WATCHMEN - Recensione 1x09 "See How They Fly" (SEASON FINALE)


"Nothing ends, Adrian. Nothing ever ends."
Alan Moore, Watchmen, cap.12
La scorsa Domenica il sipario è calato su Watchmen, purtroppo per noi spettatori. "See How They Fly" (titolo che rimanda al celebre brano dei Beatles "I Am The Walrus", il cui testo ha davvero moltissimo da condividere con questa serie) si è rivelato essere un finale ben congeniato, con diversi momenti emozionanti e carichi di significato e finissimi easter eggs, "chiudendo" di fatto la vicenda della serie e anche, a sorpresa, del fumetto. Diretto da Frederick E. O. Toye (Lost, Westworld) e scritto da Damon Lindelof e Nick Cuse (coppia che aveva già lavorato al secondo episodio), il finale mostra il destino dei protagonisti alla luce di quanto sta per avvenire a Tulsa.


-Tale padre, tale figlia: L'episodio si apre nel 1985, nel momento in cui Adrian Veidt registra il messaggio di congratulazioni per la presidenza di Robert Redford (che abbiamo già ascoltato nel quinto episodio). Durante le riprese una donna delle pulizie, di origini vietnamite, entra nell'ufficio di Adrian senza essere notata, dove attiva un terminale da cui accede a un refrigeratore posto dietro un quadro di Alessandro Magno. Al suo interno prende un campione di sperma, che scambia con una provetta di sapone, per poi inseminarsi, mentre recita una sorta di proverbio (tratto da una famosa risposta che Lady Trieu, il personaggio storico, non quello della serie, diede a suo fratello quando lui non approvò la sua ribellione contro la Cina):


"I want to ride the strong winds, crush the angry waves, slay the killer whales in the Eastern sea, chase away the Wu army, reclaim the land, remove the yoke of slavery. I will not bend my back to be a slave."

Nel 2008 una misteriosa donna arriva a Karnak per incontrare Adrian Veidt, trattasi di Lady Trieu. Lui non è interessato a riceverla, ma lei gli fa' capire che sa della strage di New York, consapevole che nessuno gli darà mai il merito per quanto ha fatto e ringraziandolo per aver salvato il mondo. Adrian la invita a prendere il te' e le svela che Redford non gli risponde al telefono e che nella loro ultima conversazione Redford gli ha detto che sarebbe potuto diventare presidente anche senza di lui. Trieu osserva con interesse il congegno di teletrasporto per la pioggia di calamari e Adrian le spiega che per teletrasportarli usa un algoritmo per poter causare fenomeni casuali a un altitudine che li renderebbe indistinguibili da normali precipitazioni. Trieu la definisce una replica di quanto lui ha già fatto a New York, anche se di proporzioni ridotte e gli chiede cosa accadrà se il suo orologio dovesse ripartire e Adrian risponde che si tornerebbe esattamente al punto di partenza. Così Trieu propone di far scomparire ogni forma di arma nucleare nel mondo e che solo una persona può farlo senza problemi, il Dottor Manhattan. Lei sostiene che non si trova su Marte, ma su Europa e che per poterlo rintracciare ha creato un satellite speciale per rilevare le frequenze radioattive rilasciate da Manhattan, al fine di poterlo scovare, distruggere ed assorbire il suo potere, al fine di poter riportare l'equilibrio nel mondo. Allo scopo di poter assorbire Manhattan, Trieu ha bisogno di una centrifuga quantica e chiede a Veidt di prestarle 42 miliardi di dollari. Lui le domanda perchè dovrebbe farlo e lei risponde che è sua figlia. Adrian, sorpreso, sostiene di non essersi mai concesso a una donna, dato che per lui è una distrazione, ma Trieu gli indica il numero esatto della provetta usata dalla donna delle pulizie nel 1985, una delle rifugiate vietnamite che lavorava per lui. Adrian dice che quella donna è una ladra e che dunque il suo intelletto è il risultato di un furto, raccontando di aver dato via l'eredità di famiglia quando i suoi genitori morirono, al fine di poter dimostrare di riuscire a crearsi un futuro dal nulla, affermando infine che lei dovrebbe fare altrettanto, dato che non la riconoscerà mai come sua figlia.


