STAR TREK: PICARD - Recensione 1x09-10 "Et in Arcadia, Ego" (SEASON FINALE)



 "I have lived a very fortunate life. Or should I say... lives. My youthful quest for adventure led me to experiences I could never have imagined. Experiences both glorious and terrible. Testing body and soul. But taken as a whole, those many experiences... those many lives... taught me that nothing is ever truly as final as it seems."


(Star Trek: Picard - Countdown, vol. 3)
Star Trek: Picard conclude la sua prima stagione con un doppio episodio che pone una chiusura abbastanza definitiva sull'arco narrativo dei sintetici e apre le porte a una nuova frontiera nell'universo Trek. Il titolo di questo doppio finale, "Et in Arcadia, Ego", conteneva gia di per se' un importantissimo indizio sull'evoluzione della storia; nello specifico la frase in questione è tratta da un iscrizione rinvenuta su dei dipinti risalenti alla prima metà del XVII secolo, il cui significato si ricollega all'onnipresenza nello spazio e nel tempo della morte e all'eternità dell'anima attraverso l'arte. Non a caso infatti questo prologo, diretto da Akiva Goldsman e scritto da quest'ultimo, assieme allo showrunner Michael Chabon e Ayelet Waldman (Unbelievable), vede una transizione di un certo peso per il nostro protagonista, che lo porta ad avere una nuova consapevolezza e una nuova famiglia, assortita e molto interessante, che ci fa' ben sperare sugli episodi a venire.


La prima parte si apre con La Sirena che percorre il condotto di transcurvatura verso il pianeta natale di Soji. Il viaggio è piuttosto turbolento e tutto l'equipaggio ne risente. La nave emerge nell'orbita del pianeta e Soji conferma che sono nel posto giusto. Raffi comunica a Picard che i Romulani non sono ancora arrivati e si congratula con Soji per aver raggiunto così velocemente la loro destinazione. Jurati chiede loro perchè non siano andati su Deep Space 12 e Rios spiega che hanno fatto un cambio di programma. A un tratto scatta l'allarme rosso, dato che la navetta di Narek li ha raggiunti. Le due navi si sparano a vicenda e Narek fa' credere loro che lo abbiano reso innocuo, dato che quando hanno cercato di aiutarlo, lui rispunta fuori e li attacca di nuovo. Il cubo Borg entra in zona e Raffi nota che dalla superficie emergono delle strane orchidee giganti, che inglobano tutte le navi presenti. Su La Sirena l'energia viene disattivata dalle orchidee e la nave viene portata giù nell'atmosfera. La grandezza del cubo causa un onda d'urto che brucia le orchidee e durante la turbolenta discesa l'equipaggio nota Picard seduto sulla sedia con gli occhi chiusi, il quale ringrazia tutti loro per essere venuti, per poi svenire.


Picard rivive dei flashback prima di risvegliarsi nell'infermeria de La Sirena, con Jurati che lo assiste. Lei gli spiega che Rios ha fatto entrare la luce a bordo e che è riuscita a trovare un vecchio tricorder medico, con cui lo ha analizzato. Jurati gli dice di non aver trovato segni di traumi o altre possibili origini della sua crisi, ma ha trovato qualcos'altro che l'ha preoccupata. Consapevole di quanto lei ha scoperto, Picard le dice che la sua analisi è corretta. Picard fa' riunire l'equipaggio per parlare della missione e della sua malattia:

"I am going to return Soji to her people, and we will tell them that a Romulan force is on its way to exterminate them. One more thing. I have a brain abnormality. I've known for years. I never had any symptoms, so I never thought much about it. However, just before we left the Earth, I learned that my condition was more acute. The prognosis was terminal, and there is no effective treatment. There will be no further discussion. Anyone who treats me like a dying man will run the risk of pissing me off. Is that clear?"

Rios gli riferisce che lo scafo della nave è rimasto intatto a seguito dell'atterraggio, ma le orchidee hanno disattivato la rete di energia. Raffi aggiunge che prima dello spegnimento è riuscita a stabilire che il pianeta, Coppelius, è di classe M e che vi è un piccolo insediamento nella zona, identificato da Soji come la stazione di Coppelius, dove pensa di essere stata creata, ammettendo allo stesso tempo che i suoi ricordi sul luogo non sono definiti, dato che lei e Dahj non ci sono state per molto prima che Maddox le portasse via dal pianeta. Jurati chiede se gli abitanti potrebbero odiarli, ma Soji risponde che non crede li accoglieranno in modo negativo, anche in relazione a quanto Picard le ha raccontato sull'apertura mentale di Data, ma al tempo stesso Rios ricorda loro che sono atterrati senza essersi adeguati. Picard si chiede quando arriveranno i Romulani e Raffi afferma che l'attraversare il condotto gli ha dato un vantaggio rispetto a loro, ma prevede che arriveranno nei successivi due giorni, così Picard invita il suo equipaggio a farsi un giro.


Raffi da' a Soji un phaser in caso di incontri spiacevoli e il gruppo si incammina in una terra desertica, dove notano che anche il cubo Borg è atterrato. Sia Rios e Picard ricordano che hanno degli amici a bordo del cubo e il secondo vuole sapere se Elnor e Hugh sono sopravvissuti. Dato che la stazione di Coppelius si trova dalla parte opposta, Jurati propone di dividersi, ma Soji afferma che è meglio restare uniti, poiché per lei Hugh è un amico. Il gruppo entra nel cubo, dove trovano diversi ex-droni intenti nelle riparazioni, i quali lo chiamano Locutus. Elnor corre verso di loro e abbraccia Picard, mentre Sette di Nove fa' il suo ingresso gettando corpi di Romulani dai livelli superiori. Sette racconta a Picard della sua connessione col cubo e del fatto che ha visto La Sirena entrare nel condotto, così ne ha aperto un altro per raggiungerli. Picard si dice dispiaciuto per la sorte di Hugh e chiede a Sette se i sensori a lungo raggio sono attivi. Raffi e Rios confermano che sono attivi, dato che rilevano la bellezza di 218 navi Romulane in rotta verso il pianeta, mentre Soji osserva delle foto nel suo vecchio alloggio. Picard racconta della sua malattia ad Elnor e il ragazzo rimane sconvolto dalla notizia, dicendogli che ora ha più bisogno di protezione di quanto non ne avesse prima. Picard gli spiega che gli ex-droni hanno decisamente più bisogno di lui, invitandolo ad aiutare Sette di Nove nel ripristinare le difese del cubo. Elnor dice a Picard che teme di non vederlo più, lui gli dice che è vero per due persone che si dicono addio e Sette di Nove lo saluta dicendogli di continuare a salvare la galassia, un compito che ora spetta a lei, stando a Picard.


