STAR TREK: SHORT TREKS - Recensione "Ask Not"


"Expect the unexpected.
Star Trek: The Next Generation, 1x19 - Coming of Age 

Il secondo ciclo di corti a tema Star Trek prosegue con un terzo corto che riporta il tutto nella giusta direzione, in maniera inaspettata e piuttosto intensa, nonostante duri solo dieci minuti. "Ask Not" (titolo tratto da una celebre citazione di John Fitzgerald Kennedy: "Ask not what your country can do for you; ask what you can do for your country.") si muove in un concitato scambio di battute, portando avanti il tema delle decisioni difficili e di come una di queste può determinare le sorti di una situazione di pericolo. Diretto da Sanji Senaka (regista di videoclip musicali) e scritto da Kalinda Vazquez (Prison Break, Nikita, Once Upon a Time), il corto mostra un giovane cadetto ritrovarsi con un prigioniero particolare in una situazione molto complicata.


-Ammutinamento: Il corto si apre con un cadetto della Flotta Stellare, Thira Sidhu, che lavora a una postazione di controllo in una base stellare, quando questa viene attaccata. Lei cade a terra, per poi rialzarsi e incontrarsi con dei colleghi, che le riferiscono di ingenti danni su vari ponti. Fra loro vi è un uomo legato ed incappucciato e dato che il ponte quattro, dove si trova la prigione, è stato compromesso, Sidhu avrà la responasibilità su di lui. La ragazza capisce cosa deve fare e chiede cosa sia accaduto e uno dei suoi colleghi le spiega che c'è stato un ammutinamento, che il detenuto non dovrà lasciare la stanza in cui si trova per nessun motivo e che ha la maschera dato che l'equipaggio non deve sapere che proprio quella persona sia coinvolta nei recenti eventi. Rimasti soli, la maschera viene rimossa dal detenuto, che non è altri che il capitano Christopher Pike. Lui ordina al cadetto di poter accedere alle comunicazioni per capire quanto sta avvenendo e Sidhu risponde che lui è un prigioniero e che i suoi ordini non hanno valore, invitandolo a restare in silenzio. Pike la informa che l'Enterprise aveva intercettato una chiamata di soccorso dalla USS Bouman, una nave che la ragazza sembra conoscere, dicendole che è in pericolo e che deve uscire da lì. Sidhu non vuole rischiare la corte marziale e così Pike continua a raccontare che quando sono arrivati sul posto, la nave era alla deriva, quando un ammiraglio ha mandato un segnale codificato, dove diceva che i Tholiani avevano abbordato la Bouman, consapevoli che l'Enterprise sarebbe accorsa in suo aiuto e ordinando a Pike di restare in posizione. Pike non poteva starsene con le mani in mano e appena ha cercato di agire, l'ammiraglio ha sospeso la missione, tentando di sollevarlo dal comando. Così Pike si è diretto alla base stellare, ma i Tholiani sembrano averlo raggiunto, dato l'attacco, e chiede a Sidhu se conosce qualcuno sulla Bouman, menzionando il fatto che sia lei che suo marito avevano fatto domanda come ingegneri dell'Enterprise. Lei risponde che alla fine lui è andato sulla Bouman e lei è finita nella base stellare e Pike si ricorda che loro due sono gli unici superstiti di un attacco dei Tholiani a danno della colonia Berellium e che se lo lascerà andare, potrà assicurarsi la salvezza di suo marito distruggendo i Tholiani. Il cadetto risponde di no, dicendo che seguirà il protocollo.

RECENSIONE "Q&A"



-Regole: Pike sostiene che l'Enterprise e la base devono restare uniti, secondo la legge federale dove la nave con superiorità tattica detiene il comando, in questo caso l'Enterprise. Lei gli ricorda che è stato sollevato dall'incarico, ma lui le menziona la possibilità di adottare la clausola di attivazione di riserva, per cui un ufficiale sospeso può essere richiamato in caso di assoluta emergenza. Poi Pike propone di adottare una soluzione più diplomatica col nemico, ma Sidhu disapprova il fatto di voler negoziare con loro. Pike le dice che l'uso della forza è l'ultima risorsa da usare e che la vendetta non deve influenzare tale decisione, ponendo come centro del problema il rischio che l'equipaggio della Bouman sta correndo. Sidhu afferma che sia lei che suo marito sapevano a cosa sarebbero andati incontro una volta arruolati nella Flotta Stellare. Pike le ordina di rilasciarlo subito, ma lei gli chiede di sedersi, così lui si appella nuovamente al regolamento, per cui può scavalcare gli ordini di un ufficiale comandante. Sidhu gli ricorda che tale regola si applica solo a un capitano in servizio attivo. Pike assume un tono minaccioso, avvertendo Sidhu che non dimenticherà quello che ha fatto e che non vedrà mai più l'interno di un'astronave dopo le sue azioni. Pike si avvicina alla porta e lei lo ferma, puntandogli contro il phaser. Pike non prende bene la sua reazione e le ordina di riporlo, ma lei sembra disposta a fare fuoco pur di eseguire i suoi ordini.