-Ritorno a casa: Nel 2017 Adrian è imprigionato su Europa, quando a un tratto un velivolo spaziale atterra sulla luna. Così utilizza il tunnel scavato col ferro da cavallo trovato nella torta ed esce all'esterno in procinto di raggiungere il velivolo. Il Game Warden lo ferma, dicendogli di tornare in cella. Adrian si rifiuta e il Game Warden gli spara in petto, ma quando si avvicina, scopre che Adrian è riuscito ad afferrare il proiettile, il quale lo atterra e corre verso il velivolo. I vari cloni di Philipps e Crookshanks si piazzano davanti al velivolo e il Game Warden blocca Adrian da dietro, ingaggiando un combattimento, vinto da Adrian grazie al ferro di cavallo, con cui infilza il Game Warden. Il clone ormai morente chiede ad Adrian perchè è l'unico ad indossare una maschera e lui risponde che le maschere rendono le persone crudeli, e dopo avergliela tolta, afferma che avere un avversario degno lo ha salvato dalla pazzia, così il Game Warden gli chiede se è stato per lui un degno avversario e Adrian risponde semplicemente di no, ma che comunque ha tirato su un bello spettacolo. Adrian si accinge a salire sul velivolo, salutato dagli altri cloni, fra cui una Crookshanks che esprime un certo affetto per lui. Adrian sale a bordo e il velivolo decolla, lasciando Europa. Durante il viaggio Adrian vede il messaggio da lui lasciato con i corpi dei cloni uccisi, il quale recita "Save me daughter", e per rendere il viaggio più confortevole, Adrian si mette in una sorta di capsula criogenica, che lo trasforma in una statua d'oro.


-La fine: Nel presente Lady Trieu fa risvegliare Adrian Veidt dal suo sonno dorato, avvertendo sua figlia della reazione di lui nello scoprire che lei è un clone di sua madre. Adrian si risveglia e Trieu afferma che si è sorpresa nel vedere il suo messaggio di aiuto, segno che lui l'ha infine riconosciuta come figlia. Lui risponde che è stato Manhattan a mandarlo su Europa e quest'ultimo vive sotto spoglie umane. Trieu afferma di saperlo e che la sua intenzione è di distruggerlo e di appropriarsi del suo potere entro l'ora successiva e che lo ha riportato sulla Terra proprio per farlo assistere al suo successo. Quando Bian gli da' dei nuovi vestiti Adrian realizza che Trieu ha clonato sua madre, non prendendola bene, per poi vedere l'Orologio del Millennio, un'opera da lui ritenuta bellissima. Trieu gli risponde che è arrivato il momento di uccidere un dio e il gruppo si sposta al teatro Dreamland di Tulsa, vicino all'edicola che abbiamo visto nel secondo episodio. Trieu va nell'edicola per prendersi i giornali prenotati, mentre Adrian nota una prima pagina dove viene ritratto Robert Redford come presidente. Il giornalaio nota l'incredibile somiglianza di Adrian con Ozymandias e lui di rimando chiede che cosa pensa gli sia successo. Il giornalaio gli risponde che non importava a nessuno, ma che ha sentito una storia secondo cui sarebbe andato in una giungla, per poi non tornarvi. Adrian racconta invece la sua esperienza su Europa, quando una strana sfera di metallo, proveniente dall'Orologio, giunge sopra le loro teste. Mentre guarda l'oggetto assieme al giornalaio, Adrian si trova a citare la famosa stele di Merneptah:


"Israel is desolate, and her seed is no more. And Palestine has become a widow for Egypt."

Il giornalaio chiede cosa sta succedendo e Adrian risponde usando una frase tratta proprio dal fumetto:

"The end is nigh."



