STAR TREK: PICARD - Recensione 1x04 "Absolute Candor"


La missione di Picard subisce una piccola deviazione nel quarto episodio, vitale per conoscere meglio le sensazioni del nostro protagonista, in particolare sul suo rapporto con i Romulani. "Absolute Candor" porta l'equipaggio de La Sirena a contatto con una vecchia conoscenza di Picard e da' anche uno spunto per conoscere meglio un lato inusuale della cultura Romulana. Con regia del veterano Trek Jonathan Frakes e sceneggiatura di Michael Chabon, l'episodio mostra l'ingresso di due nuovi membri nell'equipaggio de La Sirena e i primi dubbi di Soji nei confronti di Narek.


-Elnor: L'episodio si apre nel 2385, dove vediamo Picard far visita a una colonia di rifugiati Romulani sul pianeta Vashti. La popolazione accoglie Picard a braccia aperte, chiedendo novità sull'operazione di evacuazione e lui promette loro che la Federazione non li abbandonerà mai. Un giovane Romulano, Elnor, osserva Picard e avverte le sorelle del Qowat Milat del suo arrivo. Picard entra nel santuario e una delle suore, Zani, invita Elnor ad avvicinarsi a Picard. Il ragazzo chiede all'ammiraglio se gli ha portato un dono e lui gli mostra una copia de I Tre Moschettieri. Elnor mostra un certo entusiasmo e Zani cerca di calmarlo, visto che lei sa che Picard non è molto bravo con i bambini. Picard dice ad Elnor di tenere molto a lui e ringrazia Zani per quanto il suo ordine ha fatto per la colonia. Nel parlare Picard sottolinea il fatto che Elnor è l'unico maschio in un ordine di sole donne, cosa che anche Zani ha notato, affermando che il destino del giovane è un altro, lontano da loro e chiedendo a Picard di trovargli un posto adatto. Col passare del tempo, Picard e Elnor diventano vicini, fra lezioni di scherma e la lettura de I Tre Moschettieri. Un giorno Picard riceve una chiamata da Raffi, dove viene a sapere dell'attacco a Marte, che lo costringe a lasciare la colonia prima del previsto.


-Fare conoscenza: Nel presente Rios legge un libro in plancia, quando viene raggiunto dalla dottoressa Jurati, che cerca di rompere il ghiaccio con lui. La dottoressa gli racconta quello che ha fatto nella giornata, commentando il suo gusto in fatto di olo-programmi e su come non essendo mai stata nello spazio, per lei questo sia solo una "vasta quantità di roba". Poi si sofferma su come suo padre apprezzava i libri di carta, ma la discussione viene interrotta da una Raffi molto arrabbiata, che chiede spiegazioni su un recente cambio di rotta. Rios risponde che Picard ha chiesto di andare su Vashti prima di dirigersi a Freecloud.


-Cambio di programma: Picard si trova in una ricostruzione olografica del suo studio sulla Terra e si congratula con l'ologramma di accoglienza per la riproduzione. Raffi entra nella stanza e chiede spiegazioni a Picard, seguita da Rios che disattiva l'ologramma di accoglienza. Picard li invita a prendere un te' e Raffi afferma che andare su Vashti non è una buona idea. Picard afferma di avere tanto interesse quanto lei di arrivare a Freecloud, cosa su cui lei non è d'accordo. Nonostante le divergenze, Raffi accetta la decisione di andare su Vashti e Rios commenta dicendo che il settore è noto per notevoli attività criminali, nonchè un covo di contrabbandieri, fra cui spicca un certo Kar Kantar, colui che gestisce il settore a bordo di un vecchio Bird-of-Prey Romulano. Raffi rimprovera Rios per non aver informato nessuno al riguardo, ma Rios ritiene che Picard già sapesse queste cose, dato che quest'ultima afferma che i ranger di Fenris operano nella zona. Raffi aggiunge che Vashti è uno dei luoghi più importanti per il movimento di rinascita Romulano e dice a Picard che è improbabile che le suore del Qowat Milat gli offrano aiuto. Jurati domanda chi siano queste suore e Raffi le paragona a degli assassini, ma Picard dice che non lo sono e che non vuole assumerle per la missione, ma spera che nella colonia qualcuno possa offrirsi per aiutarlo, raccontando al resto dell'equipaggio della collaborazione fra Federazione e l'ordine durante l'evacuazione e del fatto che la Tal Shiar ha sempre temuto il Qowat Milat e che il loro sistema di reclutamento è dettato dal principio dell'assoluto candore, basato sul concetto puro e semplice di sincerità. Raffi cerca di far ragionare Picard sulla sua scelta, capendo che lui voglia rivedere Elnor a seguito della morte di Dahj e lui risponde di sapere che sta facendo la cosa giusta, anche se con un tono profetico:

"I may never pass this way again."


