THE HANDMAID'S TALE - Recensione 3x06 "Household"


Alla fine della prima metà di questa terza stagione, The Handmaid's Tale tira fuori un episodio davvero forte, il migliore in questo ciclo e annoverabile come uno dei più importanti della serie intera. "Household" ci mostra il vero volto di Gilead, rappresentato dalla capitale Washington D.C. e dagli elementi imposti dal regime, sia esteriormente che interiormente, in un affresco tanto vivido quanto terrificante, difficile da dimenticare. Diretto da Dearbhla Walsh (Fargo, The Tudors) e scritto da Dorothy Fortenberry (già sceneggiatrice di tre episodi nella serie), l'episodio mostra June combattere per fare in modo che Nichole resti in Canada, ma l'ostacolo che le si pone davanti non è affatto semplice da superare.


-A ognuno una preghiera: L'episodio si apre con June che cammina per strada e vede delle marte inginocchiate a terra, intente a pregare per il ritorno di Nichole. Alla vista di quella scena, June spera dentro di se' che la piccola resti in Canada, lontana dal male di Gilead e che Serena possa ripensare al suo atteggiamento chiuso riguardo alla faccenda:


"I see them every day now. They've heard the Waterfords' plea. They're praying for Nichole. <<Blessed and eternal God, please return this child of Gilead to her loving home.>> And this is all I know about my baby. If they're praying, then she's still safe. If they're praying, she is still beyond their reach. Even if just. I have my own prayers. I pray that their prayers go unanswered. And I pray for Serena. May she find her way back, may she see past her broken heart and remember that Nichole is better off where she is. May she convince Fred to let things lie. Or may they both get hit by a fucking truck. I'm honestly down for either." 

Mentre rimette in ordine la cucina di casa Lawrence, June riceve la visita del comandante, il quale la invita a fare i bagagli, dato che i Waterford hanno richiesto la sua presenza nella capitale al fine di favorire il ritorno di Nichole attraverso una settimana di preghiera pubblica, sottolineando come il piano potrebbe mettere pressione ai Canadesi e confermando anche la presenza di Serena.


-Un bagaglio: June, accompagnata da Zia Lydia, si reca a Washington D.C. col treno e quando il mezzo entra nella città, lei resta folgorata da ciò che vede. Dal finestrino vede il celebre obelisco di Washington alterato al fine di apparire come una croce. Scesa dal treno con Zia Lydia, vede che anche la famosa Union Station, ora chiamata National Station, è stata completamente ristrutturata alla maniera di Gilead, con corsie di scale mobili riservate alle mogli e alle marte. La zia la conduce in un luogo destinato alle sole ancelle, dove queste inginocchiate su un tappeto circolare di colore rosso, attendono di essere prelevate dai loro comandanti, come dei bagagli. Così June si inginocchia per attendere l'arrivo dei Waterford, i quali la prelevano per portarla a casa dell'alto comandante Winslow, il quale ha invitato i Waterford come suoi ospiti.


-Famiglia "perfetta": Arrivati a casa Winslow, June dice a Rita che Serena non potrebbe mai volere che Nichole torni a Gilead, mentre Fred dice a Serena che la loro presenza dai Winslow è un enorme opportunità per la loro attuale posizione. Così i Waterford vengono accolti da George, il comandante, sua moglie Olivia e i loro sei figli, un immagine che disturba parecchio June. Lei viene accompagnata da Rita nella sua stanza, che condividerà con Ofgeorge, commentando il numero dei figli dei Winslow e il fatto che i loro privilegi le permettano di avere un ancella.


-La notte: Serena si sistema nella sua camera e viene raggiunta da Fred, il quale sottolinea la presenza di molti bambini nella famiglia Winslow. Lei gli chiede se ci sono novità e Fred le dice che i Canadesi ancora non dicono nulla, ma potrebbero chiedere l'intervento di una parte neutrale. Serena spera che avvenga e Fred le dice che gireranno un video l'indomani, che dovrebbe arrivare in Canada la sera stessa, al fine di generare quanta più pressione possibile. Serena chiede a Fred di lasciarla riposare e lui acconsente, andandosene dalla stanza e lasciando l'anello nuziale sul comodino. Alla fine Serena osserva piangendo le impronte dei piedini di Nichole. June cerca di fare la conoscenza di Ofgeorge e scopre con grande orrore che le sono stati cuciti degli anelli di metallo in bocca, per impedirle di parlare.

