La prima stagione di The Acolyte volge al termine con un finale molto buono, che in alcuni aspetti ha anche superato le più rosee aspettative. Con la regia di Hanelle Culpepper, che aveva già diretto il sesto episodio, e sceneggiatura di Jason Micallef (Heathers), "The Acolyte" porta al compimento il percorso dei vari protagonisti della serie, fra uscite di scena, interessanti cameo e molte domande su come proseguirà il tutto, con la speranza di poter vedere una seconda stagione.
"I think the Jedi are a massive system of unchecked power posing as a religion."
Dopo averle raccontato la verità, Sol conduce Mae su Brendok, segnalando la propria posizione agli Jedi, mentre Osha ha una visione di Mae dopo aver indossato il copricapo di Qimir e chiede a quest'ultimo di seguirla su Brendok e la loro partenza viene osservata da un misterioso personaggio. Arrivati sul pianeta, Osha combatte con Mae e Qimir con Sol, ma la situazione precipita dopo che Mae svela a Osha quanto Sol ha fatto. In seguito Sol viene sopraffatto da Mae, la quale lo spinge a confessare davanti a Osha, arrivando a svelare che le due sono la medesima persona, create con l'uso della vergenza presente sul pianeta. Presa dalla rabbia, Osha uccide Sol e il suo cristallo kyber diventa rosso, decretando il suo passaggio al lato oscuro, e, assieme a Osha, scappa, prima di venire raggiunta da Vernestra e dal suo gruppo. Osha decide di addestrarsi con Qimir e Mae chiede che la sua memoria venga cancellata. A Coruscant il Senato inizia a preoccuparsi del comportamento recente degli Jedi, iniziando un indagine interna e Vernestra interroga Mae, chiedendole dove si trova Qimir, che si scopre essere un suo ex-allievo, e alla fine chiede consiglio a Yoda.
COMMENTO: Il finale della prima stagione si rivela essere un buonissimo epilogo, prevedibile sotto certi aspetti ma al tempo stesso sorprendente, aprendo le porte a una storia più vasta e intricata di quanto si potesse pensare. Tutto quello che avevamo visto nei passati sette episodi viene portato a compimento in una serie di eventi di un certo peso, partendo dalle visioni sperimentate da Osha mentre indossava il copricapo di Qimir, fino al momento in cui Sol e Mae si recano su Brendok dopo che la seconda ha appreso la verità su quanto avvenuto sedici anni prima. I protagonisti si ritrovano tutti su Brendok, dando vita a una serie di scontri e conflitti, tutti ben diretti e coreografati, dal bellissimo duello fra Sol e Qimir, fino alla zuffa fra Mae e Osha, che si conclude con le rivelazioni della prima circa il ruolo di Sol nella morte della propria madre, che porta poi all'ammissione di colpa di quest'ultimo, dove rivela le vere origini di Mae e Osha, ultimo atto prima di venire ucciso dalla sua ex-Padawan, una sorte che egli stesso ha accettato e che ha definitivamente portato Osha al lato oscuro. Intanto Vernestra raggiunge Brendok e vede Sol morto, scoprendo cosa sia realmente accaduto sul pianeta e si mette sulle tracce di Mae e Osha, le quali, dopo essersi ritrovate, decidono di separarsi, con Osha che intende farsi addestrare da Qimir e Mae che vede la propria memoria cancellata per proteggere l'identità della sorella e del suo ex-maestro. Tutto questo pacchetto di vicende porta poi alla fase finale dell'episodio, dove Vernestra racconta al Senato, che già aveva preso di mira l'ordine degli Jedi per il loro comportamento (come sottolineato dalla conversazione fra il senatore Rayencourt e Vernestra), e questo annuncia che l'ordine verrà sottoposto a un indagine interna, dando il via a quello che con tutta probabilità porterà al rapporto fra Senato e Jedi già visto nella trilogia prequel. In seguito Vernestra interroga Mae e realizza che Qimir, che si scopre essere un suo ex-allievo, è il responsabile per quanto avvenuto e le chiede aiuto, per poi consultarsi con un certo maestro Jedi di nostra conoscenza, ovvero il caro vecchio Yoda. Ma il celebre personaggio non rappresenta l'unico cameo dell'episodio, poichè, a conferma di alcune previsioni fatte nelle scorse settimane, appare per un brevissimo momento Darth Plagueis, il quale osserva Osha e Qimir prima della loro partenza per Brendok, un cameo fondamentale, dato che si tratta del maestro di Palpatine, il quale, a detta di quest'ultimo, aveva appreso il segreto per manipolare la Forza al fine di creare la vita, portando a chiedersi se in questa serie verrà mostrato come ciò avviene. Insomma, un finale davvero bello ricco e che orienta la serie verso un futuro potenzialmente buono, che ci piacerebbe poter vedere in azione.
IL PAGELLINO
L'universo di Star Wars si espande con The Acolyte, una serie che aveva generato enorme curiosità per via della sua collocazione temporale, ovvero l'Alta Repubblica, un era mai vista su schermo, ma soltanto fra le pagine dei vari romanzi dell'universo espanso. Nei suoi otto episodi, la serie rappresenta un'interessante tassello dell'universo di George Lucas, dato che approfondisce una fase molto specifica dell'era degli Jedi prima della loro caduta attraverso un mistero che si dipana per quasi tutta la serie, mostrando in maniera accentuata rispetto al passato come l'integerrimo ordine degli Jedi in realtà non sia così tale (elemento già evidenziato nella trilogia prequel e in The Clone Wars), aspetto che ha generato diverse ingiustificate lamentele, senza contare quelle legate all'etnia e/o all'orientamento sessuale dei vari personaggi. Sì, la serie presenta delle lacune dal punto di vista narrativo, come l'inutilità del terzo episodio, il quale ha generato più malintesi che altro, ma al tempo stesso ha una buonissima regia, specialmente nei duelli, una fotografia notevole e una colonna sonora molto evocativa, senza dimenticare i rimandi alla trilogia prequel, fra cameo emblematici e frasi profetiche, e l'ottima interpretazione da parte del cast, fra cui menzioniamo Amandla Stenberg, la quale rende molto bene il dualismo fra Mae e Osha, Lee Jung Jae, che ha dato vita a Sol, uno dei personaggi più affascinanti dell'universo di Star Wars e che ci sarebbe piaciuto vedere di più, ma anche Manny Jacinto, Rebecca Henderson nel ruolo di Vernestra Rwoh, personaggio già apparso nei romanzi, Jodie Turner-Smith nel ruolo di Madre Aniseya, madre di Mae e Osha e Dafne Keen nel ruolo della compianta Jecki. A conti fatti, The Acolyte è una serie piuttosto riuscita e che speriamo riesca ottenere un rinnovo per una seconda stagione, dove dovranno approfondire parecchie cosette. Non ci resta che incrociare le dita.
RECENSIONI DEGLI SCORSI EPISODI:
1x01: LOST / FOUND e 1x02: REVENGE / JUSTICE
1x03: DESTINY
1x04: DAY
1x05: NIGHT/1x06: TEACH / CORRUPT
1x07: CHOICE
Continuate a seguirci!
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