L'equipaggio de La Sirena arriva alla stazione di Coppelius e gli abitanti, tutti sintetici, iniziano a seguirli. Una di loro riconosce Soji, dandole il benvenuto e lei ricorda che il suo nome è Arcana. Questa riconosce Picard come l'ex-capitano di Data e nota le tracce sul suo viso, segno del dolore e della colpa che si porta dietro. Arcana chiede a Soji se la sua missione è stata completata e lei risponde di sì, sottolineando che questo ha portato anche brutte notizie, avvertendoli del piano dei Romulani per distruggere la colonia. Picard chiede ad Arcana quante orchidee hanno a disposizione e lei risponde che ne hanno solo dieci. A un tratto un uomo si avvicina a Picard, presentandosi come Altan Inigo Soong, figlio biologico del dottor Noonian Soong. Soji racconta ad Altan e agli altri sintetici quanto le è successo, incolpandosi del fatto che i Romulani hanno scoperto l'ubicazione del pianeta, ma Altan le dice di non poter mantenere un segreto di cui non era a conoscenza e che il bando dei sintetici aveva fatto emergere il lato ingannatore di Maddox, spiegando il suo dissenso in merito al piano del suo ex-collega, troppo pericoloso per la loro situazione. Un androide con le fattezze di Soji e Dahj si avvicina a loro e Rios la riconosce come Jana, ma Altan spiega che in realtà lei è Sutra, la sorella di Jana. Sutra domanda a Jurati in cosa consiste l'Ammonimento e la dottoressa le dice che lo ha sperimentato da esterna, ma che è bastato per spingerla ad uccidere Maddox, domandandosi se ha perso la testa. Sutra spiega che l'Ammonimento ha portato i Romulani all'ossessione per il semplice fatto che il messaggio non era indirizzato a loro. Picard chiede se era destinato per i sintetici e Sutra risponde che vuole scoprirlo. Arcana spiega che avevano una sola nave, distrutta a seguito della morte di Jana e Splendido Fiore, ma Sutra dice che non ha bisogno di andare da qualche parte. Altan spiega che Sutra è particolarmente portata per la cultura Vulcaniana, arrivando persino ad apprendere la tecnica della fusione mentale. Rios non è d'accordo, ma Jurati vuole farlo, dato che gli abitanti di Coppelius devono sapere la verità. Così Sutra inizia la fusione con Jurati e vede una serie di immagini sull'evoluzione della vita organica, la ricerca della perfezione, motivo per cui hanno creato la vita sintetica, vista come una minaccia e quindi come un qualcosa da eliminare, la presenza di un'alleanza di sintetici, collocata in un luogo fra il tempo e lo spazio e l'estinzione dei sintetici per mano degli organici.


Jurati osserva una farfalla sintetica nel laboratorio di Altan e lui spiega che ne ha fatta una perchè gli mancavano le farfalle. Jurati gli domanda del suo rapporto con Maddox e Altan racconta che spesso parlava di lei e che il suo più grande rimpianto è stato non portarla con se'. Jurati ammette che non avrebbe avuto il fegato di unirsi a lui e Altan la rimprovera per aver ucciso Maddox, ricordandole di avere un grosso debito da saldare e chiedendole se è disposta a farlo dando la vita invece di toglierla. A questo scopo le mostra un golem che lui e Maddox avevano progettato, ma sottolinea come il secondo fosse bravo a dare una forma esterna alle cose, mentre il suo personale interesse lo ha portato a capire di più sul trasferimento mentale, viste le recenti circostanze. Nel frattempo Soji e Sutra discutono su come procedere contro i Romulani e la prima dice che Rios riparerà La Sirena in tempo per portarli al sicuro. Sutra afferma che il suo piano è il più ragionevole, dato che i Romulani li considerano degli abomini, ma Soji teme per le molte vite che verranno perdute, invitandola a cercare altre soluzioni, e mentre parlano Narek, ferito, viene portato dinanzi a lei. Jurati tiene in braccio il gatto di Altan, che lui ha chiamato Spot II, quando Rios la raggiunge, per dirle che ha bisogno di riparare La Sirena e che deve tornare indietro. Lei gli dice che resterà alla stazione per completare il lavoro di Maddox e lui le suggerisce di stare attenta, perchè non si fida particolarmente di loro. Lei gli domanda se è preoccupato per loro o per lei, temendo di dimenticarsi il momento in cui andar via, e lui la rassicura, dicendole che di certo lei non è tipo che dimentica. Arcana da' a Raffi uno strumento insolito per poter riparare la nave, il cui uso si basa sull'immaginazione e Raffi si congeda da Picard in modo toccante, ringraziandolo per quanto ha fatto per lei, per poi dirgli che gli vuole bene.


