STAR TREK: DISCOVERY - Recensione 4x12 "Species Ten-C" e 4x13 "Coming Home" (SEASON FINALE)

La quarta stagione di Star Trek: Discovery si chiude con due episodi piuttosto incalzanti, che danno un senso a quanto visto nei precedenti episodi e portano un messaggio importante al centro del racconto: il dialogo è sempre la miglior soluzione. Andiamo a riscoprire insieme le vicende finali del quarto ciclo di avventure di Michael Burnham e dell'equipaggio della Discovery...

4x12: Species Ten-C

Diretto da: Olatunde Osusanmi
Scritto da: Kyle Jarrow

"Sometimes, getting to the root cause of a feeling is helped by focusing on the feeling itself."

COMMENTO: Il penultimo episodio della stagione pone al centro del racconto il tentativo dell'equipaggio della Discovery di stabilire un vero e proprio primo contatto con la specie 10-C, con risultati altamente promettenti, se non fosse per Tarka che puntualmente vuole rovinare tutto per il suo desiderio di attingere alla fonte di energia, al contrario di Book, il quale, grazie anche alla sempre favolosa Jett Reno, riesce a convincersi che causare una guerra per vendetta non è la miglior soluzione. Nonostante il buon contenuto dell'episodio, si nota come si sia voluto annacquare il tutto di proposito, allungando i tempi in maniera inappropriata, specialmente per la vicinanza al finale di stagione.

4x13: Coming Home

Diretto da: Olatunde Osusanmi
Scritto da: Michelle Paradise

"We've lost so many, you and me. But we can't do harm in their names or memories. We have to honor them, all of them, because they were beloved, beautiful."

COMMENTO: Il finale di stagione chiude questa quarta avventura della Discovery in maniera piuttosto logica e strutturata, lasciando spazio a momenti di notevole impatto. Quando la sorte della Terra e di Ni'Var sembrava già segnata, Burnham e soci riescono a convincere la specie 10-C a rimuovere l'anomalia, anche grazie al drammatico intervento di Book, di cui si temeva già il peggio, con Tarka che invece affronta il suo destino, uscendo di scena in maniera sensata. Alla fine di tutto Michael e Book si ritrovano, ma solo per poco, poichè Book decide di rimediare ai suoi errori offrendo aiuto alle popolazioni colpite dall'anomalia, nella speranza che nella prossima stagione i due possano rivedersi. Fra gli altri aspetti dell'episodio, vi è la divertente coppia composta da Tilly (che rivediamo dopo diversi episodi) e l'ammiraglio Vance e l'apparizione speciale della senatrice Stacey Abrams.

Star Trek: Discovery continua a mostrare una notevole crescita rispetto al suo non facile esordio, risalente al lontano 2017. Questa quarta stagione riesce a confermare la qualità del prodotto, nonostante tutte le problematiche poste a causa della pandemia da Covid-19 e qualche allungamento di trama che poteva essere evitato. Al tema dell'esplorazione e connessione, tipici della saga, si aggiunge anche il concetto di trauma, affrontato su più livelli e da diversi punti di vista, mostrando come Star Trek non sia lontana da situazioni emotive di spessore, a dispetto di quanto si possa pensare. L'equipaggio appare più coeso e compatto rispetto alle passate stagioni, mostrando come il cast si sia amalgamato molto bene nel corso degli anni, con nuove dinamiche che si creano in maniera interessante e le vecchie che si saldano e si rafforzano, portando a non fare particolari menzioni per l'interpretazione, dato che tutti sono stati all'altezza del loro compito. In termini di difetti, assieme all'allungamento di alcuni aspetti della trama, vi è sicuramente l'uscita di scena di Tilly, risultata poco funzionale e recante un vuoto considerevole, e lo scarso utilizzo di Gray, la cui presenza, specialmente dopo aver ricevuto il corpo sintetico, sarebbe dovuta essere più rilevante. Una cosa è certa: la serie tornerà con una quinta stagione di 10 episodi, tre in meno del solito (il che potrebbe aiutare nella scrittura di una trama più compatta), e chissà se è arrivato il momento di collegare le sorti della Discovery al famoso Short Trek Calypso (dopotutto Zora è già tra noi)...

Non ci resta che salutarci come si farebbe a Kweijan... "Kwakoni Yiquan".