SECRET INVASION - Recensione della miniserie

SPOILER ALERT: VI CONSIGLIAMO DI LEGGERE LA RECENSIONE SOLTANTO SE AVETE VISTO LA SERIE!!!

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Il percorso televisivo del Marvel Cinematic Universe continua senza sosta e lo scorso Giugno l'universo di Kevin Feige vede l'arrivo di Secret Invasion, miniserie creata da Kyle Bradstreet (Mr. Robot, Berlin Station) e tratta dall'omonima serie a fumetti uscita nel 2008, incentrata sull'infiltrazione degli Skrull nella società umana. La serie vede il ritorno di volti noti, come Nick Fury, il generale Talos e Maria Hill, i quali si ritrovano a dover affrontare un agguerrito gruppo di Skrull, il quale intende sconvolgere l'ordine mondiale, in un conflitto dai risultati, beh, imprevisti.

EPISODI

1x01: Resurrection (Diretto da Ali Selim, scritto da Kyle Bradstreet e Brian Tucker)
1x02: Promises (Diretto da Ali Selim, scritto da Brant Englestein e Brian Tucker)
1x03: Betrayed (Diretto da Ali Selim, scritto da Roxanne Paredes e Brian Tucker)
1x04: Beloved (Diretto da Ali Selim, scritto da Brian Tucker)
1x05: Harvest (Diretto da Ali Selim, scritto da Michael Bhim e Brian Tucker)
1x06: Home (Diretto da Ali Selim, scritto da Kyle Bradstreet e Brian Tucker)

"Imagine a world where information can’t be trusted. Not very hard, is it? News service says one thing, website says another. Society starts to fray. All we can turn to are the people we care about. But what if those people weren’t who we thought they were? What if the ones closest to us, the ones we’ve trusted our whole lives were someone else entirely? What if they weren’t even human?"

Secret Invasion era fra i prodotti più attesi del percorso televisivo del Marvel Cinematic Universe, soprattutto per l'importanza dell'argomento trattato al suo interno, vale a dire l'infiltrazione degli Skrull nella società umana, tema già introdotto in Captain Marvel e di cui si è avuto un cenno in Spider-Man: Far from Home e WandaVision, e che, fumettisticamente parlando, comportava delle svolte fondamentali all'interno dell'universo in rosso. Purtroppo, nonostante l'importanza che la miniserie portava con se' nel disegno del Marvel Cinematic Universe, la storia offerta nelle sei parti che la compongono è sì, decente, ma priva di alcun impatto. La sceneggiatura si muove fra diversi voli pindarici, alcuni più evidenti di altri, una serie di momenti pesanti e pertanto inutili, scene d'azione girate in maniera troppo vertiginosa, e soprattutto un cast composto da nomi notevoli, ma utilizzato malissimo, fra caratterizzazioni sminuite e scelte di trama assai discutibili. A causa di questo abbiamo un Nick Fury (Samuel L. Jackson) che mantiene il suo carisma e viene notevolmente sfaccettato, anche se poi non sfruttato bene, il generale Talos (Ben Mendelssohn) e Maria Hill (Cobie Smulders), due ottimi comprimari, morti malamente, l'introduzione di Sonya Falsworth (interpretata dalla stellare Olivia Colman), un personaggio accattivante ma sprecatissimo, G'iah (Emilia Clarke), la figlia del generale Talos, personaggio senza mordente e volutamente spinto avanti per il fatto di possedere diversi poteri grazie all'Extremis, Gravik (Kingsley Ben-Adir), partito come supercattivo, ma ridotto a macchietta nelle ultime battute della serie, il colonnello Rhodes (Don Cheadle), rivelatosi in verità come uno Skrull nelle fattezze di quest'ultimo, assunte durante il periodo di Captain America: Civil War, rendendo il percorso da lui fatto fino a quel momento assolutamente nullo, e il presidente degli Stati Uniti Ritson (Dermot Mulroney), che pare essere un potenziale villain. Insomma Secret Invasion è una serie che funziona poco in se', deludendo parecchio le aspettative, ma dipinge un quadro abbastanza intrigante per il futuro, dato che sentiremo parlare nuovamente di Nick Fury e degli Skrull in The Marvels, uscito proprio in questi giorni nelle sale italiane.