Picard si trova nell'alloggio di Maddox e sta trasmettendo un messaggio al comando di Flotta, dove dice di trovarsi in una situazione di primo contatto e chiede di aprire negoziati diplomatici per proteggere Coppelius dai Romulani. Narek viene rinchiuso in cella e chiede a Saga dell'acqua. L'androide non risponde e lui chiede se loro trattano in tal modo i prigionieri. Saga dice che non hanno mai avuto prigionieri e chiede come i Romulani trattano i loro. Narek le dice di cambiare argomento, chiedendo di nuovo dell'acqua. Nel momento in cui Saga sta per disattivare il campo di forza, Soji la ferma, dicendole di non fidarsi di Narek. Saga le assicura che sta monitorando i segni vitali del prigioniero, ma Soji è inamovibile riguardo al Romulano. Lui le dice di amarla e che il suo tentativo di ucciderla era mosso dalla sua paura che lei avrebbe fatto altrettanto con lui. Soji sa che la ama, ma contemporaneamente ritiene la loro relazione una cosa triste e contorta, che la disgustava, non tanto quanto doverlo compatire. Narek le risponde che anche lui la compatisce, dato che la flotta Romulana sta per arrivare, pronta a distruggere il pianeta con ogni suo abitante e Soji le risponde con sicurezza che non avverrà, mentre Saga gli riferisce che avrà da mangiare e assistenza medica per la sua ferita alla testa.


Picard continua a contattare la Flotta Stellare, ma non ottiene risposta. Soji entra nella stanza, riconoscendola come quella appartenuta a Maddox dall'olofoto che lo vedeva assieme a Jurati. Partendo dal gesto estremo compiuto dalla dottoressa per il suo amante, Soji e Picard discutono sul significato del sacrificio:

"S: When I heard about what Agnes had done to Bruce, I couldn't understand it. Let alone imagine myself doing something like that.


P: Something like what?


S: Taking life to save life. Hurting some to save others. I just... I guess I'm just trying to understand the logic of sacrifice.


P: The logic of sacrifice. Hmm. I don't like the sound of that.


S: So, you think there is no logic? No calculus of life and death?


P: I think it depends on if you're the person holding the knife."


Nel frattempo Sutra sostituisce Saga nel sorvegliare Narek e disattiva il campo di forza per entrare nella cella. Sutra dice a Narek che il suo desiderio di ucciderlo potrebbe sovrastare la necessità dei suoi servizi, domandandogli se vuole ancora uscire. Soji continua il suo discorso con Picard:

"S: She thought she was doing the right thing in that moment... but now she's horrified by what she did.


P: Did she think she was right? Or did she simply believe she had no choice?

 

S: Maybe there's no logic in it at all. Maybe all rationales for killing just boil down to fear, the opposite of logic. But what if killing is the only way to survive?

 

P: Soji? What are we talking about?"

A un tratto si sentono delle urla e i due accorrono, scoprendo che Narek è scappato e che Saga è stata uccisa con il suo fermaglio. Soji è infuriata, dicendo che avrebbe dovuto uccidere Narek quando ne aveva l'occasione, ma il Romulano è ormai lontano, diretto verso il cubo Borg.


Sutra fa' riunire la comunità, annunciando loro che l'arrivo degli organici ha portato via una delle loro sorelle e che presto i Romulani sarebbero arrivati sul loro pianeta, dando loro abbastanza tempo per agire. Picard non capisce cosa voglia intendere e Sutra racconta ai suoi simili delle visioni sull'Ammonimento, un avvertimento per gli organici, ma un messaggio per i sintetici, dove si dice che una razza di sintetici più potente attende il loro richiamo. Al fine di poterli convocare, Sutra e Altan hanno iniziato la costruzione di un radiofaro, da usare prima dell'arrivo dei Romulani, con lo scopo di riunire ogni forma di vita sintetica e arrestare l'oppressione degli organici. Picard realizza che l'intenzione di Sutra è di annientare ogni essere organico, così cerca di convincere i sintetici ad unirsi a lui a bordo de La Sirena, consapevole del fatto che la Federazione non ispira fiducia per via del bando, promettendo loro che quando tutto sarà finito, farà di tutto perchè i suoi superiori cambino idea. Altan interviene, dicendo che la Federazione non ascoltò Picard dopo l'attacco su Marte e pertanto non lo ascolterebbero in merito alla loro situazione, mettendolo agli arresti domiciliari. Sutra sottolinea il fatto che Picard non può restare a piede libero, nel timore che porti dubbio fra di loro e Soji si dice d'accordo, con grande sorpresa di Picard, a cui dice che il suo popolo non è quello Romulano e che pertanto salvarli non è un modo per redimersi. Sutra chiede che anche Jurati venga arrestata, ma la dottoressa ricorda che ha rischiato molto per essere lì, per vedere la realizzazione dei suoi sogni sotto forma della comunità di Coppelius, di cui vuole far parte e che se non la vogliono, la potrebbero accettare per via del suo rapporto con Altan. Altan è d'accordo con lei, dicendo che è la persona più vicina a una madre di quanto possano disporre e Sutra afferma che come madre dovrebbe essere disposta a morire per i suoi figli, chiedendo a Jurati se ne è in grado, dato che può vedere se lei mente. Lei risponde che sta dicendo la verità e Sutra le crede, ordinando di far allontanare Picard. Nel frattempo il Commodoro Oh è sull'ammiraglia della flotta Romulana, la quale sta usando il condotto di transcurvatura per raggiungere Coppelius, chiudendo questa prima parte.


La seconda parte si apre con Narek che entra all'interno del cubo Borg, restando il più nascosto possibile. Nel frattempo Elnor chiede a Sette di Nove se gli ex-droni starebbero meglio se fossero morti, dato che tutti li odiano e non hanno un posto dove andare. Sette risponde che anche lei è un ex-drone e che non ha una casa o appartenenza di alcun genere e si domanda perchè non è ancora arrivata a puntarsi un phaser in testa e uccidersi. Elnor risponde che le mancherebbe se lei lo facesse. Narek si muove in una parte nascosta del cubo, quando viene sorpreso da sua sorella Narissa che gli punta un coltello addosso e facendogli domande scottanti sui sintetici. Narek risponde che ha trovato i sintetici e che ha ucciso una di loro.