RECENSIONE 3x01 "NIGHT", 3x02 "MARY AND MARTHA" e 3x03 "WATCH OUT"



-Propaganda: Il giorno dopo June viene condotta in un edificio e posta di fronte alla statua di un angelo, mentre Fred ordina a Zia Lydia di disporre le ancelle presenti in cerchio. Dopo aver dato le disposizioni il comandante e Serena prendono posto ai lati di June e quando tutto sta per iniziare, Nick entra nella sala, con grande sorpresa per i presenti e felicità per June. Fred gli chiede perchè non è al fronte e Nick gli spiega che non ha ancora ricevuto gli ordini, così il comandante gli chiede di posare al suo posto per il primo scatto. Poi Fred si mette al suo posto e da' il via alle riprese, iniziando ad intonare una preghiera. La cerimonia prosegue con June che si inginocchia a terra di fronte alle ancelle, pregando assieme a loro.


-Una piccola speranza: A casa Winslow June viene raggiunta da Serena nella sala dei giochi, dove Rita intrattiene i bambini assieme alle altre marte. Le due discutono sulla situazione in cui si trovano, con June che cerca in ogni modo di convincere Serena a desistere:


"J: I know you don't want this. Please talk to me. 

 

S: We can talk if you like. But you have to understand that seeing her changed everything for me. 

 

J: I know. 

 

S: Then what is there to talk about? 

 

J: Because seeing her changed you. It changed you, it didn't change this place. She deserves better. Our girl deserves better. And I know that you know that."

Serena commenta dicendo che i figli dei Winslow sono felici, ma mentre June le chiede se ha visto la loro ancella, Fred le interrompe, comunicando loro che i Canadesi hanno chiesto che la Svizzera agisca da parte neutrale, un passo in più nel poter rivedere Nichole. A questo proposito la delegazione ha chiesto di parlare con tutta la famiglia, inclusa June. I Waterford conducono June all'incontro e la delegazione chiede esplicitamente di parlare con lei da sola. I due accettano e se ne vanno, non prima che Serena avverta June sul non agire stupidamente. Rimasta sola, i delegati le chiedono se la possono chiamare col suo nome e lei accetta, a patto che non vi siano altre persone ad assistere. Una volta acconsentita alla sua richiesta, June parla come madre di Nichole, chiedendo che lei resti in Canada. La delegazione spiega che la situazione è più complicata e che sanno tutta la storia, ma data la potenza militare di Gilead il tutto diventa più difficile, visto che il Canada non desidera avere conflitti. Così chiedono a June di fornire loro informazioni utili su come funzionano le cose a Gilead e lei si offre di portare loro ciò che desiderano, cioè la voce di un comandante, Nick. Loro, consapevoli del suo ruolo nella società, pensano che non sia affidabile, ma June promette loro che lo convincerà a parlare, al fine di poter favorire la permanenza di Nichole. Una volta raggiunto l'accordo, June esce dalla stanza soddisfatta sulle note di "Everyday" di Buddy Holly.


-Il potere: Fred si intrattiene in una partita di biliardo col comandante Winslow, il quale si complimenta con lui per aver condotto la Svizzera nella questione di Nichole. Fred spiega che è avvenuto grazie alla preghiera, ma George sostiene che è la presentazione del suo potere ad averlo reso possibile, definendolo un vero colpo di genio. Questo lo porta ad affermare di aver sottovalutato le sue abilità e date le recenti esperienze da lui avute, George propone a Fred un cambio d'aria, la possibilità di un posto migliore, forse proprio nella capitale. Fred sembra interessato all'offerta e George dice che un uomo delle sue qualità potrebbe essergli utile, massaggiandolo in maniera vigorosa sulla schiena. A un tratto i due ricevono la visita di Polly, una dei figli di George, la quale propone a suo padre di partecipare a un raduno del te' con lei, invitando anche Fred, il quale è decisamente basito dal contatto avuto col comandante, ma accetta l'invito.