-Una causa persa: Il senatore Keene Sr. giunge nel covo del Settimo Reggimento, all'interno del quale alcuni di loro predispongono una gabbia, mentre Laurie rivede Jane Crawford e i due Keene, padre e figlio, sorpresa del fatto che il vecchio senatore fosse segretamente razzista, e chiede cosa stiano aspettando. Nel frattempo si sentono dei colpi di pistola da un walkie-talkie (trattasi del combattimento fra Angela e gli uomini del Settimo fuori casa sua) e Joe Keene viene informato di una certa situazione. A un tratto un tizio con la maschera di Rorschach, trattasi di Wade Tillman, dice a Laurie di stare tranquilla e che presto riusciranno a fuggire. A un tratto all'interno della gabbia appare il Dottor Manhattan, con grandissima sorpresa di Laurie, specialmente per il fatto che lo avesse già incontrato nelle vesti di Cal. Intanto Angela interroga un membro del Settimo sulle loro intenzioni e questo le dice che non potrà più fermarli. Joe Keene inizia a svestirsi, raccontando come Adrian Veidt ha rilasciato il suo mostro, non il calamaro gigante, bensì il presidente Redford, una sua marionetta, il quale ha tolto loro le armi e li ha fatti pentire del colore della loro pelle. Poi svela che il Keene Act, proclamata a seguito della Notte Bianca, non era altro che un modo per dare delle maschere ai poliziotti e iniziare una guerra personale, che avrebbero poi portato fino alla Casa Bianca. Angela irrompe nell'edificio e intanto Joe racconta che uno dei suoi uomini fu teletrasportato a Gila Flats durante la Notte Bianca e che soltanto Manhattan avrebbe potuto farlo, confermando la sua presenza sulla Terra, chiedendo a Manhattan quando pensa di trovarsi. Lui risponde che è il 1985 e Joe spiega che la gabbia è progettata proprio per inibire le sue uniche capacità e che ha portato Laurie al fine di farla assistere alla sua morte. Angela punta la pistola a Joe, svelando che il suo piano non avverrà, dato che Lady Trieu ha previsto ogni sua mossa. Lui non la prende sul serio e lei lo fa' riflettere sul fatto che per alimentare la gabbia abbiano usato delle batterie appartenenti a Trieu e che gliele abbia lasciate prendere di proposito. Joe svela che i coniugi Crawford si sono avvicinati ad Angela e Cal al fine di scoprire che il secondo fosse Manhattan e Laurie lo canzona sul fatto di essersi messo delle ridicole mutande. Joe le dice che sta per diventare l'uomo più potente del mondo e che sfoggiare le sue nudità sarebbe servito a poco, ammettendo che non ha resistito nel portarla a Tulsa per indagare su Crawford, consapevole della sua relazione con Manhattan. Così Joe va all'interno di una strana capsula e nel momento in cui il processo incomincia, una strana onda blu si abbatte sui presenti.


-Tutto previsto: Angela si sente le orecchie fischiare e davanti a lei vede Trieu, la quale afferma di non aspettarsi la sua presenza, dispiaciuta per ciò a cui dovrà assistere, ma dicendo che alla fine Will avrà la giustizia che merita. Intanto anche Laurie e Adrian si ritrovano e Trieu, notando l'assenza di Joe Keene, decide di controllare la capsula, ma quando la apre, ne esce soltanto un liquame rosso. Trieu ringrazia il Settimo per aver catturato Manhattan e dice che era l'unico modo per cui non poteva aspettarselo, canzonandoli sul fatto che non sapessero di filtrare l'energia atomica prima di utilizzarla, al fine di non diventare una pappetta rossastra. Poi inizia a leggere una lettera scritta da Will, dove lui condanna i leader del Settimo, i Ciclopi, per aver terrorizzato uomini, donne e bambini per un secolo, specialmente nel luogo dove si trovano in quel momento, dove è avvenuto il famigerato massacro del 1921. Jane la interrompe, invitandola subito a fare quando deve senza troppi discorsi e Trieu attiva una serie di strani raggi laser, che disintegrano tutti i membri del Settimo presenti. Nel frattempo Manhattan, canalizzando la sua energia nei resti di Joe, teletrasporta Laurie, Wade e Adrian nella dimora di quest'ultimo a Karnak, e stando a quest'ultimo, lo avrebbe fatto per salvare tutti.


-"Dio è morto": Trieu sale in uno strano macchinario, dove Bian inizia ad attuare il trasferimento di energia. Manhattan inizia a delirare, rivivendo varie fasi della sua vita e Angela gli chiede cosa accadrà e lui le fa' capire che non sopravvivrà:


"A: Jon, what's going on? 

 

M: The cage is affecting me. It's hard to be present. 

 

A: Blake and the others, you sent them somewhere to help? 

 

M: Yes. 

 

A: Then, why didn't you send me? 

 

M: Because I don't wanna be alone when I die."

Alla fine Manhattan dice ad Angela di non toccare la luce e Angela non capisce a cosa si riferisce e dalla sfera nel cielo un raggio colpisce Manhattan, assorbendo la sua energia. Intanto Adrian, assieme a Laurie e Wade, mettono a punto un piano per fermare la follia di Trieu e Wade scopre il dispositivo che Adrian ha usato per il calamaro gigante nel 1985, sorpreso che anche Laurie sapesse tutta la storia. Laurie svela ad Adrian che è un agente FBI e Wade critica quanto ha fatto a New York, che Adrian continua a sostenere essere stata una cosa volta a salvare il mondo, come avrebbe fatto a Tulsa di lì a poco. Manhattan continua a perdere energia e Angela gli chiede cosa deve fare. Lui le dice che non ce la farà e che deve fuggire in un luogo sicuro. Lei vuole restargli accanto, chiedendogli di resistere, ma poi gli domanda quando si trova. Lui, rivivendo i momenti più belli assieme a lei, la saluta per l'ultima volta, nelle fattezze di Cal:


"I'm in every moment we were together, all at once. I love you, Angela."

