THE HANDMAID'S TALE - Recensione 3x09 "Heroic"


"La vita, la sventura, l’isolamento, l’abbandono, la povertà, sono campi di battaglia che hanno i loro eroi, eroi oscuri a volte più grandi degli eroi illustri."
(Victor Hugo)

In The Handmaid's Tale la tensione e l'angoscia sono stati d'animo tipici e dannatamente ricorrenti, ma mai come in questo episodio, dove ogni elemento, anche il più impercettibile, appare oggetto di paura e sgomento tanto per la protagonista quanto per il pubblico. "Heroic" descrive un viaggio allucinante e doloroso, dove June si ritrova a fare i conti con la sua mente, profondamente sconvolta, che l'ha condotta, seppur legittimamente ad compiere azioni non approvabili, le cui conseguenze la porteranno a realizzare di avere uno scopo più elevato di quanto pensasse. Diretto da Daina Reid, regista di due episodi della scorsa stagione, e scritto dalla co-sceneggiatrice Lynn Renee Maxcy, l'episodio mostra June al capezzale di Ofmatthew, fra momenti di autodistruzione, violenza e compassione.


-Trentadue giorni: L'episodio si apre con le note del celebre brano di Belinda Carlisle "Heaven is a place on Earth", che riecheggiano in sottofondo mentre June è in ginocchio di fronte al lettino dove si trova Ofmatthew, ormai ridotta a un vegetale. June si ritrova in uno stato catatonico ed inquietante e inizia a parlare con se stessa, come se parlasse alla sua compagna da passeggio:

"Do you hear it? I didn't at first. Not for a few weeks. Don't you hear it?" 

La canzone continua a riecheggiare, diventando quasi una nenia e persino a June inizia a canticchiarla, riflettendo poi sul futuro di Ofmatthew e del suo piccolo e su quello che ha visto davanti a se' negli ultimi giorni, in ogni più piccolo dettaglio, in bilico fra realtà e illusione:

"Right? They say in heaven. Don't you hear it? You will. You'll hear it. You'll hear it. They don't give Ofmatthew anything that might hurt the baby. There's no future for her in any case. <<There's too much bleeding>>, they say. <<Her brain is gone>> they say. Ofmatthew is just a vessel now, and the baby is all that matters. I suppose it's all that ever mattered. The doctors and nurses and orderlies and technicians come and go. I stay. Thirty-two days so far. I will be here until there's a baby. <<This is your walking partner>> Aunt Lydia said. <<Where else would you be?>> The wives come to pray with Mrs. Calhoun. <<Please, God, protect this child. Bring forth your miracle. We've been so faithful and good.>> Heaven is a place on Earth, dear God. They smell of powder and soap. They smell like the ceremony. Like Serena Joy, when she held me down. It's hard not to fucking gag. When Aunt Lydia brings everyone to pray, it smells like sweat. Like onions and oranges and fish from the grocery store. It smells like tape and pus from Janine's wounds, still healing after what Ofmatthew did to her. I will be here until there's a baby However long that takes. This room has a smell, citrus and ammonia. It would have been in spray bottles before, at the grocery store. Or Bed Bath and Beyond. And then mostly from Amazon. When there were all those things. Before the Internet raids. Before the decency codes and all the hangings. She has a smell too. A kind of sweet decay, like wet leaves. Like a dirty scalp. Like her shit. Soft, unformed, blameless. She smells like a baby. They're not real, you know. They're not."


RECENSIONE 3x01 "NIGHT", 3x02 "MARY AND MARTHA" e 3x03 "WATCH OUT"



-La fine: Di notte June si avvicina al letto di Ofmatthew e nota il tubo che la collega al respiratore. Quando è sul punto di prenderlo e staccarlo, l'allarme cardiaco si attiva e June torna subito nella sua postazione di fronte al letto, mentre i medici accorrono per controllare. Mentre li osserva, June pensa che forse l'unico modo per uscire da questa situazione e porre fine alle sofferenze di Ofmatthew:

"Maybe I'm crazy and this is some new kind of therapy. I wish that were true, then I could get better. And this would go away. I could leave this room. This would all end. This has to end."

RECENSIONE 3x04 "GOD BLESS THE CHILD"



-Pregare: Il giorno dopo Zia Lydia fa' riunire le ancelle per pregare per la salvezza del figlio di Ofmatthew, rimproverando Janine per essersi coperta la ferita all'occhio con i capelli. Finito il rito Lydia va a chiedere informazioni ai medici circa la salute del feto e loro le dicono che il feto sta bene ma la madre ha iniziato ad avere delle convulsioni e June, in modo passivo, parla in modo brusco della paziente. Lydia lo nota e la rimprovera, dicendole di essere una persona senza cuore, invitando nuovamente tutti alla preghiera, mentre June prega che Ofmatthew e il piccolo muoiano. Il dottor Yates mostra a Lydia un metodo per poter fornire fluidi per il piccolo e per gestire al tempo stesso le crisi della madre. Lydia confida nelle sue capacità e fa' mandare via tutte le ancelle, tranne June, la quale le chiede di poter tornare a casa. Lydia le dice di no, definendola una richiesta ridicola, dato che soltanto quando Ofmatthew sarà uscita dall'ospedale lei potrà tornare a casa, a seguito di come lei l'abbia trattata. June riconosce di aver commesso degli sbagli e cerca di alzarsi da terra, mostrando un certo malessere. Lydia sostiene di credere alla sua volontà di rimediare e che l'unica soluzione è pregare senza sosta, affinchè tutto finisca per il meglio.