Picard è rinchiuso nei vecchi alloggi di Bruce Maddox, preso a contemplare una farfalla sintetica, ritenendola fortunata per la sua libertà di agire. Soji entra nella stanza, sorvegliata da Jurati, e chiede a Picard come si sente, con lui che risponde che starebbe meglio se lo liberassero. Soji cerca di convincerlo a vedere la situazione dal suo punto di vista, spiegando che a differenza degli organici, i sintetici non hanno mai avuto la capacità di scegliere. Picard risponde che quanto lei ha detto è risultato di una mancanza di immaginazione e le chiede di non permette ai Romulani di renderla il mostro che tanto temono e di interrompere la costruzione del radiofaro, dato che coloro che stanno contattando sono la salvezza per lei e il suo popolo e la fine per ogni essere organico.


All'interno del cubo Borg, Narek prepara una serie di granate da usare contro le orchidee, spiegando a Narissa che possono creare problemi alle loro navi. Lui espone la sua intenzione di tornare alla stazione, invitando Narissa a riattivare le armi del cubo. Lei protesta e Narek la rimprovera, ricordando che lui, definito la disgrazia della famiglia e il reietto della Zhat Vash, è stato colui che ha trovato Seb-Cheneb. Narissa gli risponde che può andare, dato che ha del lavoro da fare, così Narek esce dal cubo, seguito da Elnor.


A bordo de La Sirena Rios e Raffi cercano di capire il funzionamento del congegno offerto da Saga, col primo che teme di perdere la propria anima nell'usarlo. Raffi gli risponde scherzosamente che visto che non ha un anima, non dovrebbe avere problemi. Rios domanda a Raffi lo scopo del congegno e Raffi spiega che si basa sull'immaginazione, un altra cosa che Rios non possiede, a dire di quest'ultimo. Raffi gli ricorda che la nave è sua e che nessuno meglio di lui può capire cosa ci sia che non va. Rios apre un pannello e vi punta il congegno, ma non succede nulla, così Raffi gli suggerisce di immaginare la riparazione. Rios si concentra e il congegno si accende, riparando il pannello e ripristinando l'energia de La Sirena.


Alla Stazione Coppelius la costruzione del radiofaro procede, mentre Altan mostra a Jurati un macchinario contenente il lavoro di Maddox sul trasferimento di una mente organica in un corpo sintetico, complimentandosi con lei per il suo sacrificio, domandandole se non è quello che una madre farebbe, con lei che risponde di non essere la loro madre, ovviamente dopo che Altan se ne va. Rios va in plancia, dove trova Narek all'esterno che lancia rocce per farsi notare. Rios apre un canale, aggiungendo di voler vedere cosa gli farebbe un siluro fotonico a quella distanza. Narek afferma di voler salvare l'universo, chiedendogli di scegliere se lottare con lui o lavorare assieme per fermare ciò che sta per accadere. Raffi tenta di rintracciare Picard, ma non ottiene risposta, mentre Narek spiega che i sintetici stanno costruendo un radiofaro per chiamare qualcuno, aggiungendo che i Romulani sono convinti che i sintetici siano destinati a porre fine alla vita organica, un evento apocalittico chiamato Ganmadan. I sintetici hanno chiuso la comunità per impedire che la costruzione venga ostacolata e sia Rios e Raffi sottolineano il fatto che Picard avrà sicuramente cercato di impedirlo. A un tratto Elnor appare e punta la sua spada alla gola di Narek. Lui risponde di voler vivere e Rios invita Elnor a deporre le armi, visto che Narek sta offrendo loro aiuto.


Jurati trova Altan intento a trasferire i ricordi di Saga in un modulo specifico per la sua gemella Arcana, ma il flusso di dati è stato corrotto dal danno subito ai suoi processori. Jurati spiega che sta lavorando ai collegamenti neurali per il corpo sintetico a cui stava lavorando, ma alcuni dei file sono criptati, ricordando quello che Maddox le disse sulle capacità crittografiche di Altan. Lui accetta di aiutarla e va nell'altra stanza, mentre Jurati estrae dei componenti dal corpo di Saga.


Elnor domanda perchè dovrebbero fidarsi di Narek, visto che sua sorella ha ucciso Hugh, espirmendo il suo disappunto per la sua presenza. Narek commenta sarcasticamente le sue sensazioni sul Ganmadan, dicendo che se non possono fermarlo, il resto non conta. Raffi domanda cosa sia esattamente il Ganmadan e Elnor la definisce una semplice storia. Narek non è d'accordo, definendolo come un racconto della fine dei tempi, paragonabile ai miti terrestri del Ragnarok e del giorno del Giudizio. Lui spiega che vi erano due sorelle gemelle, dette khalagu, il cui scopo era di rilasciare un ch'khalagu; una di loro si chiamava Seb-Natan, la veggente, mentre l'altra si chiamava Seb-Cheneb, la distruttrice. Nella storia viene dipinto un futuro macabro e apocalittico e quando Raffi gli chiede se crede a tale profezia, lui risponde che non è una profezia, ma una storia vera, che come tale ha l'abitudine di ripetersi. Intanto la flotta Romulana, commandata da Oh, si avvicina a Coppelius.


Narek mostra all'equipaggio de La Sirena le granate a solvente molecolare che ha con se', che erano inizialmente adibite per le orchidee, ma ora ha intenzione di usarle per il radiofaro. Raffi gli chiede come vuole farle passare all'interno della città e Narek propone di passare dall'ingresso principale, fingendosi loro prigioniero. Una singola esplosione concentrata, attivata da remoto, basterebbe a distruggere il radiofaro, ma con il teletrasporto bloccato nella zona, non potrebbero portare nulla all'interno. Così decidono di nascondere le granate in dei palloni da calcio e si avviano all'ingresso della città, dove gli vengono confiscati le armi e gli altri oggetti personali.


Jurati recupera uno dei bulbi oculari di Saga per utilizzarlo al fine di entrare nella stanza di Picard. Una volta all'interno, Jurati riferisce a Picard che stanno per attivare il radiofaro e che è necessario che entrambi tornino a La Sirena. Nel frattempo Altan verifica il completamento della matrice sintetica del corpo, ora pronto a ricevere gli schemi neurali, e riesce a ripristinare la memoria di Saga, scoprendo la verità sulla sua morte, provocata da Sutra con l'aiuto di Narek. Rios, Raffi, Elnor e Narek si avvicinano al radiofaro, notando che è quasi completo e nel momento in cui discutono su come raggiungerlo senza farsi notare, Altan offre loro il suo supporto.


A bordo de La Sirena, Picard e Jurati notano che non c'è nessuno, pensando che gli altri siano usciti a cercarli. Picard chiede un rapporto sui Romulani e Jurati risponde che sono a sette minuti di distanza dal pianeta, pertanto la Flotta Stellare, anche se avesse ricevuto il messaggio di Picard, non farebbe in tempo a raggiungere i Romulani. Jurati gli chiede cosa possono fare, dato che anche se fermassero la flotta, i sintetici sono ancora in procinto di contattare l'antica razza sintetica col radiofaro. Picard risponde che dovranno fermarli, ma Jurati sottolinea che i sintetici sono in vantaggio rispetto a loro. Picard si dice d'accordo, ma allo stesso tempo fa' emergere la loro principale debolezza:

"P: In one sense, yes. But in another, as you said, they are children. And until now, the only teachers that they've had are a couple of hermits. And the fear of extermination. But fear is an incompetent teacher. Yes. They have life. But no one is teaching them what it's for. To be alive is a responsibility.

J: How are they supposed to learn that lesson in... six minutes and 11 seconds?
 

P: The way that children learn most things. By example."

Picard si appresta ad attivare i sistemi de La Sirena, sottolineando come abbia imparato a farlo soltanto guardando Rios e insieme a Jurati porta la nave nell'orbita di Coppelius.


Sutra fa' riunire tutta la comunità alla base del radiofaro, spiegando loro che una volta che verrà mandato il segnale, si aprirà un portale, da cui accorrerà il loro alleato. Altan, assieme a Raffi e Elnor, si appresta a raggiungere Sutra, rendendole il fermaglio che lei ha usato per uccidere Saga, capendo perchè abbia voluto dare una spinta emotiva per la sua causa. Sutra si dice soddisfatta della sua capacità nel capire le sue motivazioni, ma Altan aggiunge che la ragione non basta, domandandole come abbia potuto aiutare Narek a compiere tale atto, dato che l'aveva allevata meglio di così. Altan disattiva Sutra, sottolineando come in realtà non sia meglio degli organici come pensava, poi fa' segno a Raffi, la quale chiama Elnor e Narek, che si fanno strada affrontando i sintetici, mentre Rios tira fuori uno dei suoi palloni e vedendo Soji che lavora al radiofaro, la invita ad allontanarsi. Nel frattempo Jurati chiede a Picard come possono trattenere 218 navi Romulane abbastanza a lungo prima che la Flotta Stellare arrivi e non sentendo una risposta da parte sua, scherza dicendo che il suo silenzio è per creare suspense. Picard risponde che sta cercando di pilotare una nave dopo tanto tempo e cercherà di farlo senza esplodere e Jurati dice che può andare. Soji continua a lavorare al radiofaro e Narek le dice di smettere, mentre Rios attiva una granata. Soji riesce a prenderla e tirarla lontanto prima che esploda, per poi tornare al radiofaro. Sul cubo Borg Narissa riattiva le armi e tenta di agganciare La Sirena, ma Sette di Nove entra, ordinandole di allontanarsi dalla console e di gettare l'arma. Narissa esegue, dicendo di essere disarmata, ma Sette non ci crede, trovando due coltelli nascosti nei vestiti. Narissa la canzona sul suo essere ex-drone, per poi aggredirla.


Jurati rileva delle tracce di curvatura e Picard spera che si tratti della Flotta Stellare. Purtroppo la flotta Romulana arriva di fronte a loro e Oh ordina di prepararsi a distruggere la comunità di Coppelius e le orchidee salgono dal pianeta per affrontare la flotta. Sul cubo Borg Narissa definisce Sette una regina triste, deridendola sulla sua assimilazione, mentre le armi sono puntate su La Sirena. A un tratto Narissa le chiede perchè ancora non si sia uccisa e Sette risponde che doveva vivere per fare un ultima cosa, per Hugh, e con un calcio la fa' cadere di sotto, per poi disattivare la console delle armi. La Sirena vola fra le navi Romulane e le orchidee e Jurati dice che è un buon momento per qualche asso nella manica, ricordando la famosa manovra di Picard, che lui aveva compiuto nel suo periodo sulla Stargazer. Picard afferma che sarebbe inutile su una flotta così vasta, dato che dovrebbero creare sui sensori abbastanza tracce per confonderli e Jurati usa il congegno di Saga per creare delle proiezioni. Soji lavora al radiofaro e notando La Sirena, contatta Picard, il quale la invita  a spegnere il radiofaro, poichè lui ha qualcosa da dare al suo popolo, con la speranza che cambi idea. Soji gli domanda cosa sia e Picard risponde che avrebbe offerto la sua vita, chiudendo la conversazione.


Una volta preparate le armi, Oh ordina di sparare sul pianeta, mentre Picard e Jurati attivano le proiezioni de La Sirena, portando la flotta Romulana a cambiare bersaglio. Ma il trucco fallisce dato che con un colpo ben assestato, la vera Sirena viene colpita, disattivando le proiezioni e facendole perdere il controllo. Nel frattempo Soji attiva il radiofaro, aprendo il portale, mentre Oh ordina di sparare sul pianeta. A un tratto un enorme flotta di navi federali arriva sul posto, comandata dal capitano William T.Riker, a bordo della Uss Zheng He. Riker contatta Oh, informandola che Coppelius è sotto la protezione della Federazione. Oh afferma che i Romulani sono arrivati prima, ma Riker gli mostra il messaggio mandato da Picard prima del suo arresto, ricordandole che comanda la nave più forte della Flotta Stellare e che gli piacerebbe avere un motivo per darle un calcio nel didietro, invitandola invece a fermarsi. Oh decide di puntare le armi sulla flotta federale e Riker si prepara a rispondere.


