STAR TREK: STRANGE NEW WORLDS - Recensione 1x10 "A Quality of Mercy" (SEASON FINALE)


Star Trek: Strange New Worlds chiude la sua entusiasmante prima stagione con un finale davvero inaspettato, che affonda le radici nel passato del franchise. "A Quality of Mercy" pone l'accento sul dilemma morale del capitano Pike, il cui destino sembra perseguitarlo in un modo o nell'altro. Diretto da Chris Fisher (Person of Interest, The Magicians) e scritto dal produttore Henry Alonso Myers e dal co-creatore Akiva Goldsman, l'episodio vedrà il capitano Pike tentare di cambiare il suo futuro, con conseguenze inattese.


"Typically, no one can know the future in the moment. One can only follow one's instincts and hope the truth will present itself."

L'Enterprise si trova al confine della Zona Neutrale assieme alla Cayuga, per aiutare degli avamposti federali con i rifornimenti. Pike invita a cena nel suo alloggio il capitano Batel, discutendo sulle voci secondo cui i Romulani, di cui non si hanno notizie da circa un secolo, abbiano sviluppato una nuova arma. In sala riunioni, Pike, Una e Spock si incontrano con Hansen Al-Salah, comandante del quarto avamposto, per riferirgli dei vari rifornimenti, ma nella stanza entra suo figlio Maat, il quale desiderava assolutamente incontrare Pike, e al sentire quel nome, il capitano rimane sconvolto, lasciando Spock e Una a concludere la riunione. Nel suo alloggio, Pike ha una visione del suo futuro, ma viene "svegliato" da Una, che lo raggiunge. Lei afferma di ricordare che Maat era uno dei cadetti presenti nel fatidico incidente e Pike risponde che è rimasto sorpreso, dato che Maat è una delle due vittime del tragico evento. Al fine di impedire che tale destino si compia, Pike decide di scrivere una lettera a Maat per avvertirlo di ciò che avverrà, ma in quel momento una versione futura di se stesso si presenta davanti a lui, svelando che tale lettera cambierà il futuro in maniera negativa, portando a una serie di catastrofici eventi. Il Pike del futuro afferma di essere stato mandato dai monaci Klingon del monastero di Boreth al fine di mostrargli il prezzo della sua scelta, portando con se' un cristallo temporale. Appena lo tocca, Pike si ritrova a bordo dell'Enterprise a presenziare al matrimonio di due giovani ufficiali, di cui non conosce i nomi. La cerimonia viene interrotta da Spock, qui primo ufficiale, che segnala l'attacco del quarto avamposto da parte di una forza sconosciuta. Pike arriva in plancia e pur riconoscendo qualche volto, capisce che l'ambiente è decisamente diverso da come lo ricordava e chiede a Spock di raggiungerlo in sala tattica. Grazie al Vulcaniano, Pike scopre di trovarsi nel 2266, sette anni dopo il suo presente, e Spock crede alla storia del cristallo solo dopo aver fatto una fusione mentale con lui. Pike gli racconta dell'incidente e Spock riferisce che tale evento è avvenuto sei mesi prima e che non vi erano cadetti da salvare, pertanto il capitano ne è uscito incolume, e i due alla fine concordano sul vivere tale futuro al fine di capirne il senso. L'Enterprise si reca nel quarto avamposto, gravemente danneggiato, e il comandante Hassan informa l'equipaggio che altri tre avamposti sono caduti e che sono stati attaccati da una forza sconosciuta che usava armi al plasma, corrispondenti a quelle che si dice siano usate dai Romulani. A un tratto un falco da guerra Romulano appare sui sensori e questo colpisce l'avamposto, distruggendolo, per poi scomparire nel nulla. Mentre l'Enterprise si appresta a cercare la nave nemica, un'altra nave federale, la USS Farragut, raggiunge la loro posizione e il capitano, James T. Kirk, offre assistenza a Pike. I due equipaggi si trovano così a discutere sull'identità del misterioso assalitore e tutti concordano sul fatto che si tratti dei Romulani, con Spock che ha calcolato la traiettoria della nave verso la Zona Neutrale. Pike sa che se l'Enterprise oltrepassa il confine, potrebbe essere visto come un atto di guerra dai Romulani, ma allo stesso tempo è consapevole che bisogna agire, così ordina di contattare la Flotta per autorizzare tale azione. Poco dopo Pike si consulta con Sam in merito al fratello capitano, descritto come un uomo dal temperamento particolare e Uhura intercetta una trasmissione dalla nave Romulana, che consente loro di vedere che aspetto hanno e, esattamente come la versione originale di questa vicenda, tutti, in particolare Spock, rimangono sorpresi dalla somiglianza fra questi e i Vulcaniani. Il capitano Kirk sale a bordo