BETTER CALL SAUL - Recensione Episodio 4x02 "Breathe"


Il secondo episodio della quarta stagione di Better Call Saul è ufficialmente entrato nel vivo e tutte le storyline principali sono passate bene o male al livello successivo. Noi di Lost In A FlashForward andremo come sempre a commentarlo insieme a voi.


Mentre gli uomini di Gustavo Fring indagano sulle condizioni di Hector Salamanca e sulla causa del suo malore, Nacho informa il padre che adesso può stare tranquillo e che nessuno verrà a chiedere soldi alla sua officina. In quanto alla propria incolumità, Nacho afferma di essere al lavoro per uscire definitivamente dal giro. Come andremo a vedere questo gli sarà impossibile.

Nel frattempo Jimmy è alla ricerca di lavoro. La scena del colloquio conferma la qualità narrativa del prodotto a cui stiamo assistendo, una parentesi che poteva servire a confermare per l’ennesima volta le capacità oratorie del protagonista e che finisce invece per riportare alla luce la sua vera vocazione, quella del lavoro di avvocato. Mentre Jimmy rinuncia all’assunzione appena sudata, Kim si reca al suo posto e in gran segreto alla lettura del testamento di Chuck. Lo scorso episodio si era chiuso con la riposta fredda di Jimmy all’ipotesi di Howard secondo cui Chuck si sarebbe lasciato morire nell’incendio a causa della perdita del lavoro alla HHM. Kim rinfaccia ora ad Howard di avere scaricato i propri sensi di colpa su Jimmy nel momento più difficile e si mostra titubante nel consegnare la lettera di Chuck indirizzata al fratello, convinta che al suo interno sia contenuto solo altro veleno.

Nella testa di Jimmy, che comincia a perdere capelli e ad avvicinarsi sempre più al punto di non ritorno dal quale lo abbiamo conosciuto in Breaking Bad, comincia intanto a prendere forma un nuovo e losco piano che prevede il coinvolgimento di Mike. L’uomo dal suo canto persegue la sua causa, indagando come un ‘umarell’ sulla Madrigal Electromotive. In questo frangente rincontriamo nuovamente LydiaRodarte-Quayle, la quale invita Mike a prestare attenzione alle sue prossime mosse, allo scopo di conservare il rispetto che Gus Fring nutre nei suoi confronti. A sua volta Fring sembra non preoccuparsi dello strano comportamento di Mike.




Il proprietario del Los Pollos Hermanos è d’altronde impegnato a costruire del suo impero, approfittando delle difficoltà dei Salamanca per farsi largo nel Cartello e assicurarsi le giuste amicizie. Tra questi Nachos, di cui Gus conosce le responsabilità nell’attentato alla vita di Hector e che decide tuttavia di risparmiare in cambio della sua lealtà. I buoni propositi di sono dunque rimandati e, per quanto sia bello pensare che non avere traccia dell'esistenza in Breaking Bad di un personaggio come Nacho possa significare che ce l’ha fatta, stiamo comunque parlando di un franchise che ha fatto centinaia di vittime (167 in un solo episodio, lo ricordiamo). Conoscendo la sorte di gran parte dei protagonisti di Better Call Saul non è dunque difficile immaginare che Chuck non sarà l’unico personaggio destinato a uscire di scena in maniera tragica. Nella scena finale al cardiopalma troviamo il senso di tutto l'episodio, breathe, respirare. Mentre Ignacio guarda il suo partner morire soffocato diventa consapevole che anche per lui la libertà è ancora un miraggio. "d'ora in poi tu sei mio" sentenzia Gus Fring, dall'alto del suo potere, ed è subito pelle d'oca.


La quarta stagione di Better Call Saul torna tra pochi giorni con il terzo episodio Something Beautiful che già dalle prime immagini sembra promettere bene, qui il promo dell’episodio:


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Articolo di Fabio Scala

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