THE ACOLYTE - Recensione 1x05 "Night" e 1x06 "Teach / Corrupt"

Dopo quattro settimane di presentazione, fra passato e presente, The Acolyte decide di cambiare le carte in tavola con due episodi che alzano nettamente il livello offerto della serie, seppure con qualche ingenuità. Fra rivelazioni e cambi di rotta improvvisi, la storia torna a dividersi in due parti, anche se in maniera parecchio intrigante. Andiamo a riscoprire assieme quanto avvenuto in questi ultimi due appuntamenti.

1x05: Night

Diretto da: Alex Garcia Lopez
Scritto da: Kor Adana e Cameron Squires

"What extraordinary beings we are. Even in the revelation of our triumph, you see the depth of our despair."

Il quinto episodio riparte dalla conclusione del precedente, in cui il maestro di Mae affronta Sol e gli altri Jedi in combattimento, in uno scontro caratterizzato da una regia notevolissima e una fantastica colonna sonora nei vari duelli, da una rivelazione piuttosto importante e da qualche illustre vittima. Infatti scopriamo che il maestro di Mae non è altri che Qimir e nel momento in cui Sol lo vede, lui reagisce come se lo conoscesse già, alimentando ancor di più l'ipotesi che Qimir è in verità uno Jedi passato al lato oscuro della Forza. Intanto Kord fa' scappare Osha, ma non prima di venire ucciso da Qimir, che gli spezza il collo, così come Jecki, che poco prima viene sopraffatta da quest'ultimo non prima di avergli mostrato la sua abilità. Le morti di Kord e Jecki sono dolorose, ma al tempo stesso sono un segno che questa serie è piuttosto coraggiosa nell'eliminare personaggi di un certo peso, un qualcosa che non accade molto spesso nell'universo di Star Wars. L'elemento che fa' decisamente storcere il naso in questo episodio sono le motivazioni di Mae, che cambiano alla velocità di un battito di ciglia e senza alcuna soluzione di continuità, volendo dapprima consegnarsi ai Jedi, per poi voler riscattarsi agli occhi del proprio maestro e così, dopo essersi imbattuta in Osha, la offende per poi stordirla e scambiarsi di posto con lei, con Sol che non si accorge minimamente della differenza, pur essendo uno Jedi e avendo la Forza (scelta ingenua?), il quale però, sin dallo scorso episodio, deve delle spiegazioni a Osha per qualcosa che ha fatto (Brendok?), ma Bazil potrebbe averlo già notato (che ironia...). Alla fine Qimir trova Osha e decide di portarla con se', realizzando da subito che non è Mae e mostrando anche un certo interesse nei suoi confronti, un elemento di grandissima curiosità e che verrà sicuramente approfondito negli episodi successivi.

RECENSIONE 1x01 "LOST / FOUND" e 1x02: "REVENGE / JUSTICE"

RECENSIONE 1x03 "DESTINY"

1x06: Teach / Corrupt

Diretto da: Hanelle Culpepper
Scritto da: Leslye Headland e Jocelyn Bioh

"When you lose everything, that's when you're finally free."

Il sesto episodio manda avanti la trama della serie alla luce degli eventi di "Night", portando la storia in una direzione piuttosto intrigante. Innanzitutto si torna al dualismo che aveva caratterizzato la serie nei suoi primi episodi, in una spaccatura all'interno della trama giustificata dallo scambio di posto fra Mae e Osha, il quale si è rivelato essere un escamotage narrativo davvero interessante. Infatti da una parte abbiamo Osha, la quale si ritrova nel rifugio di Qimir e tenta di affrontarlo più volte, ma il personaggio di Manny Jacinto sembra aver notato del potenziale in lei, al punto tale da "permetterle" di indossare il proprio copricapo, fatto di cortosis, un metallo raro e speciale, in grado di amplificare la connessione con la Forza del soggetto, e la scena conclusiva dell'episodio, con Osha che lo indossa, ha un che di emblematico e potrebbe essere l'indizio fatale per cui lei è destinata a diventare la nuova Seguace. Nel frattempo Mae, spacciandosi per Osha, cerca di ingannare Sol e ci riesce per diverso tempo, con tanto di interruzione da parte di Bazil e il droide Pip, che sembravano averla sopraffatta, ma Sol la scopre (piccola nota sul fatto che alcuni passaggi nell'episodio appaiono troppo velocizzati) e decide di andare a salvare Osha da solo, ignorando ogni contatto con gli Jedi e dichiarando ancora una volta che deve dare delle spiegazioni. E in tutto questo si inserisce la vicenda di Vernestra, la quale si reca su Khofar per constatare di persona la grandezza della carneficina perpetuata da Qimir e, arrivata sul luogo, vede che tutti gli Jedi, ad eccezione di Sol, sono deceduti e il suo assistente inizia a sospettare che sia tutta opera di Sol, una cosa che non ha alcun senso, e il suo non rispondere alle chiamate di Vernestra accentua questo suo sospetto. Insomma un episodio piuttosto denso e che poteva essere di più, se non fosse per la durata irrisoria degli episodi che caratterizza sia The Acolyte sia tutte le serie di Star Wars, ma possiamo accontentarci, anche perchè i due episodi finali si preannunciano piuttosto interessanti.

RECENSIONE 1x04 "DAY"

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Articolo di Ada Bowman

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