RECENSIONE "THE TROUBLE WITH EDWARD"



-Promozione: Pike dice che può bastare e svela a Sidhu che il tutto era parte di un test e che suo marito sta bene, in attesa di rivederla. La ragazza è sorpresa e sollevata di sentirlo, ma Pike le spiega lo scopo di questo difficilissimo test:

"I know that a challenge like this might seem extreme, even inhumane. But war is both of those things. We need to know that you'll honor your commitment to Starfleet even when those you hold dear are on the line. Even when old wounds are triggered and loopholes appear." 

Sidhu chiede perchè mai abbiano scelto proprio lui per questo test e Pike la invita a prepararsi e ad incontrarlo in sala teletrasporto. I due salgono sull'Enterprise e Pike comunica al cadetto che ha completato il suo esame d'ammissione e che presterà servizio sull'Enterprise per tutto il semestre. La ragazza si chiede se anche la domanda respinta fosse parte del test e Numero Uno, accompagnata da Spock, afferma che è stata una sua idea, col Vulcaniano che commenta con una fredda ironia e non aspettarsi pietà dal suo primo ufficiale. Sidhu promette che darà del suo meglio e Pike la accompagna in sala macchine, che lei definisce più bella di quanto avesse immaginato. Il capitano le ricorda che non sempre decidere è un compito facile:

"Now, in battle, any crew member might be faced with a life-or-death choice. But if you can hold on to yourself like you did today, you'll be just fine." 

Sidhu dice che lo ricorderà, chiedendo infine al capitano se il phaser che lei gli ha puntato contro fosse attivo. Pike le sorride e la saluta, lasciando la ragazza nella sua eccitazione di servire a bordo dell'Enterprise, chiudendo questo cortometraggio.


VERDETTO

Come il giovanissmo Wesley Crusher venne messo alla prova nel suo esame all'Accademia nell'episodio di Star Trek: The Next Generation "Coming of Age", così il giovane cadetto Thira Sidhu viene messa alla prova in una situazione estrema, dove una singola scelta avrebbe determinato l'esito della vicenda (non a caso le parole dell'istruttore Chang hanno aperto questa recensione, quasi a voler collegare le due situazioni). Simulazione o no, l'intera sequenza si sviluppa in un vero e proprio stress test, arricchito da uno scambio di battute rapido e intenso, dove Anson Mount e la giovane Amrit Kaur mostrano di possedere una grande chimica insieme, aiutata anche da una regia semplice ed efficace, presentando una situazione tipica di moltissime iterazioni dell'universo Trek, dove la scelta più giusta non sempre è la più facile. Ovviamente ci si pone il quesito se questo corto non sia un preludio a qualcosa di più sostanzioso ambientato sull'Enterprise e le recenti parole di Rod Roddenberry, figlio dell'indimenticato Gene, confermano la possibilità che un iterazione Trek incentrata su Christopher Pike e gli altri membri della celebre nave sia in lavorazione. Insomma, il terzo cortometraggio di questo secondo ciclo di corti ci riporta al livello del primo, sia come ambientazione che come approccio narrativo, uno stile che in Star Trek non stona affatto.


Nei prossimi corti, intitolati rispettivamente "The Girl Who Made The Stars" e "Ephraim and Dot", in uscita il 12 Dicembre, saranno la prima iterazione ufficiale d'animazione nell'universo Trek a quasi cinquant'anni dalla vecchia serie animata, il cui stile non ricalca quello visto in Star Trek: Lower Decks, nè tantomento la serie tv per ragazzi di prossima uscita Star Trek: Prodigy. Il primo corto, diretto da Olatunde Osusanmi, regista di diversi episodi di Star Trek: Discovery, sembra riproporre il mito raccontato da Michael Burnham all'inizio della seconda stagione, mentre il secondo, diretto dal celebre compositore Michael Giacchino, vedrà un incontro fra il famoso tardigrado e uno dei droni di riparazione dell'Enterprise.





Ci vediamo con la recensione dei prossimi Short Trek! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman