THE HANDMAID'S TALE - Recensione 2x07 "After"


"Stampare un nome sulle labbra degli uomini equivale a scolpirlo sulla sabbia della spiaggia. I venti e le maree lo cancelleranno dalla sabbia. Uno starnuto lo spazzerà dalle labbra. Se non vuoi essere spazzato via dagli starnuti degli uomini, guardati dallo stampare il tuo nome sulle loro labbra; marcalo invece a fuoco sui loro cuori." (Mikha'il Nu'ayma, Il Libro di Mirdad)
Con questa citazione del celebre scrittore libanese apriamo la recensione del settimo episodio della seconda stagione di The Handmaid's Tale, fatto di potenti immagini, analogie e eventi radicali, che cambieranno per sempre il tessuto di Gilead. Il titolo, "After", ci pone il concetto della conseguenza davanti agli occhi, perchè non va mai dimenticato che qualunque azione scaturisce una reazione (più di una) e l'attacco echeggierà in modo diretto e indiretto nel cuore dei protagonisti. La regia torna a Kari Skogland (Baggage, Other Women), mentre la sceneggiatura è affidata a Lynn Renee Maxcy (che ha già curato il settimo episodio della prima stagione), per un episodio che vede riunioni inattese, notizie inaspettate ed esplosivi cambiamenti.


-Funerale: L'episodio si apre con le ancelle che camminano per una strada innevata, vestite di rosso e nero, condotte da Lydia e le altre zie verso le tombe delle ancelle morte nell'attacco al Centro Rosso. Sulle note del brano My Life di Iris Dement, Lydia pronuncia l'elogio per le defunte, dicendo di ricordarle nei momenti più bui e affermando qualcosa di forte e significativo:

"I wish I could give you a world without violence. Without pain. That's all I ever wanted." 

Poi inizia a pronunciare i nomi delle defunte, quelli usati come ancelle, mentre le ancelle che partecipano, fra cui June, pongono i loro omaggi sulle bare, in una scena estremamente forte e commovente. Alla fine le ancelle vengono riportate nelle loro case e sulla strada del ritorno discutono sull'attacco, dove a quanto pare sono morte più ancelle che comandanti e parlano di quelle che purtroppo non ce l'hanno fatta, chiedendo a June se conosceva Ofglen. Lei dice che non si conoscevano così bene e nota dal finestrino che gli Occhi hanno iniziato ad impiccare le persone presumibilmente coinvolte nell'attacco.


-Un nuovo capo: Serena va in ospedale, assieme a Nick, per andare a trovare Fred, il quale si è salvato dall'esplosione. Vengono raggiunti dal comandante Cushing, che abbiamo già visto nel quarto episodio, e il comandante Putnam, che gli riferiscono della morte del comandante Pryce e che verrà sostituito da Cushing, il quale promette a Fred che troverà i responsabili di quanto accaduto.


-Via dalle Colonie: Nelle Colonie, le donne camminano in fila, quando a un tratto delle auto si fermano davanti a loro e così le zie le fanno mettere in riga. Emily e Janine sono preoccupate e intanto le zie iniziano a prendere delle donne, mandandole sulle auto. Alla fine anche loro vengono prese e condotte in una "nuova" destinazione.


-La ricerca: A Little America Moira e Luke vengono a sapere dell'attacco a Gilead e la prima naturalmente chiede se ci sono ancelle fra le vittime. Le viene risposto che ci sono ancelle e che non hanno informazioni dettagliate e Luke sembra disinteressato, almeno all'apparenza, e quando Moira gli chiede se vuole sapere di sua moglie, lui risponde con freddo realismo:


"She's not okay. She's alive. Have faith that she's alive." 

L'azione si sposta nel passato, dove vediamo Moira assieme a June e Luke mentre discutono sul suo bambino che verrà adottato in cambio di denaro. June pensa che potrebbe affezionarsi al bambino, ma lei invece pensa solo ad ottenere il denaro che le serve e di rendere felice una famiglia. Tornando al presente, Moira chiede se esiste una lista delle ancelle rimaste uccise nell'attacco e chiede in particolare della sua compagna, scomparsa prima della guerra. La responsabile la porta in un archivio dove vi è un registro con le vittime e Moira inizia la sua ricerca, tornando al passato, nella sua prima ecografia. June le suggerisce di conservarsi una foto, ma Moira non vuole avere alcun legame col bambino.