Picard accusa un improvviso dolore alla testa e chiede a Jurati di somminstrargli un farmaco per tenerlo in piedi quanto basta, aprendo un canale con Soji. Lui la invita di nuovo a spegnere il radiofaro, facendole capire che può fidarsi:

"P: Show them how profoundly wrong they are about you. You're not the enemy. You're not the Destroyer. If that doesn't convince them, then they will have to answer to the Federation.


S: The same Federation that banned us and threw us on the scrap heap?
 

P: If we wanted to destroy you, Soji, we would've joined forces with the Romulans. We would be training our phasers on you right now. We aren't. We won't. You know why? Because we trust you to make the right choice. I trust you, Soji. I know you. I believe in you. That's why I saved your lives, so that you could save ours in return. That's the whole point. That's why we're here. To save each other."

Convinta dalle parole di Picard, Soji spegne i controlli del radiofaro, chiudendo il portale, da cui stavano uscendo dei tentacoli metallici. Realizzando che dovranno affrontare la Flotta Stellare, Oh dice ai suoi uomini di non attaccare e di ritirarsi da Coppelius. Riker contatta Picard, dicendo che a seguito del suo messaggio, ha chiesto un'assegnazione temporanea, poichè non voleva che andasse da solo. Riker decide di lasciare la situazione a Picard e lui lo ringrazia per l'aiuto. Riker gli dice di aver imparato dal migliore e se ne va assieme alla flotta.


Picard dice addio al suo amico, alzandosi dalla poltrona, per poi cadere a terra, con Jurati che cerca di svegliarlo. Picard rivive dei flashback dei suoi sogni con Data, per poi svegliarsi su Coppelius, circondato dai suoi compagni. Soji chiede cosa sia successo e Jurati spiega che la sua anomalia cerebrale ha causato il collasso. Picard guarda Soji e le dice che stava a lei non farsi chiamare distruttrice e che lui le ha dato la possibilità di scegliere, poi si rivolge a Raffi, dicendole che aveva ragione. Quando Raffi gli chiede su cosa, lui chiude gli occhi "per l'ultima volta".


Rios viene raggiunto da Sette di Nove, visibilmente triste per quanto accaduto. I due si ritrovano a discutere sul fatto di fare delle cose che avrebbero voluto fare:

"R: I said I would never do it again and then I fucking did it again.
 

S: Same.

 

R: Never again do what?
 

S: Oh... So many things. But in this instance, never again kill somebody just because it's what they deserve. Just because it feels wrong for them to still be alive. You?
 

R: Never again let another self-righteous, hard-assed old starship captain into my heart. Never again have to stand there and watch him die.


S: Is there anything you could have done to prevent it?

R: No. I guess there wasn't."

La scena si sposta su una farfalla sintetica che vola mentre il sole tramonta e in un ponte vicino, Raffi è seduta da sola, raggiunta poco dopo da Elnor, il quale sbotta a piangere, con Raffi che lo abbraccia, unendosi a lui nel lutto.


Picard si risveglia nel suo studio, illuminato solo da un camino e crede di essere di nuovo in un sogno. A un tratto Data, con l'uniforme che aveva indosso prima di morire, entra nella stanza, spiegandogli che si trova in una complessa simulazione quantica, e Picard sottolinea che lui avrebbe dato tale risposta se stesse sognando, ricordando tutte le volte che lui lo sognava. Data gli fa' una domanda, che apre uno scorcio sul destino dell'ex-capitano dell'Enterprise:

"D: Are you wearing the clothes you had on when you died?


P: Data... am I dead?


D: Yes, Captain. Do you remember dying?


P: I think I do. Something in my head seemed to just go away. Like a child's sand castle collapsing.


D: I'm aware that I was killed in 2379, but I have no memory of my death. My consciousness exists in a massively complex quantum reconstruction, made from a copy of the memories I downloaded into B4, just before I died.


P: You don't remember your death? I can't forget it.


D: Apparently, I ended my existence in the hope of prolonging yours.


P: That's right. Before I had even grasped the nature of our predicament, you had conceived and executed it. I was furious.


D: My apologies, Captain. But I am not certain I could have done otherwise.


P: True. That might have been the most Data thing you ever did. I always wished that I could have said I was sorry that it was you and not me.


D: Captain, do you regret sacrificing your life for Soji and her people?


P: Not for an instant.


D: Then why would you imagine I regret sacrificing mine for yours?


P: Did you say all this was a simulation?


D: Yes, sir. An extremely sophisticated one. My memory engrams were extracted from a single neuron salvaged by Bruce Maddox, and then my consciousness was reconstructed by my brother, Dr. Altan Soong.


P: I don't much care for him.


D: Mm. The Soongs can be... I believe the phrase is << an acquired taste >>.


P: Well, whatever this is, it's wonderful to see you, Data. To see your strange, beautiful face. Among the many, many things that I regretted after your death was that I never told you...


D: That you loved me. Knowing that you loved me forms a small but statistically significant part of my memories. I hope that brings you some comfort, sir.


P: It does. Thank you, Data.


D: Which is why I would like to ask you to do me a favor.


P: Of course. Anything.


D: When you leave...


P: Leave? I'm sorry, I don't understand. I thought this was a simulation.


D: Yes, sir. But you are not. Before your brain functions ceased, Doctors Soong and Jurati, with help from Soji, were able to scan, map and transfer a complete neural image of your brain substrates.


P: Do I have to go?


D: Yes, Captain."

Dietro Picard appare una porta, da cui esce una luce abbagliante. Prima di valcarla, Picard ricorda a Data di avergli chiesto un favore e lui gli fa' una richesta molto particolare:

"D: When you leave, I would be profoundly grateful if you terminated my consciousness.


P: You want to die?