Manhattan scompare e l'onda d'urto sbatte Angela lontano.


-Tracotanza: A Karnak Adrian spiega a Laurie che lui elaborò le pioggie di calamari al fine di dissolversi dopo l'impatto, ma che se dovessero congelarsi prima del teletrasporto, questi diverrebbero come dei proiettili perforanti, al fine di fermare quanto sta per fare Trieu con l'energia assorbita da Manhattan:

"L: Do you think we'll really be able to save Jon? 

 

A: Oh, I'm sure Jon's dead already. But we have a window of opportunity while her precious quantum centrifuge prepares his energy for transfer. 

 

L: Transfer into what? 

 

A: Into a most worthy adversary. 

 

L: What's she going to do with his power once she's got it? 

 

A: She claims she's gonna fix the world. 

 

L: How do you know she won't? 

 

A: Because she is clearly a raging narcissist whose ambition knows no limits. It's hubris, literal hubris. Anyone who seeks to attain the power of a god must be prevented at all costs from attaining it. But, believe me, that girl will not rest until she has us all prostrate before her, kissing her tiny blue feet. 

 

L: Raging narcissist, huh? 

 

A: Opus esse uno, unum cognoscendi. It takes one to know one." 

Lady Trieu si prepara a ricevere l'energia di Manhattan, mentre Adrian predispone la pioggia di calamari congelantia, affermando che tutto ciò che si troverà a cinque isolati verrà annientato. Bian risveglia Angela e le dice di dire ai suoi colleghi, che nel frattempo stavano arrivando, di allontanarsi. Red Scare e Pirate Jenny prendono posizione assieme agli altri agenti, quando la cabina di Manhattan squilla. Bian risponde e Laurie le dice di mettersi in salvo e di parlare con Angela, a cui dice di scappare. Appena Trieu è sul punto di completare l'opera, un calamaro congelato cade dal cielo, bucandole la mano (un riferimento probabilmente messianico, data l'inquadratura che mostra a sinistra un immagine di Gesù crocifisso, oppure un riferimento alla scena del fumetto in cui Laurie spara Adrian a una mano). La pioggia incomincia in modo violento e Angela inizia a scappare, in una scena decisamente intensa, dove Lady Trieu trova la morte colpita dalla sfera sopra di lui, crollata per via della pioggia.


-Famiglia: Angela trova rifugio al teatro Dreamland dove al suo interno vi trova suo nonno Will, il quale tiene d'occhio i suoi nipoti, Topher, Rosie e Emma, che dormono sul palco, assicurando ad Angela che stanno bene. Il vecchio decide poi di dire la verità a sua figlia, cercando in qualche modo di farsi perdonare:

"W: I told them you was on the way and that I was family. Is he gone? 

 

A: Yes. He's gone. 

 

W: I'm sorry. How about her? Is she gone, too? 

 

A: Her, too. 

 

W: Not nearly as sorry about that. Making the deal with her was his idea. He knew he was going to die. 

 

A: And you helped him. 

 

W: Well, we helped each other. He came to me right after he met you. You take my pills? 

 

A: I did. 

 

W: Ah. Now, you know everything. My origin story. I was sitting in this exact spot almost a hundred years ago. This was a silent movie house before they built it back up. My mama played the piano right over there. It burnt, too. Last thing I saw before my world ended was Bass Reeves, the Black Marshal of Oklahoma. Fifteen feet tall in flickering black and white. << Trust in the law >> he said. And I did. So, I took his name after Tulsa burned. He was my hero. That's why I became a cop. Then, I realized, there was a reason Bass Reeves hid his face. So, I hid mine, too. Hooded Justice. 

 

A; Mm. The hood. 

 

W: When I put it on, you felt what I felt? 

 

A: Anger. 

 

W: Yeah, that's what I thought, too. But it wasn't. It was fear and hurt. You can't heal under a mask, Angela. Wounds need air. He wanted me to give him up. He told me you'd try to save him, but this was the way it had to be. You can't make an omelet without breaking a couple of eggs. 