-Essere mogli: Serena e Olivia osservano i bambini giocare con Fred e la prima sottolinea come siano ben cresciuti e il fatto che Fred si emoziona sempre con ogni nuova opportunità. Olivia le risponde che anche George è entusiasta di avere nuovi amici e si sbottona, dicendo di aver apprezzato il suo libro. Serena la ringrazia e Oliva le dice che quel libro ha salvato il suo legame con George, dato che prima di Gilead loro non avevano tempo per una famiglia e che ora ne hanno una e molto numerosa, promettendo a Serena che andrà bene anche a lei.

RECENSIONE 3x04 "GOD BLESS THE CHILD"



-Scappatoia: June è nel suo letto in attesa dell'arrivo di Nick e di nascosto esce dalla casa per incontrarsi con lui. Lei gli racconta del coinvolgimento della Svizzera per Nichole e che ha fatto un patto con la delegazione, il quale prevede la sua presenza come testimone. Nick inizialmente rifiuta, dicendo che sono politici e che a loro non importa nulla della loro situazione, ma June cerca di fargli capire che questa è l'opportunità più grande per sganciarsi dalla torbida realtà di Gilead e di essere un padre per la piccola e alla fine si convince, accettando di partecipare all'incontro.


-Doccia gelata: Il giorno dopo Nick si incontra con la delegazione svizzera, mentre June è in attesa di sapere come è andata, assieme a Fred e Serena. A un tratto uno dei delegati esce e comunica a June che hanno deciso di continuare a trattare per la restituzione. June disapprova, dicendo che non possono riportarla a Gilead e che avevano un patto. La delegata le dice che non sono stati in grado di trattare con Nick, visto il suo passato e June appare chiaramente sorpresa, chiedendo dove si trovi. Lei le dice che è già in partenza per Chicago e che il patto non sussiste più. Fred chiede alla delegata se parteciperà al nuovo video di preghiera che gireranno, ma lei dice di no, dicendo che vedrà il prodotto finito. Rimaste sole, June chiede a Serena cosa faceva Nick prima di conoscerlo e Serena risponde che ha servito Gilead come soldato della loro crociata e che non sarebbero vivi senza di lui, sorpresa del fatto che non le abbia mai parlato di questo.


-Silenzio assordante: Zia Lydia aiuta June a prepararsi per il prossimo video e lei nota qualcosa di strano, chiedendole come si sente. June le dice che è solo stanca, ma poco dopo le fa' una domanda pungente, ma importante:

"J: Do you want us all to be silenced?


L: No. No, I don't. This trip has been tiring, hasn't it?


J: Yes.


L: It'll be good to be home.


J: It will.


L: When I get tired I still try to think of the good I can do in God's world. If I can help just one person, one soul, that's enough. I think of you, dear." 

Le due si lasciano andare al pianto disperato, abbracciandosi. Poi June si ricompone e si alza, chiedendo a Zia Lydia di aiutarla ad indossare la museruola.


-La morte della libertà: June viene condotta al Washington Memorial, dove vede che la celebre statua di Abraham Lincoln è stata distrutta, togliendosi la museruola. Serena arriva dietro di lei, deridendola, e June decide di sfilarle la corona:

"S: That's nice. The silence. 

 

J: You could return the favor. 

 

S: You know, let's just stop. Please. This is all gonna be over soon. You're gonna get to go back home, and we're gonna stay here. And you and I will finally be free of one another. 

 

J: You will never be free of me. You will never be free of me until both of my children are safe. 

 

S: That is my constant prayer for Nichole. 

 

J: I trusted you. To let her have the best life possible. To do the right thing. And I trusted you to stay with her. I gave her the name of Nichole. I did that to honor you for getting her out. You will not let her go! 