-Terrore: June torna a casa Waterford e si rimette i suoi abiti da ancella. A un tratto Rita entra nella stanza e le dice che qualcuno è venuto per lei. June scopre che si tratta di Cushing, il quale le chiede se sta bene. Lui si chiede che cosa rimarrà alle generazioni future con una simile violenza e che per il bene di tutti deve trovare le persone disposte a far loro del male. June gli spiega che non conosceva Ofglen così bene, dato che non parlava molto, dicendo che non può aiutarlo di più. Allora Cushing devia la questione sul periodo in cui lei è stata lontana da Gilead e le chiede se ha idea di chi l'abbia aiutata a scappare. June dice di non aver mai visto le persone che l'hanno rapita, ma lui non è convinto della sua storia. Lei insiste sul fatto che è stata rapita e lui se ne va. Poco dopo June nota che delle marte sono state radunate sul viale per essere uccise e alla vista di quella scena, June è in preda al terrore.


-Situazione pericolosa: June va in ospedale, dove trova Serena che assiste Fred, la quale commenta con disprezzo l'operato di Cushing. Poi dice a Fred che il bambino è al sicuro e lui tocca il ventre di June. Poi June esce per permettere a Fred di riposare e incontra Nick, a cui racconta della marta uccisa sotto i suoi occhi. Lui la rassicura e lei gli dice delle domande fatte da Cushing sulla sua fuga, dicendo che non si fermerà finchè non saprà la verità. Nick le promette che sarà al sicuro e alla fine i due si baciano.


-Prudenza: June e Serena tornano a casa e lei invita a June a riposarsi per il bene del bambino. Lei le chiede come sta Fred e lei le dice che è un uomo forte e spera che Dio lo faccia guarire al più presto. Poi afferma che Cushing porterà solo problemi a tutti e racconta del fatto che lei e Fred lo conoscono da prima di Gilead, delle vacanze trascorse assieme e del suo atteggiamento pomposo, ma ora che ha una posizione di comando, può rappresentare un elemento di maggior pericolo. June le racconta delle sue domande insistenti su quando è stata "rapita" e Serena le consiglia di rispondere con attenzione alle sue domande, per assicurarsi che capisca la verità. June le dice che hanno giustiziato il comandante Deeds e tutta la sua famiglia e servitù per le azioni di Ofglen e Serena teme che anche loro potrebbero essere sospettati e che il bambino venga allontanato, specialmente in assenza di Fred.


-Il momento giusto: Luke porta la cena a Moira, intenta ancora nella ricerca della sua compagna nel registro. Lui le dice che non dovrebbe farlo e che Odette non lo vorrebbe. Moira sente che è il momento giusto per sapere se è ancora viva e si chiede cosa accadrà se non la trova. Luke comprende il suo stato d'animo e lei lo ringrazia per la cena. Nel passato Moira fa' ginnastica pre-natale assieme a June e a Odette e finita la sessione June le chiede come si sente. Lei le parla delle scarpe ortopediche e delle difficoltà con la schiena e June le racconta di come Luke si sia presa cura di lei prima che nascesse Hannah. Moira si sente presa in giro, non bevendosi la storia del loro rapporto perfetto. June le spiega che non è così semplice come sembra e cerca di sdrammatizzare la cosa.


-Provvedimenti: Nick ritorna a casa sua e vi trova Serena, la quale ha mandato Eden e Rita a fare una commissione urgente. Lei gli chiede se ha aiutato il comandante a presentare i mandati per il tribunale di Gilead e lui lo conferma, spiegando che tali documenti necessitano della firma del comandante per essere accettati. Alla fine lei dice che Fred la perdonerà per aver bruciato le tappe, chiedendogli di guidarla nella procedura.


-Brutte notizie: Moira continua la sua ricerca e la sua mente torna al giorno in cui ha affidato il piccolo Gavin ai suoi nuovi genitori. Lei si sente abbastanza tesa e assiste all'arrivo dei genitori con una certa tristezza. Sei mesi dopo Moira reincontra Odette a una fiera locale, raccontandole dei genitori di Gavin e dei loro buoni rapporti per poi invitarla ad uscire insieme, scambiandosi dei sorrisi. Nel presente Moira sfoglia il registro, finchè non trova la foto del corpo di Odette, scoppiando a piangere.