 

A: What the hell is that supposed to mean? 

 

W: That's just something he said, when we met way back then. He said you would understand when the time was right. 

 

A: Well, I don't. 

 

W: Then the time ain't right."

Will dice ad Angela che soggiornerà in un motel, ma lei lo invita a stare da loro per qualche notte.


-Scontare la pena: Adrian conduce Laurie e Wade alla vera Archie, il velivolo di Nite Owl (a quanto pare quello usato nel primo episodio era una mera replica), che lui ha rinvenuto nel ghiaccio. Wade afferma di saperlo pilotare, ma Laurie decide di voltare definitivamente pagina:


"L: You killed three million people, Adrian. You're under arrest. 

 

A: Ha! That's funny. You got me for a moment. 

 

L: I'm not joking. 

 

A: Oh, Laurie, please. You have no proof. 

 

W: I do. This is your confession, explaining to Redford what you did and how you did it. 

 

A: So, I suppose the FBI is gonna arrest the president, too? 

 

L: Sure. Why not?

 

A: Because the world will end. 

 

L: Yeah. People keep saying that, but it never seems to happen. 

 

A: You kept this secret all this time, and now, you're having misgivings. 

 

L: People change, Adrian. At least, some of us do." 

Adrian tira fuori un'altra arringa su come abbia salvato il mondo, ma Wade lo interrompe prontamente colpendolo in testa, dato che parla troppo.


-Sopravvissuti: Angela, Will, Topher, Rosie e Emma escono dal teatro, notando davanti a loro la devastazione causata dalla pioggia di calamari congelati, a cui Red Scare e Pirate Jenny sembrano essere scampati, visto che stanno arrestando Bian. Angela porta il gruppo nel seminterrato della sua pasticceria, dove Topher nota con interesse il costume di Sister Night.


-Eredità: Angela riporta la famiglia a casa e ritrova il congegno mentale di Manhattan in cucina. Will la raggiunge e le dice che è dispiaciuto per Cal, ma sostiene che avrebbe potuto fare di più. Angela ripulisce le uova che ha fatto cadere nell'episodio precedente e ripensa a quando Manhattan le ha detto di tenere d'occhio le uova. Così lei ricontrolla la scatola e nota un uovo perfettamente integro e ripensa a quando a Saigon Manhattan disse di poter trasferire la sua energia in un altro corpo e che se consumato da qualcuno, questa persona avrebbe ereditato i suoi poteri. Angela va davanti alla piscina e mangia l'uovo per poi fare un respiro profondo e accingendosi ad appoggiare il piede nell'acqua, chiudendo l'episodio con le note di "I Am The Walrus" nella versione dei Spooky Tooth.

VERDETTO

Dopo nove episodi, la serie evento HBO chiude la prima stagione, con un finale logico e ben contenuto per quanto concerne la trama presentata, dove il vecchio e il nuovo si incontrano ancora una volta e con scelte interessanti. Andando per ordine, la prima cosa che salta all'occhio è la scelta, sebbene non sorprendente analizzandola nel quadro generale, di mostrare Lady Trieu come figlia biologica di Adrian Veidt, elevandola allo status di villain imprevedibile, proprio come il suo predecessore fumettistico. I due vengono accomunati anche da una sorte analoga, dove l'intelligente vietnamita, ormai immersa nel suo desiderio di potere, viene abbattuta dalla nuova arma costruita da suo padre, mentre quest'ultimo viene finalmente arrestato per il crimine commesso trentaquattro anni prima da Laurie, la quale sembra aver compreso il peso del segreto che ha scelto di mantenere e a che cosa abbia indirettamente portato, e la sua partnership con Wade non è stata affatto casuale e anzi ha funzionato alla grande nel poco tempo in cui si sono visti insieme. Altro punto fondamentale, forse il centro dell'epilogo di questa serie, è il sacrificio estremo di Manhattan, che forse potrebbe essere apparso come una scelta di trama pigra, superficiale, o opposta alla tradizione del fumetto, ma se pensate all'importanza incredibile che questo personaggio possiede sia nel fumetto che nella serie, all'immagine simbolica trasportata dalla sua dipartita, di gusto messianico, e all'eredità lasciata ad Angela, suo grande amore, la quale si è nel frattempo ritrovata con suo nonno Will, il tutto assume una connotazione molto realistica e in linea con il linguaggio narrativo di Lindelof, ma anche con l'universo già rappresentato da Alan Moore e Dave Gibbons, dove i supereroi, per quanto forti possano apparire, siano in verità persone comuni e imperfette come chiunque altro e quindi non esenti dal concetto di morte e fine, anche se di fine non si può parlare, considerando il fatto che Angela abbia in qualche modo ereditato i poteri di Manhattan, la tesi più probabile per la scena conclusiva dell'episodio (guardate il poster della serie in apertura e forse capirete...). Un finale degno di nota, che lascia molta soddisfazione, un po' di tristezza e interesse per il futuro della serie, tutt'ora incerto, ma che tranquillamente può concludersi con questo ciclo, senza doversi lamentare, grossomodo, di punti della trama lasciati in sospeso. Una domanda che ci si potrebbe porre è se una seconda stagione abbia davvero senso e le possibilità sono due; se si volesse proseguire, si dovrebbe restare con lo stesso showrunner e lo stesso approccio narrativo, ma porlo in stile antologico, cosa non nuova per HBO, la quale ha dato dei proseguimenti per True Detective e Big Little Lies, le cui prime stagioni erano decisamente autoconclusive e i risultati successivi sono stati prettamente differenti ed è proprio quel genere di risultati che ci porta alla seconda alternativa, cioè lasciare le cose come stanno, che forse, nel nostro piccolo, è quello che più preferiamo per Watchmen.