 

S: Because I love her! 

 

J: This isn't love. You can't love! You don't know how! Serena, you built this whole world just so that you can have someone. But it didn't work. You're small. You're cruel. And you're empty. You will always be empty. 

 

S: I should have put a ring in your mouth the day that we met. 

 

J: I should have let you burn when I had the chance." 

Serena se ne va mentre June contempla con grande tristezza la statua di Lincoln, un simbolo ormai rovinato. Poi indossa la museruola e si dirige all'esterno dove vede migliaia di ancelle, anch'esse con la museruola, radunate davanti all'edificio. Così si unisce a Fred e Serena e il comandante da' inizio al rito di preghiera, che verrà trasmesso ai Canadesi, chiudendo l'episodio con June che si inchina con tristezza di fronte alle altre ancelle.

RECENSIONE 3x05 "UNKNOWN CALLER"


VERDETTO

Arrivati alla prima metà di questa terza stagione, non possiamo che dirci soddisfatti di come il tutto si sta sviluppando, nonostante il continuo stato di terrore e angoscia che si percepisce scena dopo scena. Questo episodio è il più riuscito della stagione, almeno finora, proprio per la rappresentazione vivida e crudele del sistema di Gilead, molto più oscuro di quanto si possa pensare e purtroppo estremamente vicino alla realtà. Partendo dagli eventi che hanno concluso "Unknown Caller", l'appello dei Waterford al Canada hanno portato la nostra sempre più sfortunata protagonista a vedere la capitale Washington D.C., trasformata dal regime deviato di Gilead. A questo proposito diamo una nota di merito alla regia, impeccabile nel mostrare la città nei più piccoli ma devastanti dettagli, dall'obelisco trasformato in croce, alla stazione ricostruita a immagine di Gilead, con tanto di postazione per le ancelle quasi da sembrare bagagli e le corsie per mogli e marte, agli anelli cuciti in bocca delle ancelle, ennesima dimostrazione di un potere sempre più oppressivo, fino ai video di preghiera, in particolare quello conclusivo, girato al Memorial, simbolo della libertà e dell'uguaglianza, trasformato in un tempio della dittatura (non a caso vi è un focus fondamentale sulla statua di Abraham Lincoln distrutta), per non parlare della famiglia di Gilead per definizione, i Winslow (che forse non è tanto una famiglia modello, considerati gli atteggiamenti di George verso Fred e la propensione di Olivia alla letteratura). Nell'incarnazione urbana di tutto il peggio che Gilead possa rappresentare, June si ritrova a dover fare i conti con moltissime incognite; l'empatia con Rita, già risaputa, e, a sorpresa, con Zia Lydia, la quale non sembra affatto approvare il silenzio a cui le ancelle della capitale sono costrette, ma con la sua labile psiche, non possiamo essere certi della sua cura per June; il conflitto, ormai estremo, con Serena, la quale sembra essersi definitivamente arresa all'oppressione del regime pur di riavere Nichole, portando a compimento la sua involuzione interiore, favorita in particolar modo dall'incontro con i Winslow e dalla possibilità che Fred possa restare fisso a Washington; la realizzazione che Nick, l'uomo che ama e padre di Nichole, non le abbia detto la verità sul suo passato, impedendo di fatto un futuro sicuro per la piccola. Le emozioni scaturite da tutti questi elementi conducono all'epilogo dell'episodio, dove June si lascia andare a uno sfogo legittimo con Serena e accetta con enorme sofferenza il suo silenzio nella preghiera, che forse potrebbe essere un preambolo per qualcosa di più grande, ma bisogna capire se ciò sarà positivo o negativo. In ogni caso, non possiamo che aspettarci di meglio dai prossimi episodi, sicuri che la lotta continuerà.


Nel settimo episodio, intitolato "Under His Eye", June si imbatte in rischi maggiori per ritrovare Hannah e le cose sembrano complicarsi sempre di più, rivedremo Emily, la quale deve affrontare il suo passato a causa della crisi provocata da Gilead e capiremo se i Waterford resteranno a Washington.



Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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