-Giustizia è fatta: Cushing torna nuovamente a casa Waterford, ma c'è una grossa sorpresa ad attenderlo. Infatti gli Occhi, comandati da Putnam, lo arrestano con l'accusa di collaborazione coi terroristi, per ordine del comandante Waterford (in realtà di Serena), portando grande soddisfazione a June, che si gode la scena dalla finestra.


-Conoscersi: Come ogni giorno da ancella, June va a fare la spesa assieme alla sua compagna e si imbatte in Emily e Janine, ridivenute ancelle, in una stupenda riunione. Poi June dice il suo vero nome ad Emily e questo fa' iniziare un vero e proprio scambio di nomi fra le varie ancelle, in una scena di forte impatto visivo ed emotivo.


-Ricordare: A Little America sono arrivati i nomi delle vittime dell'attacco al Centro Rosso e Moira teme che ci possa essere anche June fra loro. Intanto la responsabile legge i veri nomi delle ancelle (fra cui vediamo Ofglen, che in realtà si chiama Lillie) e June non è fra loro. Moira va alla statua dedicata alle vittime e pone una foto di lei ed Odette alla base, mentre Luke la raggiunge, prendendola per mano.


-È tempo di cambiare: Serena fa' chiamare June nel suo studio, spiegandole che Cushing ha reso le strade un luogo pericoloso. Poi le mostra le bozze dei nuovi ordini di sicurezza, redatte dal comandante, dove rimuoveranno i nuovi posti di blocco e diminuiranno la presenza dei guardiani, per far tornare le cose alla normalità. Così offre a June il compito di correggere e redigere le bozze, data la sua esperienza come editrice. Lei accetta e si siede, chiedendo a Serena una penna; poi lei la fissa e la apre, in un immagine dal forte significato, che chiude l'episodio con le note di Venus dei Shocking Blue.

VERDETTO

La seconda metà di stagione si apre con un episodio fatto di immagini potenti e momenti che fanno riflettere, nella pura tradizione della serie, riallacciando le tre storyline all'attacco al Centro Rosso, un evento che ha cambiato Gilead in maniera quasi distruttiva e radicale. I percorsi dei personaggi si sono evoluti in base a questo, portando June al suo vecchio lavoro, se così possiamo dire, in un analogia esplosiva per definizione, segno di un disegno solido posto per tutta la serie, riportando Janine ed Emily ad essere ancelle, riportando Moira a confrontarsi col suo passato, riportando Serena a ricordare il suo ruolo e non solo in casa, arrivando persino a proteggere June (o solo il bambino?). Accanto all'immagine della conseguenza e del tornare indietro a una condizione precedente, vi è qualcosa di più forte espresso da questo episodio, che lo rende decisamente il più potente della stagione. Cosa significa avere un nome proprio? Che cosa vuol dire conoscere qualcuno col proprio nome? Usando le parole di Nu'ayma, il nome è un qualcosa che deve rimanere impresso nel cuore di chi ci sta attorno, è una parola che ci definisce in modo tangibile e preciso, che ci distingue l'uno dall'altro, che ci rende unici e individuali. Ebbene il contrasto posto nel prologo col funerale delle ancelle, dove Lydia pronunciava i nomi da ancelle, composti dalla preposizione "of" e dal nome del comandante a cui appartenevano, una reificazione vera e propria di queste donne, rese appunto degli oggetti da chi le possiede, con la scena della spesa dove tutte le ancelle si scambiano i loro veri nomi e la commemorazione fatta a Little America è una dicotomia che ci ricorda la natura stessa di The Handmaid's Tale, nel bene e nel male. E unendo il tutto al potente epilogo che vede June aprire la penna per correggere le bozze rende l'episodio un preludio tutt'altro che trascurabile, il segno che c'è la possibilità di cambiare le cose, senza ricorrere alla violenza. Sia benedetto il frutto di tale cambiamento, che non vediamo l'ora di vedere!

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Articolo di Ada Bowman

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