SPOILER ALERT: VI CONSIGLIAMO DI LEGGERE LA RECENSIONE SOLTANTO SE AVETE VISTO LA SERIE!!!
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Il Marvel Cinematic Universe sembra dare segnali positivi, almeno per il momento. Mentre al cinema Sam Wilson riprendeva le ali e lo scudo in Captain America: Brave New World, aprendo le danze a una line-up cinematografica dal sapore intrigante, sul fronte seriale la Marvel usciva abbastanza sconfitta, fra due serie uscite lo scorso anno che non hanno avuto l'impatto sperato, vale a dire Echo e Agatha All Along. Lo scorso Marzo debutta su Disney+ Daredevil: Born Again, serie creata da Dario Scardapane (lo showrunner della serie Netflix su The Punisher), Matt Corman e Chris Ord (Covert Affairs) e che riprende le vicende del Diavolo di Hell's Kitchen, interpretato da Charlie Cox. Serie attesissima dagli appassionati, soprattutto quelli legati alla serie di tre stagioni prodotta da Netflix, questa prima stagione riesce a portare in scena una storia più violenta del solito, almeno per gli standard dei prodotti del MCU, riportando la storia di Matt Murdock alle radici, pur scuotendone le fondamenta, ma allo stesso tempo fa' emergere un difetto tecnico, perlopiù legato alla riscrittura della serie avvenuta col ritorno di Bob Iger come presidente della Disney, che ne annacqua lo svolgimento.
"I can't see my city. But I can feel it. The system isn't working. And it's rotten. Corrupt. But this is our city. Not his. And we can take it back, together. The weak... The strong... All of us... Resist. Rebel. Rebuild. Because we are the city. Without fear."
Sette anni dopo la conclusione di Daredevil su Netflix, il Diavolo di Hell's Kitchen torna protagonista di una nuova storia, che lo riporta di fronte a un vecchio avversario e vede una sorta di reset narrativo, caratterizzato da un uscita di scena che ha sconvolto i fedelissimi della serie Netflix. Infatti la morte di Foggy Nelson (Elden Henson) per mano di Bullseye (Wilson Bethel) apre la serie in uno scioccante prologo, riportando Matt in una dinamica di respingimento nei confronti del voler essere Daredevil, dinamica piuttosto familiare, ma che qui assume un significato fortissimo e molto profondo. Dall'altra parte abbiamo un Wilson Fisk (Vincent D'Onofrio), che sembra illuminato dopo la "rivelazione" avuta nella scena post-credit di Echo, diventato sindaco di New York e marito devoto di Vanessa (Ayelet Zurer), ma che in realtà non tradisce i propri colori, mostrando ancora quanto sia spregevole e spietato. Insomma, una storia che riporta alle radici una delle rivalità più affascinanti dell'universo Marvel e guidata da nove episodi, che alternano momenti registicamente potenti (soprattutto quando ci sono Aaron Moorhead e Justin Benson alla regia), sequenze violente, anche se perdono di efficacia a causa di un effettistica troppo eccessiva (il sangue in CGI!), che cozza rispetto a quello a cui la Defenders Saga ci aveva abituato, e una fase centrale un po' troppo allungata e, col senno di poi, risultata essere inutile. Ciò deriva dalla grossa riscrittura che la serie ha subito dopo il ritorno di Bob Iger come presidente della Disney, visto che questa doveva inizialmente essere un legal drama classico e leggero e doveva durare 18 episodi, diventati poi due stagioni distinte e dai toni decisamente più cupi. Naturalmente a livello recitativo la serie è tenuta in piedi da Charlie Cox, che continua ad essere la miglior scelta per impersonare Matt Murdock/Daredevil, con un percorso fortemente emotivo e che vede al centro un conflitto col suo senso di giustizia, percorso speculare rispetto a quello di Wilson Fisk, altro pilastro della serie, interpretato da un Vincent D'Onofrio che riesce ad essere sempre più iconico. Intorno ai due abbiamo un cast di comprimari rilevante, fra cui spiccano senz'altro Wilson Bethel, nei panni di un Bullseye caratterizzato in maniera affascinante, Jon Bernthal nei panni di Frank Castle, apparso solo in due episodi, ma in modo così potente da restarti impresso, Deborah Ann Woll, che interpreta Karen Page, la quale sembra essere al centro di un triangolo amoroso (neanche reso in maniera evidente, il che non disturba), con Michael Gandolfini che è decisamente la new-entry più interessante del gruppo (non è un caso che il suo Daniel somigli fisicamente al nostro Fisk) e un Muse (Hunter Doohan) ingiustamente sacrificato, per via della riscrittura. Insomma, al netto di qualche difetto, Daredevil: Born Again è fra i migliori prodotti seriali Marvel degli ultimi anni, che porta decisamente un po' d'aria fresca in un ambiente televisivo che era diventato poco piacevole. E, dopo quel finale teso e che segnala un cambio di atmosfera, ora si attende la seconda stagione, attualmente in produzione e prevista per Marzo 2026.
RECENSIONI DELLE PRECEDENTI SERIE MCU
WANDAVISION
THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER
LOKI - STAGIONE 1
WHAT IF? - STAGIONE 1
HAWKEYE
MOON KNIGHT
MS. MARVEL
SHE-HULK: ATTORNEY AT LAW
SECRET INVASION
LOKI: 2x01/2x02/2x03/2x04/2x05/2x06
ECHO
AGATHA ALL ALONG
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