RECENSIONE 1x01 "REMEMBRANCE"



-Annientamento: A bordo del cubo Borg Soji visiona dei filmati di un apparizione televisiva di Ramdha, precendente alla sua assimilazione. In particolare la Romulana si sofferma sul Ganmadan, l'equivalente Romulano dell'Apocalisse, momento in cui la Seb-Cheneb, la distruttrice, chiamerà a se' i suoi seguaci per porre fine all'esistenza di ogni essere vivente e Soji riflette sul perchè Ramdha l'abbia associata a questo evento.


-Dopo tanto tempo: La Sirena arriva nell'orbita di Vashti, dove Raffi nota la presenza di una griglia difensiva, la quale si apre ogni trenta minuti, permettendo così il passaggio delle navi che hanno un permesso. Non potendo ottenere l'autorizzazione, Picard scende sul pianeta, dove trova una situazione diversa da come la ricordava. Povertà e conflitti etnici sono all'ordine del giorno e la presenza di Picard viene vista con sospetto dai coloni. Picard raggiunge il tempio delle Qowat Milat, dove Zani e le altre sorelle lo accolgono con stupore. Picard spiega a Zani di essere consapevole di non avere più diritto di chiedere nulla, ma chiede comunque che lo aiutino ancora una volta. A un tratto da una delle stanze esce un giovane Romulano, che Picard riconosce come Elnor, il quale è decisamente più maturo.


-Qualcosa non quadra: Soji osserva Ramdha sul suo bioletto e Narek la raggiunge, dicendo di capire il tormento dell'ex drone e che non è sorpreso del suo tentativo di suicidarsi. Soji ammette di sentirsi in colpa per quanto avvenuto a Ramdha e contemporaneamente non comprende perchè lei fosse agitata in sua presenza. In sala mensa Soji dice a Narek che la sua natura la incuriosisce, domandandogli come sapeva che sarebbe stata assegnata al reparto dei droni instabili. Narek nega di esserne stato a conoscenza e afferma che non la sta osservando. Soji gli confessa di aver notato assenza di uniforme, grado e mansione, ipotizzando che sia un agente della Tal Shiar e lui nega anche questo, non escludendo che lo sia. Soji gli chiede informazioni sulla Shaenor e Narek risponde di non saperne nulla e che non avrebbe autorizzazione ad accedere ai file su quella nave, ma conosce qualcuno che potrebbe farlo. Così Narek porta Soji in uno dei condotti di ventilazione del cubo e lui commenta la bravura di lei nella lingua Romulana, imparata probabilmente nel suo periodo a bordo della Ellison. Lei capisce che la sta sorvegliando e per smorzare la tensione Narek la invita a fare un "rituale Borg", consistente nello scivolare sul pavimento del corridoio. Nel farlo i due finiscono per baciarsi, ma Narek le dice di aver controllato la lista passeggeri della Ellison e che non ha trovato il suo nome. Soji si allontana e dice a Narek di essere stata su quella nave e mentre se ne sta andando, Narek le chiede se è ancora interessata ai dati sulla Shaenor. Soji gli domanda cosa stia facendo e lui spiega di voler soddisfare la sua insaziabile curiosità.

RECENSIONE 1x02 "MAPS AND LEGENDS"



-Una causa disperata: A bordo de La Sirena, Raffi intercetta una trasmissione e capisce che Picard è stato individuato su Vashti. Così lo contatta per farlo tornare sulla nave, ma lui dice di no, chiedendo più tempo per conversare con il Qowat Milat. Raffi lo avverte del rancore che alcuni coloni serbano per lui, ma Picard la tranquilizza. Nel frattempo Rios rileva una nave in arrivo, trattasi del Bird-of-prey di Kar Katar e Picard invita loro a fare quanto devono e di dargli più tempo. Picard e Zani parlano di come l'ordine sia composto da persone che combattono liberamente e che scelgono di appoggiare una causa solo se è ritenuta degna. Elnor porta del cibo a Picard e quando lui lo rifiuta, il ragazzo la prende male e se ne va. Zani capisce che Picard si sente in colpa per non aver trovato una dimora adatta ad Elnor e a quanto pare non è l'unica cosa che lo tormenta:

"P: So many things we imagined back then never came to be. But it's not just Elnor. It's everything here the poverty, the degradation, the ethnic strife. When I left here, there was none of this. 

