FOR ALL MANKIND - Recensione 4x10 "Perestroika" (SEASON FINALE)


La quarta stagione di For All Mankind si conclude proprio come ci si aspettava, con un finale parecchio importante, ricco di avvenimenti e fortunatamente senza vittime, il quale ha gettato le basi per il futuro della serie di Apple TV+. Con la regia che rimane a Sergio Mimica-Gezzan, come per il precedente episodio, e la sceneggiatura dei co-creatori Matt Wolpert e Ben Nedivi, "Perestroika" porta a compimento la questione legata all'asteroide Goldilocks in maniera (in)aspettata e apre le porte a una interessante futuro non solo per la corsa allo spazio, ma anche per alcuni dei protagonisti, il cui destino rimane incerto.

"I’ve always been captivated with the idea of justice. It’s what attracted me to engineering in the first place. The sense of right and wrong. That I was in control. [...] But the truth is the world is not as simple as we want it to be. It can’t just be boiled down into an equation. Especially when it comes to human beings. We are flawed, unpredictable, and full of contradictions. It’s taken me most of my life to realize it’s exactly these traits that make us so resilient. That give credence to the improbable idea that anything is possible. Even in the darkest of times. Your Honor, I was always told that we shouldn’t let personal feelings cloud our search for the truth. But looking back now, I don’t think that’s right. Our feelings may not be convenient. They may even slow our progress. But they are also the only way to truly begin to understand the world around us. And the new worlds that await us."

Sulla Terra tutti si preparano per la fase finale del recupero dell'asteroide da parte del Ranger, con Margo che nota la presenza di Morozova al centro spaziale della NASA, mentre Aleida va nel motel dove alloggia Sergei, ma scopre che è morto, riferendo la notizia a Margo, la quale ne è devastata. Realizzando che Morozova sia la responsabile della morte di Sergei, Margo decide di affrontarla, per poi calmarsi in un secondo momento. Nel frattempo ad Happy Valley, Miles viene torchiato e purtroppo cede, svelando ai due agenti infiltrati di NASA e RosCosmos l'ubicazione della base operativa di Dev, il quale, trovandosi in sala comando, riesce ad avvertire i suoi compagni, i quali riescono a nascondersi, ma nonostante ciò, il loro piano viene svelato e l'operazione di recupero procede come stabilito. Sam riesce a parlare con Ed e il resto del team, trovando una soluzione alternativa per dirottare l'asteroide, ovvero uscire all'esterno del Ranger con tanto di tuta e indurre un sovraccarico dei sistemi di comunicazione. Sam esce dal modulo per compiere l'operazione, ma Palmer la raggiunge, tentando di fermarla con ogni mezzo, ma la prima ha la meglio, riuscendo persino a salvare la vita dell'altro. Sulla Terra, Margo capisce che se Goldilocks viene portato sul pianeta, il programma di Marte verrà chiuso, decidendo di dirottare l'asteroide direttamente dal controllo missione, e Aleida decide di aiutarla, inserendo il codice di disattivazione dal suo terminale. Hobson e Morozova realizzano quanto avvenuto, ma Margo si prende la colpa per proteggere Aleida e viene arrestata. Ad Happy Valley, Miles viene liberato da Ilya e, assieme ad altri dipendenti, si oppongono agli agenti di sicurezza, dando inizio a una lotta vera e propria. Durante il caos, uno degli agenti usa una pistola trovata tempo prima nell'ex-base nordcoreana e spara un colpo, ferendo mortalmente Danielle, la quale si salva miracolosamente. Margo viene sottoposta a processo, dove si difende spiegando come la razza umana deve andare avanti basandosi sulla propria natura, Morozova viene licenziata, i media iniziano a parlare degli abusi avvenuti su Marte, la moglie di Lee ed altri rifugiati nordcoreani arrivano sul pianeta rosso e Danielle torna sulla Terra e fa' la conoscenza del suo nipotino. La storia poi avanza all'anno 2012, dove Dev supervisiona l'estrazione di iridio da Goldilocks, dove è stata costruita una stazione intitolata al compianto Kuznetsov.

COMMENTO: Proprio come nella tradizione della serie sin dal suo debutto, il quarto ciclo si conclude con un epilogo mosso da situazioni importanti e dinamiche che diverranno la base portante della quinta stagione. L' operazione di recupero dell'asteroide Goldilocks volge al termine come previsto, in favore di Dev Ayesa e del suo team, non dopo una serie di accadimenti fra Terra e Marte. Da una parte abbiamo Margo e la sua ribellione contro Morozova, spinta dalla perdita di Sergei, che porta lei ed Aleida a favorire il piano di tenere l'asteroide su Marte, consapevoli che se l'asteroide venisse portato sul suolo terrestre, i vari governi non investirebbero più su Marte, compromettendo di fatto il futuro del programma spaziale, mentre ad Happy Valley le cose precipitano, con Miles che si trova costretto a tradire i suoi compagni per proteggere la sua famiglia, Sam che riesce a sovraccaricare il sistema di comunicazione del Ranger, e Danielle che perde quasi la vita a seguito degli scontri fra dipendenti della base e gli agenti della sicurezza (con tanto di dubbio sul comandante nordcoreano, che alla fine dello scorso episodio sembrava bello che morto). Tutti questi eventi muovono la storia verso una nuova ed intrigante frontiera, con Happy Valley che diventa di fatto il maggior produttore di iridio del Sistema Solare, e lasciando le sorti di alcuni personaggi avvolte nel mistero. Rivedremo tutti i protagonisti nel 2012 oppure qualcuno uscirà di scena? Per poterlo scoprire toccherà aspettare la prossima stagione, ancora non confermata da Apple.

IL PAGELLINO


For All Mankind è decisamente una delle serie più longeve ed importanti del sempre più crescente palinsesto di Apple TV+, grazie alla sua unicità in quanto ucronia di fantascienza, mostrando uno scenario tanto verosimile quanto lontano dalla nostra attuale concezione. Anche in questa quarta stagione le cose non sono affatto diverse, nonostante un cast ridotto rispetto all'inizio della serie e una maggiore vicinanza ai tempi in cui viviamo. Infatti il quarto ciclo della serie è ambientato all' inizio del 21esimo secolo, con un maggiore ed apprezzato focus su Marte, dove i protagonisti si ritrovano di fronte a situazioni nuove ed inaspettate, con tanto di riferimenti di attualità (come i disordini politici in Russia o lo sciopero degli operai di Helios ad Happy Valley), anche se, nel complesso, il risultato finale è meno roboante rispetto alle passate stagioni. Naturalmente, oltre alla colonna sonora e alle scene nello spazio, sempre girate con grandissima cura, il cast si dimostra il cuore pulsante del racconto, seppure si sente la mancanza di tanti personaggi, fra cui possiamo menzionare Joel Kinnaman, Wrenn Schmidt, Krys Marshall, Coral Peña, Cynthy Wu, e anche la new-entry Toby Kebbell. Insomma la creatura di Ronald D. Moore, Matt Wolpert e Ben Nedivi ha superato la prova del tempo, diventando una delle serie più apprezzate dal pubblico e anche dalla critica. Ora si aspetta la quinta stagione con grande trepidazione...

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Articolo di Ada Bowman

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