RECENSIONE 2x01 "HELLO, MS. COBEL" e 2x02 "GOODBYE, MR. SELVIG"
Dopo la botta emotiva, arriva un momento di calma e ripresa, un concetto che anche Severance sembra aver assimilato nella narrativa di questa seconda stagione. Infatti, a seguito di un settimo episodio potentissimo e fondamentale dal punto di vista narrativa, abbiamo un seguito più calmo e contenuto, ma non per questo privo di elementi interessanti, volti ad approfondire le sorti di un personaggio di cui sentivamo la mancanza. Diretto dal fedelissmo Ben Stiller (che torna alla regia dopo due episodi) e scritto da Adam Countee (Community) e K.C. Perry (The Originals), "Sweet Vitriol" ci mostra cosa è successo ad Harmony Cobel, dando modo anche di capire di più sul suo passato e sul suo vero ruolo all'interno della storia.
RECENSIONE 2x03 "WHO IS ALIVE?"
RECENSIONE 2x04 "WOE'S HOLLOW"
"It was told Kier's knowledge is for all. [...] That if I sought credit, I would be banished."
RECENSIONE 2x05 "TROJAN'S HORSE"
Harmony Cobel si reca a Salt's Neck, la città dove lei è cresciuta, caduta in disgrazia dopo che la fabbrica della Lumon è stata abbandonata e con la popolazione assuefatta dall'uso dell'etere. Harmony va a trovare Hampton, un suo vecchio amico e gestore di una tavola calda, che la aiuta a tornare nella sua vecchia casa. La casa è abitata da Sissy, zia di Harmony, la quale non la accoglie benissimo e tenta di impedirle di entrare nella camera di sua madre, morta mentre Harmony frequentava ancora un collegio della Lumon. Harmony trova la chiave della stanza e riesce ad entrare, dove viene raggiunta da Hampton. In seguito Harmony recupera un vecchio diario, contenente appunti sul chip della scissione, confermando che è stata lei ad inventarlo. Sua zia tenta di bruciare il diario, ma Harmony le impedisce di farlo e fugge a causa dell'arrivo di un'auto sospetta. Alla fine Harmony sale in auto e mentre si allontana dalla città, riceve una telefonata da Devon, che le svela della reintegrazione di Mark.
RECENSIONE 2x06 "ATTILA"
COMMENTO: Questo episodio funge da momento di transizione necessario, dopo la potente poesia regalataci dal settimo episodio, e, se da una parte appare più contenuto e improntato come se fosse un filler, dall'altra è un momento di riflessione velato da un senso di malinconia, che però fornisce informazioni molto interessanti. Non a caso l'episodio, che dura 37 minuti, si focalizza su Harmony Cobel, l'enigmatico e sfaccettato personaggio interpretato da Patricia Arquette, mostrandoci cosa le è capitato dopo la sua fuga in "Who Is Alive?" e permettendoci anche di capire un po' di più sul suo passato, legato alla Lumon sin dalla sua infanzia e ciò ci da' anche qualche elemento per capire quanto la presenza della Lumon sia radicata all'interno della mitologia della serie. Infatti, grazie a questo ritorno a casa di Harmony, sappiamo che inizialmente la Lumon operava con fabbriche vecchia scuola, praticando le proprie attività in cittadine piccole, come la fredda e malinconica Salt's Neck, e che reclutavano futuri membri della compagnia persino nelle scuole (non a caso Harmony ha studiato in un collegio della Lumon) e la scelta della Lumon di abbandonare la vecchia fabbrica ha causato una decadenza della città e ha portato la popolazione (perlopiù composta da gente adulta o anziana, un dettaglio che viene notevolmente evidenziato) a intossicarsi con l'etere. Dall'ambientazione più generale, arriviamo a una più particolare, con Harmony che torna nella casa dove è vissuta e si imbatte in sua zia Sissy (Jane Alexander), che le serba parecchio rancore, e la incolpa di quello che è accaduto alla madre, morta mentre Harmony era al collegio. Questo spazio più intimo e malinconico apre a un momento straziante per il personaggio interpretato da Patricia Arquette (bravissima, come sempre), la quale, una volta entrata nella stanza della madre, si sdraia sul letto e inizia ad aspirare dal tubo di respirazione che aveva preso da casa sua quando era stata licenziata la scorsa stagione, scoppiando in lacrime. In seguito, dopo essere stata raggiunta da Hampton, con cui si fa' una dose di etere, Harmony trova nella camera un vecchio diario, grazie al quale scopriamo qualcosa di importante: Harmony è la mente dietro la tecnologia della scissione. Ciò spiega come mai Harmony volesse ad ogni costo ritornare al suo vecchio impiego alla Lumon e da' al suo personaggio un'importanza cruciale, rendendola anche una potenziale antagonista per gli Eagan, che si sono sempre presi i meriti per la scissione. Ed è proprio con questo sentimento di antagonismo che l'episodio si chiude, con Harmony che impedisce alla zia di bruciare il diario e scappa, ripartendo verso Kier, e nel tragitto Devon la chiama, svelandole che suo fratello Mark si è reintegrato, dandole un'ulteriore occasione per fronteggiare la Lumon. Niente male per un episodio che dura poco più di mezz'ora.
La seconda stagione di Severance continua a stupire e ci regala un episodio più contenuto, ma comunque importante sia per l'attenzione su un certo personaggio, sia per la direzione che la storia prenderà.
RECENSIONE 2x07 "CHIKHAI BARDO"
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