D: Not exactly, sir. I want to live, however briefly, knowing that my life is finite. Mortality gives meaning to human life, Captain. Peace, love, friendship. These are precious. Because we know they cannot endure. A butterfly that lives forever... is really not a butterfly at all."

Picard risponde che lo farà e si congeda dal suo amico.


Picard si risveglia nel laboratorio di Altan, con la sua coscienza ora installata nel corpo sintetico progettato da lui, e vede Soji, Jurati e Altan. Picard si chiede se è reale e Soji risponde di sì. Seduto a un tavolo Picard chiede informazioni sul suo nuovo corpo, mentre sorseggia del te'. Jurati spiega che non ha augmentazioni nè capacità particolari di alcun motivo e Altan aggiunge che abituato per tanto tempo allo stesso corpo, non avrebbe voluto qualcosa di diverso. Il suo corpo nuovo è funzionante e Soji sottolinea che la sua anomalia cerebrale è scomparsa. Picard domanda se il suo corpo è stato reso immortale, ma Jurati spiega che è stato predisposto con l'aspettativa di vita prevista in un corpo normale. Dopo aver scherzato sul fatto di aver voluto qualche anno in più, ringrazia Altan per quanto ha fatto, affermando che la sua perdita è stato un guadagno, ma che avrebbero perso entrambi qualcosa, visto che Picard deve mantenere una certa promessa. All'interno della simulazione, Data sorseggia del vino, mentre ascolta "Blue Skies" (qui proposta con performance vocale dell'interprete di Soji, Isa Briones). Picard fa' un discorso finale ai presenti, prima di scollegare per sempre la coscienza di Data e dare l'ultimo saluto al suo amico:

"It says a great deal about the mind of Commander Data that looking at the human race, with all its violence and corruption and willful ignorance, he could still see kindness, immense curiosity, and greatness of spirit, and he wanted more than anything else, to be part of that. To be a part of the human family. We are such stuff as dreams are made on, and our little life is rounded with a sleep."



A bordo de La Sirena, Rios e Jurati sembrano avvicinarsi di più, mentre Sette di Nove e Raffi si prendono per mano in modo curioso mentre giocano a kal-toh. Picard torna a bordo, annunciando che era tempo di partire. Notando la presenza di Soji, Picard sottolinea come lei abbia lavorato così tanto per tornare a casa e che ora vuole lasciarla. Soji risponde che sentiva il bisogno di evadere e che ora che il bando è stato revocato, era libera di poterlo fare, come lui del resto. Rios chiede a Picard è pronto e lui, guardando il suo equipaggio, dice la sua parola magica, e La Sirena parte a curvatura, chiudendo la prima stagione.


VERDETTO

La prima stagione di Star Trek: Picard volge al termine con un doppio prologo intenso, ricco di momenti importanti, che ha dato un certo senso e una conclusione non solo alla storyline stagionale, ma anche a degli aspetti della storia passata del franchise. Nella prima parte viene introdotta la prima comunità sintetica autonoma su Coppelius, dove veniamo a sapere che il celebre Noonian Soong aveva un figlio biologico con la stessa vocazione del padre (un dato davvero sorprendente, visto come si era sviluppata la storia dei Soong nelle passate iterazioni Trek) e si pone un nuovo e scomodo contrasto, portato alla luce dallo sblocco, se possiamo definirlo tale, del segreto dietro l'Ammonimento, concernente un antica razza sintetica volta all'annientamento della vita organica, attraverso cui Sutra (la versione femminile di Lore) riesce a piegare il volere della sua comunità, compreso quello di Soji, un personaggio con grande potenzialità, ma dall'ambiguità disarmante, come anche la dottoressa Jurati, il cui ruolo cambia in seguito; ancora una volta Picard si ritrova da solo, come voce fuori dal coro, con un carico di speranza ed ottimismo e l'inevitabilità della sua condizione, che purtroppo non basta a fermare il folle tentativo di richiamare l'attenzione di una super-potenza aliena. In merito a questa trattazione del mondo sintetico il paragone con la storyline della seconda stagione di Star Trek: Discovery è ancora lì, come è stato già menzionato nelle passate recensioni, ma vi è anche una similiarità notevole con altre opere sci-fi passate, ad esempio la seconda iterazione di Battlestar Galactica o la saga videoludica Mass Effect, che hanno trattato il rapporto fra organico e sintetico in modo estremamente affine. La base presentata viene sviluppata nell'avvicente seconda parte, un notevole season finale, anche se con qualche riserbo. Le dinamiche fra i personaggi iniziano a consolidarsi e la situazione si chiude al meglio delle possibilità offerte, con qualche soddisfazione lungo la strada (come la morte di Narissa, privandoci, ringraziando il cielo, dell'ennesimo cattivo femminile sopra le righe). Dopo essere riusciti ad impedire l'ennesima catastrofe, con l'aiuto di qualche alleato, vale a dire il "non pervenuto" Narek, Altan Soong, il quale ha realizzato la pericolosità della causa perseguita da Sutra, disattivandola per il bene di tutti, e l'indimenticato Riker, in una efficace comparsata, Picard esala il suo "ultimo respiro" davanti ai suoi compagni, un momento che permette di avvicinare ogni personaggio all'altro, creando così una vera e propria famiglia. Ma quando tutto sembrava volgere al termine, subentra la parte più profonda e poetica dell'episodio; Picard ritrova il suo caro amico Data in una simulazione del suo studio, nient'altro che una rappresentazione della coscienza di Data replicata per costruire il nuovo corpo che Picard si troverà ad avere, il quale è tanto mortale quanto quello che aveva prima, non facendogli perdere l'umanità per cui tanto ha lottato e lotterà. Realizzando la sua "nuova" condizione, Picard abbraccia di nuovo la vita, mantenendo la promessa al suo amico, il quale desidera di sperimentare lo stato umano della morte, nel momento forse più triste dell'episodio, una degna conclusione a quanto era avvenuto in Star Trek: Nemesis, accompagnato da immagini commoventi, il fascino della recitazione di Sir Patrick Stewart e un sottofondo musicale profondo. Ovviamente non sono mancate le implicazioni e le polemiche in merito a questa scelta narrativa, già presagita dalla prima parte del finale, ma una cosa è certa in Star Trek, cambiare corpo non vuol dire cambiare se stessi, e nella saga vi sono stati già momenti simili dove un personaggio assumeva una nuova condizione o locazione fisica, pur restando lo stesso dal punto di vista interiore. Ora che la storia è volta al termine, ci resta da capire cosa avverrà nella seconda stagione, già ampiamente confermata, le cui riprese sono ritardate a causa dell'emergenza coronavirus, ma attraverso le parole degli sceneggiatori abbiamo già qualche idea di cosa aspettarci. Michael Chabon ha fatto capire attraverso il suo Q&A settimanale che nella seconda stagione si racconterà una nuova storia, ma senza dimenticarsi dei temi fondanti di questo primo ciclo, come la presenza dei sintetici, ora portata avanti da Picard, con un nuovo corpo, e Soji, e il contesto sociale della Federazione, sempre più in declino (il risultato finale di questo cambiamento lo vedremo già dalla terza stagione di Star Trek: Discovery), come anche le storie degli altri personaggi, che verranno accompagnati da "nuovi" volti (Chabon ha confermato la presenza di Whoopi Goldberg nel ruolo di Guinan e Brent Spiner si è espresso a favore di un ritorno nel ruolo di Altan Soong, definendo chiusa la storia con Data). Insomma la prima stagione di Star Trek: Picard si chiude in maniera egregia, con grandi promesse e una nuova famiglia, aprendo le porte a un grandioso futuro per questa serie.

