egli appaia e dia il suo inconfondibile tono allo spettacolo, è da vedere la sua momentanea assenza come un pratico spunto per riflettere sull'enorme capacità inventiva della serie, indipendente ed autonoma dai grandi nomi che compaiono nei credits, oltre che ad un espediente come un altro per far parlare il popolo del web della serie stessa.

Comunque si vogliano vedere l'assenza di Peters e il ruolo di semplice (non poi così semplice) guest star di Lady Gaga non sembra cambiare più di tanto le carte in tavola. Roanoke è sì un record di ascolti, ma ancor prima si presenta come un connubio di suspense e tradizionalismo degno del nome dello show. La presa di coscienza del pubblico dei collegamenti tra le varie stagioni ha dato nuovo spirito al genere anthology, contribuendo a fare della creazione di Ryan Murphy e Brad Falchuk un prodotto in tutto e per tutto high concept.



Giunti quasi a metà di questo viaggio nel mistero e nella paura che è Roanoke, abbiamo avuto modo di incontrare e dire addio nel giro di un quarto d'ora a Denis O'Hare, altra leggenda dello show, che nella stagione precedente ci ha incantati nei panni del barista transgender Liz Taylor.
Elias Cunningham, il personaggio interpretato da O'Hare, ha svolto il ruolo di mentore prima indiretto e poi diretto per Shelby e Matt. Ex proprietario della casa, il professor Cunningham ha raccolto ogni tipo di informazione sulle manifestazioni paranormali della casa e sui suoi precedenti inquilini. Veniamo così a scoprire, come c'era stato promesso, che a completare la costruzione dell'edificio fu un membro della famiglia Mott, antenati di quello che forse è stato il miglior villain a cui abbiamo potuto assistere in AHS.
Prima di passare a migliore (o peggiore) vita, Cunningham ci ha inoltre introdotti al mito della luna di sangue, sei giorni all'anno in cui il confine tra mondo dei morti e mondo dei vivi si fa terribilmente sottile. In questo modo gli spiriti hanno ucciso i proprietari precedenti, e così gli autori intendono gettare le basi per quello che sarà il consueto episodio di Halloween.
Il mistero sulla scomparsa della colonia poi, è presto risolto. A soli quattro episodi dall'inizio della sesta stagione scopriamo la verità sul destino dei coloni e una mezza verità sulla parola croatoan. Come se non bastasse, ci portiamo a casa anche qualche nozione sulla biografia della strega dei boschi, il mistico personaggio interpretato da Lady Gaga che pare tirare i fili dell'intera faccenda.
Con qualche risposta, molte domande e un finale degno di Katy Bathes, alla quale è stato assegnato finalmente il ruolo che merita, il quarto capitolo di AHS: Roanoke sembra segnare l'inizio della fine per le uniche certezze su cui avevamo fatto finora appoggio.

Fabio


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Articolo di Fabio Scala

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