 

Z: Because you could not save everyone, you chose to save no one. 

 

P: Yes. I allowed the perfect to become the enemy of the good. 

 

Z: You have not spoken of your purpose yet. I infer that you have come to obtain the services of a qalankhkai. Why? 

 

P: I am taking on the Tal Shiar, alone. 

 

Z: So your cause is a desperate one. 

 

P: It is to me. 

 

Z: Another rescue? 

 

P: If I'm not too late. 

 

Z: You're not too late to rescue Elnor. He does not belong here. Once the evacuation ended, we simply never found a better home for him. 

 

P: He completed his training?

 

Z: Last spring. 

 

P: So he really is a Qowat Milat? 

 

Z: No. And as a man, he never can be. But he is open-hearted, and apart from this display of the reticence you always seemed to inspire in him, forthright. And his fighting skills are truly formidable. 

 

P: And you would send him away? He might find himself in serious danger. He might die. 

 

Z: He will. Before that comes to pass, it would gladden my heart to see him live."

Picard cerca di approcciare con Elnor e lui chiede spiegazioni sulla causa che vuole portare avanti. Picard gli racconta di Data, del suo sacrificio per salvargli la vita, e del fatto che ha due figlie, una delle quali è morta. Elnor afferma di ricordare le storie su Data e chiede a Picard perchè ha bisogno di lui. Picard afferma di sentirsi in colpa per Dahj e Elnor lo avverte sulla possibilità che anche la Tal Shiar voglia quello che vuole lui, non comprendendo perchè voglia proprio lui per la missione. Picard gli spiega che è giovane e forte e che Zani gli ha suggerito di portarlo con se', ritenendo la sua missione degna per l'ordine. Elnor si irrita e ricorda a Picard che lo ha lasciato tanti anni da solo, rifiutando di aiutarlo.


-Una spada su cui contare: Picard comunica a Rios che sta per lasciare il pianeta, ma lui dice che potrà prelevarlo nella prossima finestra, prevista entro sette minuti. Così Picard torna nell'insediamento ed entra in un ristorante per soli Romulani, indignando i presenti. Uno dei clienti, un ex-senatore di nome Tenqem Adrev, affronta Picard, raccontando a tutti delle promesse non mantenute per il suo popolo. Picard cerca di spiegargli che non c'era tempo per l'evacuazione, ma Adrev non vuole sentire ragioni, facendolo trattenere da altri due Romulani. In seguito gli da' una spada per affrontarlo in un duello, ma Picard rifiuta. Quando Adrev lo sta per attaccare, Elnor appare in mezzo alla folla, invitandolo a scegliere la vita, ma l'ex-senatore prosegue nelle sue azioni, fermato con una decapitazione da parte di Elnor. Il Romulano si elegge come protettore di Picard, ma lui gli dice di riporre l'arma, spiegando alla folla di aver riconosciuto il suo errore nel non averli aiutati come promesso. Elnor capisce che Picard cerca di scusarsi anche con lui, ma uno dei seguaci di Adrev cerca di sparare a Picard. Rios riesce a teletrasportare Picard e Elnor in tempo su La Sirena e Picard lo rimprovera per aver ucciso Adrev. Il ragazzo dice che lui ha scelto di morire e Picard gli fa' giurare che ucciderà solo se glielo ordinerà. Elnor giura di obbedire a Picard e afferma che la sua causa è degna secondo i suoi requisiti. Jurati domanda a Elnor quali siano e il Romulano risponde che un Qowat Milat sceglie di perseguire una causa ritenuta persa.


