SHŌGUN - Recensione 1x04 "The Eightfold Fence"


Shōgun continua il suo percorso con un episodio che inizia a smuovere le cose sia per quanto riguarda la trama principale, sia per lo sviluppo dei personaggi, creando o rafforzando dinamiche già presenti nel racconto. Diretto da Frederick E. O. Toye (The Good Wife, Person of Interest) e scritto da Nigel Williams (Catherine the Great) e dalla co-sceneggiatrice Emily Yoshida, "The Eightfold Fence" mostra i primi passi di John Blackthorne nell'istruire i soldati giapponesi nel combattimento occidentale, come anche nel comprendere più la cultura giapponese, mentre la guerra tanto temuta potrebbe arrivare prima del previsto.


"Do you know "The Eightfold Fence"? From the time we are small, it is something we are taught to build within ourselves. An... impenetrable wall, behind which we can retreat whenever we need. You must train yourself to listen without hearing. For instance, you can listen to the sound of a blossom falling or the rocks growing. If you really listen, your present circumstance vanishes. Do not be fooled by our politeness. Our bows, our maze of rituals. Beneath it all we could be a great distance away."

Toranaga e il suo seguito raggiungono il villaggio di Ajiro, dove vengono accolti dall'esercito di Yabushige. Blackthorne viene a sapere da Mariko che i suoi compagni sono stati condotti a Edo e che sia loro che la Erasmus appartengono a Toranaga. A Blackthrone viene data una casa ad Ajiro, un salario e Usami Fuji come consorte, a patto che addestri l'esercito di Yabushige entro i successivi sei mesi. Nel frattempo Kashigi Omi, nipote di Yabushige, suggerisce a quest'ultimo di offrire la Erasmus e le armi che trasporta a Ishido. In una settimana, Blackthorne riesce a spiegare ai soldati di Yabushige le basi del combattimento navale inglese e inizia a capire un po' di più l'enigmatica cultura giapponese. In seguito Nebara Jozen, seguace di Ishido, giunge nel villaggio e ordina a Yabushige di tornare ad Osaka per giurare fedeltà ai restanti daimyō, ma, consapevole che andare a Osaka lo porterà alla morte, Yabushige invita Jozen a restare nel villaggio per una dimostrazione sui cannoni inglesi. Blackthorne riesce a guadagnarsi il rispetto di Fuji, la quale gli regala le spade del padre dopo che lui che le ha donato una delle sue pistole, e quella stessa sera, lui e Mariko passano la notte insieme. Il giorno seguente, durante la dimostrazione, Nakagado, il figlio di Toranaga, indispettito dalla scelta di Yabushige, uccide Jozen e il suo seguito a colpi di cannone, anticipando la guerra da lungo temuta.

COMMENTO: Questo quarto episodio lavora un po' di più sulle dinamiche fra i vari personaggi e apre le porte a una vicenda molto movimentata. Uno degli aspetti fondamentali dell'episodio è la presentazione del Giappone come una realtà determinata da una cultura che si circonda di tradizioni e riti per nascondere le proprie ombre, come spiegato perfettamente da Mariko a Blackthorne con la metafora del "recinto a otto pareti" (che da' il titolo all'episodio), e da un popolo che dopo le avversità, rinasce dalle proprie ceneri, sottolineato dalla scena del terremoto, che veicola una metafora molto potente ed attuale. Attorno a questi concetti densi e importanti si muove la vicenda principale, che vede Blackthorne tentare di capire sempre più gli usi giapponesi, provando ad insegnare le tecniche di combattimento occidentale ai soldati di Yabushige, e riuscendo ad ottenere il rispetto dell'impavida Usami Fuji, la sua consorte, fatto sottolineato dallo scambio di regali. Anche Mariko inizia a provare interesse per l'Anjin, mettendosi a nudo (letteralmente) per lui, e aprendosi di più dal punto di vista emotivo. Nel frattempo ad Ajiro gli intrighi di potere non trovano riposo, con Yabushige che sembra volersi prendere gioco di Toranaga, suo nipote Omi e la sua concubina che già pianificano di rubargli il potere, e l'impaziente Nakagado, il figlio di Toranaga, il quale, consapevole che Yabushige potrebbe tradire, fa' l'unica cosa che non andava fatta, ovvero uccidere Nebara Jozen, seguace di Ishido, giunto nel villaggio per scortare Yabushige a Osaka, ma trattenuto da quest'ultimo per una dimostrazione sui cannoni, e il suo seguito, in una brutale e sanguinosa scena finale, che porterà la guerra prima del previsto. Da notare la poca presenza di Toranaga e l'assenza dei Portoghesi, ma tutto sommato, va bene così, dato che le cose inizieranno ad essere molto più interessanti.

Shōgun continua a fare bene in un episodio che si muove fra concetti interessanti, dinamiche importanti, intrighi di potere e un sanguinoso finale.

NEL PROSSIMO EPISODIO...


Nel quinto episodio, intitolato "Broken to the Fist", John e Mariko lottano per mantenere il segreto che li porterebbe alla morte e Yabushige si mette sulle tracce della spia che ha ingannato Toranaga.

RECENSIONE 1x03 "TOMORROW IS TOMORROW"

Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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