dell'Enterprise e si unisce a Pike e gli altri ufficiali per discutere su cosa fare con i Romulani, con la maggioranza che concorda sull'inseguirli e fermarli con ogni mezzo necessario. Così, su suggerimento del capitano Kirk, Pike ordina di seguire la nave nemica usando la scia di particelle lasciata da questa a contatto con la cometa, ma quando l'Enterprise e la Farragut si avvicinano, questa scompare dai sensori, per poi riapparire dietro la Farragut, colpendola duramente. Pike prepara la sua nave per accogliere l'equipaggio della Farragut, e una volta a bordo, Pike si incontra con La'an, divenuta commandante, e le chiede di Numero Uno, ma lei afferma che Numero Uno non permette di essere contattata, con grande sorpresa del capitano. Il capitano Kirk si incontra in sala tattica con Pike, rimproverando la sua esitazione nel colpire il nemico, ma la loro discussione viene interrotta da Spock, il quale ha novità importanti. Infatti la nave Romulana è stata danneggiata nell'ultimo scontro, al punto da renderle impossibile il ritorno su Romulus, facendone un bersaglio allettante. Allo stesso tempo i sistemi offensivi dell'Enterprise sono compromessi e Pike decide di sfruttare l'ignoranza dei Romulani sulla faccenda tentando di contattarli. Il loro comandante accetta di parlare con Pike e, dopo aver discusso sulle differenze fra le loro culture, i due decidono per un cessate il fuoco di due ore, al fine di poter riparare le loro rispettive navi. Le due parti restano in attesa e nel frattempo Pike viene a sapere che Numero Uno è imprigionata in una colonia penale a causa del suo "inganno" (cioè omettere le sue origini Illyriane) e si concorda col capitano Kirk su una strategia per fermare i Romulani, ignari del fatto che non possono chiamare subito rinforzi. Allo scadere delle due ore, Pike apre un canale col comandante Romulano, il quale sembrava disposto a cessare le ostilità, ma una flotta di navi Romulane arriva sul posto, circondando l'Enterprise. Il comandante rimprovera il subcomandante per aver agito alle sue spalle, ma questo spiega che il loro scopo era capire quanto forte fosse la Federazione e trovandola mancante, ha optato per la superiorità numerica. L'Enterprise viene contattata dalla nave madre Romulana e il pretore pretende che Pike si inginocchi, cosa che lui sceglie di non fare, mentre il capitano Kirk mette in atto il suo piano, usando delle navette di classe Delta come diversivo contro i Romulani. Il pretore fa' distruggere il falco da guerra a causa della debolezza del suo comandante e ordina di far fuoco sull'Enterprise, ma Pike riesce a far tornare Kirk a bordo e far allontanare la nave a massima velocità, con l'Enterprise che subisce danni consistenti. A seguito di quanto accaduto, i Romulani hanno dichiarato guerra alla Federazione e Pike accorre in infermeria per assistere i feriti, vedendo fra loro Spock, gravemente ferito al volto. Triste per come si sono evoluti gli eventi, Pike riceve nuovamente la visita della sua controparte futura, il quale spiega che con quanto avvenuto a Spock, la possibilità di una pace duratura fra Federazione e Romulani è ormai lontana, portando Pike a capire cosa bisogna fare. Poco dopo il capitano Kirk entra nella stanza e cerca di scusarsi per non aver fatto quello che poteva per evitare il conflitto, ma Pike gli risponde che ha agito bene, definendolo un buon capitano e chiedendogli un po' di se'. Una volta rimasto solo, Pike tocca il cristallo temporale e torna al presente, decidendo infine di non scrivere la lettera a Maat. In sala riunioni Pike visiona il file su Kirk, attualmente tenente a bordo della Farragut, e Spock lo raggiunge, notando la sua sorpresa nel vedere Maat. Pike gli spiega che il suo futuro, per quanto orribile, non può essere cambiato senza portare conseguenze spiacevoli e Spock nota qualcosa in lui, affermando di essere contento di vederlo e chiamandolo per nome. Pike torna nella sua vecchia plancia e Uhura riferisce che il capitano Batel vuole vedere lui e Numero Uno, la quale sembra preoccupata. I due si incontrano con Batel in sala teletrasporto, ma il capitano ordina che Numero Uno venga arrestata per aver violato le regole sulla manipolazione genetica, in quanto Illyriana per metà, e Pike non è affatto contento della cosa. Numero Uno gli impedisce di reagire, decidendo di seguire il capitano poichè aveva messo in conto che le sue origini sarebbero state scoperte. Pike promette a Batel che andrà in fondo alla faccenda, prima che il capitano si teletrasporta via con Una.