IL PAGELLINO




A seguito del film del 2009 diretto da Zack Snyder, che aveva dipinto in maniera non totalmente fedele la vicenda del celebre fumetto, l'annuncio che HBO avrebbe riproposto Watchmen in una nuova iterazione aveva generato non poco scetticismo, ma con il coinvolgimento di Damon Lindelof, uno dei showrunner più profondi e particolari della scena televisiva attuale, il quale è anche fan del fumetto di Moore, le cose iniziarono a farsi più interessanti. Già dal primo episodio si è vista la riuscita commistione fra racconto fumettistico e tematiche d'attualità, con un particolare focus sulla discrimazione razziale negli Stati Uniti, un tema ancora oggi rilevante, purtroppo. Ogni episodio è una vera e propria esperienza di intrattenimento, da cui si esce soddisfatti e arricchiti di cose nuove, fra le mille citazioni letterarie e culturali sparse in ogni scena. Ad aiutare la serie ad essere ancora più dirompente vi sono una sceneggiatura varia e articolata, che aderisce a tempi, situazioni e tipi di racconto in maniera uniforme, dove a farla da padrone sono le digressioni incentrate su un singolo personaggio, probabilmente uno dei cavalli di battaglia della narrativa di Lindelof, ovviamente impreziosite da un cast stellare, a partire dai vecchi personaggi dell'opera di Moore, fra cui annoveriamo Laurie Blake, con una Jean Smart sagace e brillante, l'irriverente Jeremy Irons nel ruolo di Adrian Veidt e l'emergente Yahya Abdul-Mateen II nell'inaspettato ruolo del Dottor Manhattan, fino ai nuovi volti, come l'indiscussa protagonista Regina King (la quale aveva già dato prova di avere un amalgama con Lindelof in The Leftovers), Tim Blake Nelson nel ruolo del tormentato e abile Looking Glass, Hong Chau come la insensibile e audace Lady Trieu e Louis Gossett Jr., che ha dato il volto a un personaggio che nei fumetti era quasi avvolto nel mistero. Nonostante il suo essere prodotto di nicchia, dato che questo richiede una conoscenza previa dell'opera cartacea per essere seguito, oltre che una mente molto aperta, Watchmen è uno dei prodotti più provocanti e intensi del 2019 televisivo, e forse di questo decennio, un vero e proprio fenomeno raro, difficile da dimenticare.

Rileggete le recensioni degli scorsi episodi:

1x01: IT'S SUMMER AND I AM RUNNING OUT OF ICE

1x02: MARTIAL FEATS OF COMANCHE HORSEMANSHIP

1x03: SHE WAS KILLED BY SPACE JUNK

1x04: IF YOU DON'T LIKE MY STORY, WRITE YOUR OWN

1x05: LITTLE FEAR OF LIGHTNING

1x06: THIS EXTRAORDINARY BEING

1x07: AN ALMOST RELIGIOUS AWE

1x08: A GOD WALKS INTO ABAR


Grazie per aver seguito Watchmen insieme a noi! Continuate a seguirci per scoprire se ci sarà la seconda stagione!

Un saluto alle affiliate  
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Articolo di Ada Bowman

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