-Niente risultati: Nel cubo Borg Narissa entra nelle stanze di Narek, svegliandolo di soprassalto. Lei lo tormenta sul fatto che stia diventando troppo intimo con Soji e lui le riferisce del suo interesse per la storia di Ramdha e di quanto accaduto all'equipaggio della Shaenor dopo l'assimilazione. Narissa non apprezza gli sforzi di suo fratello, ma lui spiega di non volerla pressare troppo, evitando così di attivarla. Narissa pensa invece che Soji lo stia abbindolando, ricordandogli in maniera aggressiva che devono temerla e lasciandogli un altra settimana per scoprire quanto sa prima che lei intervenga personalmente sulla questione.

RECENSIONE 1x03 "THE END IS THE BEGINNING"



-Il pilota: Il vascello di Kar Kantar attacca La Sirena, mentre Rios adotta delle manovre evasive per proteggere la nave, preoccupandosi anche della griglia difensiva di Vashti. Jurati chiede se possono seminare la nave nemica, ma Rios afferma che il Bird-of-Prey è più veloce di loro, pur essendo primitiva. Per far fronte alla situazione Rios attiva Emmet, l'ologramma di assistenza tattica, che si occupa di armare la nave. La nave nemica attira La Sirena verso la griglia difensiva, ma a un tratto una nave sconosciuta entra in zona, sparando sulla nave di Kar Kantar, che le assesta un colpo mortale. Raffi dice a Picard che l'altra nave ha subito grossi danni, così lui chiede di aprire un canale, come faceva di solito come capitano. Rios apre un canale e il pilota chiede di essere teletrasportato a bordo. Nonostante i rischi Raffi cerca di teletrasportarlo e l'aggancio funziona, mentre la nave si abbatte sulla griglia di Vashti. Tutti i membri dell'equipaggio si preparano ad accogliere l'ospite che si rivela essere Sette di Nove, l'ex-drone che ha prestato servizio sulla USS Voyager. Picard sembra conoscerla e reagisce in modo sorpreso al suo arrivo e lei, ferita e affaticata, dice a Picard che le deve una nave e sviene, chiudendo l'episodio.

VERDETTO

Come già menzionato in apertura, questo episodio è stato un opportunità fondamentale per comprendere meglio il rapporto fra Picard e i Romulani anche in merito all'evacuazione e alle promesse non mantenute dalla Federazione, di cui Picard si fa' carico in maniera eccelsa e senza paura. Questo aspetto dell'episodio viene notevolmente esaltato dall'approfondimento della cultura Romulana in una forma distante e meno lontana dagli oscurantismi e la segretezza della loro società, rappresentato dall'ordine del Qowat Milat e dal rapporto fra Picard e Elnor, un aggiunta interessante ed estremamente insolita all'interno dell'equipaggio de La Sirena, che intanto inizia a creare dinamiche di un certo rilievo. Questa struttura concentrica sulla vicenda personale di Picard a Vashti, ben inquadrata e delineata dalla regia esperta e apprezzatissima di Jonathan "Numero Uno" Frakes, lascia poco spazio alla storyline del cubo Borg e per un buon motivo, dato che questa, togliendo i primi sospetti (finalmente) di Soji nei confronti di Narek e la sua personale indagine su Ramdha e i segreti del cubo, non offriva nulla di stimolante (nemmeno la tensione sessuale e fraterna fra Narissa e Narek tiene banco), togliendo purtroppo minutaggio in una durata già fin troppo contenuta. Ma quello che ha di più stuzzicato l'interesse di tutti è il debutto a sorpresa nel finale di Sette di Nove, un personaggio complesso e affascinante, che tutti i fan di Star Trek hanno imparato ad amare nel corso degli anni sulla Voyager, e che pertanto suscita curiosità su cosa abbia fatto a seguito del ritorno sulla Terra dal quadrante Delta e sul gruppo per cui lavora, la guardia di Fenris (possibile erede del movimento Maquis che combatteva contro Federazione e Cardassiani a seguito del famoso trattato). In quattro episodi abbiamo capito come Star Trek: Picard abbia uno svolgimento di trama molto più fondato sulle interazioni e le caratterizzazioni dei singoli personaggi, dove l'azione viene dosata in maniera bilanciata e fin adesso questo stile non ci dispiace, nonostante il minutaggio che non basta a raccontare quanto stiamo vedendo.


Nel quinto episodio, intitolato "Stardust City Rag", Picard e Sette di Nove uniranno le forze per ritrovare Bruce Maddox su Freecloud, presagendo una situazione piena di insidie.



Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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