COMMENTO: La stagione si chiude con un episodio finale che guarda al passato glorioso del franchise nel miglior modo possibile. Naturalmente la questione inerente al destino di Pike torna al centro della storia, mostrando come questo non può essere in alcun modo aggirato senza alterare il mondo Trek che conosciamo, e il capitano lo sperimenta forse nel modo più viscerale che si possa immaginare. Infatti viene catapultato in una versione alternativa e più cupa della vicenda raccontata nel famosissimo episodio della serie classica "The Balance of Terror", dove diverse cose cambiano in peggio e vediamo in scena, a sorpresa, il James T. Kirk di Paul Wesley, qui un impulsivo capitano pronto a tutto per menare le mani con i Romulani, in un interpretazione assai accettabile da parte del giovane attore statunitense. La visione del futuro alternativo consente a Pike di rafforzare il suo rapporto con Spock, elemento chiave nella costruzione del futuro che tanto amiamo, e gli apre gli occhi su un fatto inevitabile. Infatti l'episodio si chiude con un prodigioso cliffhanger, che vede Numero Uno arrestata per aver nascosto le sue origini Illyriane, evento in qualche maniera preannunciato da "Ghosts of Illyria". Insomma la serie chiude il primo ciclo col botto e porta notevole curiosità su quanto avverrà nella prossima stagione.

IL PAGELLINO

Dal 2017, anno in cui Star Trek è ufficialmente tornato sui piccoli schermi, abbiamo visto molte diramazioni di questa nuova fase dell'universo di Gene Roddenberry, alcune più criticate di altre. Star Trek: Discovery, bandiera di questa rinascita del franchise, ha visto una notevole crescita in termini narrativi, sperimentando e arrivando a spingersi anche oltre i limiti temporali della saga, Star Trek: Picard ha riportato il celebre personaggio in una serie di nuove avventure, assieme a vecchi e nuovi elementi, mentre Star Trek: Lower Decks e Star Trek: Prodigy hanno portato la saga nel mondo dell'animazione, con risultati prettamente differenti. Con Star Trek: Strange New Worlds Kurtzman e soci hanno scelto di tornare alle radici di questo incredibile universo, riportando l'esplorazione e la scoperta di nuovi mondi al centro della storia e unendo nostalgia e innovazione in un singolo prodotto. Sia dal punto di vista estetico, con tanto di uniformi, grafica, effetti speciali e colonna sonora, sia dal punto di vista narrativo, la serie ha regalato notevoli soddisfazioni, portando una notevole diversità di temi e storie autoconclusive, come Star Trek ha da sempre abituato il suo fedele pubblico, ponendo anche dei fondamentali collegamenti con il canone. Altro elemento che ha permesso alla serie di funzionare alla grande è il cast, ben coeso ed amalgamato, che ha permesso di vedere alcuni vecchi personaggi rispolverati ed approfonditi, accompagnati da ottime new-entry, con menzione particolare a Anson Mount (il miglior Pike che potessimo mai desiderare), Rebecca Romijn, Ethan Peck, visti già su Discovery assieme al primo e decisamente più caratterizzati del previsto, Jess Bush, Celia Rose Gooding, Christina Chong, Babs Olusanmokun e il non vedente Bruce Horak. Star Trek: Strange New Worlds può essere senza dubbio definita la miglior serie Trek dell'era Kurtzman, portando un rinvigorimento notevole sul genere sci-fi come non se ne vedeva da anni e offrendo un appuntamento assolutamente da non perdere. Intanto il pubblico tricolore potrà godere delle vicende dell'Enterprise a Settembre 2022, grazie all'accordo fra Paramount e Sky che porterà da noi la piattaforma streaming in blu, mentre chi è già in pari dovrà attendere il 2023 per la seconda attesissima stagione, che promette tante emozioni e il debutto (quello vero) del James T. Kirk di Paul Wesley.

RECENSIONI DEGLI SCORSI EPISODI:

1x01: STRANGE NEW WORLDS
1x02: CHILDREN OF THE COMET
1x03: GHOSTS OF ILLYRIA/1x04: MEMENTO MORI
1x05: SPOCK AMOK
1x06: LIFT US WHERE SUFFERING CANNOT REACH
1x07: THE SERENE SQUALL
1x08: THE ELYSIAN KINGDOM
1x09: ALL THOSE WHO WANDER

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Articolo di Ada Bowman

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