IL PAGELLINO



Il ritorno di Sir Patrick Stewart sul piccolo schermo è stato un evento sorprendente e per questo molto atteso e anche temuto, viste le dichiarazioni iniziali che vedevano il celebre attore britannico lontano dal riprendere i panni di Jean-Luc Picard. Grazie alla spinta data da Star Trek: Discovery (perchè miei cari, che lo vogliate o no, è grazie alla menzionata serie se si è aperto un nuovo ciclo nell'universo di Star Trek) e all'interesse dei vecchi fan di rivedere i loro amati beniamini, alla luce di storyline trovatesi incompiute per un motivo o per l'altro, nasce Star Trek: Picard, una serie che si trova nello spettro opposto di quanto era stato offerto in questa nuova fase del franchise. Se in Discovery abbiamo visto il pieno dominio dell'azione, che ha generato scelte narrative audaci e anche affrettate, avvicinandosi solo in seguito al mondo a cui la maggioranza del pubblico era abituato, con Picard si da' maggior respiro alla poetica della saga e alle caratterizzazioni dei personaggi, senza dimenticare l'azione, perchè quella non deve mancare, specialmente se centillinata a dovere, come in questo caso. I difetti non sono di certo mancati, come la lunghezza degli episodi, che solo in due occasioni si è rivelata alla pari di quanto veniva offerto, alcuni ritorni all'indietro nella trama, un paio di personaggi quasi nulli e ambivalenze pesanti, ma per fortuna sono molto più i pregi in questa stagione. Il concetto di non voler fare un sequel a tutto tondo di The Next Generation si è palesato, ma al tempo stesso le storie dei personaggi che abbiamo imparato ad amare in questi anni sono state proseguite, arricchite di nuovi e intriganti elementi, approfondendo temi per nulla scontati, e per certi versi concluse in modo dignitoso. A livello di recitazione, oltre all'immenso Sir Patrick Stewart, possiamo menzionare Michelle Hurd e Santiago Cabrera, le migliori new-entry di questa serie, due interpreti esperti, che hanno saputo dare linfa vitale ai loro rispettivi ruoli, Evan Evagora che ha dato alla figura di Elnor un tocco abbastanza intrigante, mentre sono apparse un po' meno brillanti Allison Pill e Isa Briones, le quali si sono districate abbastanza bene, ma la scrittura dei loro personaggi ha un po' indebolito la loro esecuzione; riguardo ai vecchi volti naturalmente spicca la bellissima e incredibile Jeri Ryan, che già abbiamo imparato a conoscere ed amare come l'ex-Borg Sette di Nove, qui più matura e umana di quanto potessimo immaginare, e la sua presenza nell'equipaggio alla fine della stagione fa' ben sperare per un suo ritorno nel prossimo ciclo, senza dimenticare la breve seppur potente presenza di Jonathan Frakes e Marina Sirtis, protagonisti assieme a Picard di una delle parentesi più belle della serie. Non possiamo che essere soddisfatti di questa prima fase di Star Trek: Picard e il fatto che la direzione della serie sarà affidata a Terry Matalas, già presente nella produzione di alcune delle vecchie serie, non dovrebbe destare alcuna preoccupazione per il futuro. Non ci resta che attendere i nuovi episodi e nell'attesa, poichè con molta probabilità la seconda stagione arriverà fra circa un anno e con un leggero ritardo, vista l'attuale situazione, goderci quanto ha da offrire l'universo Trek quest'anno, fra la terza stagione di Star Trek: Discovery e il debutto della serie animata Star Trek: Lower Decks.

Rileggete le recensioni degli scorsi episodi:

RECENSIONE 1x01 "REMEMBRANCE"

RECENSIONE 1x02 "MAPS AND LEGENDS"

RECENSIONE 1x03 "THE END IS THE BEGINNING"

RECENSIONE 1x04 "ABSOLUTE CANDOR"

RECENSIONE 1x05 "STARDUST CITY RAG" 

RECENSIONE 1x06 "THE IMPOSSIBLE BOX"

RECENSIONE 1x07 "NEPENTHE"

RECENSIONE 1x08 "BROKEN PIECES" 


Grazie per aver seguito la prima stagione di Star Trek: Picard insieme a noi! Continuate a seguirci per ulteriori news sulla seconda stagione e sull'universo di Star Trek!


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Articolo di Ada Bowman

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