RECENSIONE 3x05 "UNKNOWN CALLER"


-Una cura: June continua ad ascoltare la melodia, ormai divenuta più straniante e dentro di se' sente che Ofmatthew è gia morta e che la stia prendendo in giro. Di notte si alza dal letto e prende un bisturi usato poco prima dai medici e nel farlo si taglia, poi va da Ofmatthew. Ma Janine si unisce a lei, dicendole che le se è infettata la ferita e che devono operarla nuovamente, motivo per cui è rimasta in ospedale e si confida con June sul fatto di non aver pregato abbastanza, pensando che questo abbia causato le convulsioni di Ofmatthew. June le chiede se pensa che è colpa sua e Janine risponde che è così, perdonando Ofmatthew per averla aggredita e sperando che guarisca. June le dice che non guarirà e che c'è solo un modo per aiutarla, cioè ucciderla. Janine, capendo le intenzioni di June si rifiuta, dicendo che così ucciderà il bambino e domandandole perchè sia così cambiata. June insiste nel dire che bisogna fare qualcosa, ma Janine si oppone, dicendo che Ofmatthew è un'ancella, come loro, irritandosi del fatto che lei sia diventata così egoista. Alla fine June la allontana in malo modo, fissando Ofmatthew.

RECENSIONE 3x06 "HOUSEHOLD"


-Premeditazione: Il giorno dopo il dottor Yates espone loro la situazione riguardo al bambino e il comandante chiede lui se le bambine vestite di rosa entreranno nella stanza, pensando che siano malate. Yates spiega che non stanno male, ma che devono sottoporsi all'esame del menarca, in vista del momento in cui potranno avere dei figli. Osservando la scena June pensa subito ad Hannah e alla sorte che potrebbe toccarle:

"That will be Hannah soon. Too soon. [...] He doesn't mean emotionally ready. He means they track their pelvic development." 

Poi, guardando il dottore, gli infermieri e i Calhoun, inizia ad avere certi pensieri poco raccomandabili su di loro:


"She's got prominent veins. Easy to slice, I'd think. His aren't bad either. Harder to see. If I only get one kill, I should start at the top. Make it count. Eenie, meenie, minie, moe." 

Il suo flusso di pensieri violenti viene interrotto dall'inaspettato arrivo di Serena Joy, la quale è venuta in ospedale per dare supporto ai Calhoun. Il dottore invita il comandante e sua moglie nel suo studio per discutere al meglio la questione, mentre Serena e June rimangono sole nella stanza. June chiede a Serena di poterle parlare da vicino e mentre si alza, Serena nota che June non sta bene e mentre cerca di aiutarla, June la ferisce col bisturi, ma si ferisce a sua volta. Serena, sorpresa dal gesto di June, commenta dicendo che sarebbe dovuta essere una delle più forti, mentre il dottor Yates corre nella stanza per assistere June.

RECENSIONE 3x07 "UNDER HIS EYE"



-Onorare i figli: Il dottor Yates medica la ferita di June e lei sembra sorpresa dal suo atteggiamento, una cosa che porta i due a discutere sulle loro opinioni riguardo a Ofmatthew, sul loro passato e non solo:

"J: You shouldn't bother trying to fix me if you're just going to report me. 

 

Y: You're right. I shouldn't. [...] I took an oath. First do no harm. Am I harming you? 

 

J: You're torturing her. 

 

Y: She's not my patient, the child is. 

 

J: That's bullshit. [...] My mother was a doctor. She treated pregnant women. And she always put her patients, the women, first. Oh, things were different when she practiced medicine. 

 

Y: Did she get out? 

 

J: No. 

 

Y: I'm sure you miss her. Where did she practice? 

 

J: Somerville. For the most part. Holly Maddox. 

 

Y: Well now I know why you took a swipe at Mrs. Waterford. Dr. Maddox. Dr. Maddox, she was scary. 

 

J: Yeah. She is. Was. I don't actually know. You should know I was going to kill Serena. And her. And you, too. 

 

Y: I warned them. I said <<You can't leave that girl in here, praying for months on end. The brain atrophies in isolation and breeds despair.>> How long have you had suicidal thoughts? 

 

J: Homicidal. 

 

Y: Doing any of the things that you said would put you on the wall, and you know it. So, how long? 

 

J: I don't know. Since I realized I probably won't see my daughters again. 

 

Y: You feel hopeless? 

 

J: How should I feel? Doctor, she's someone's child, too. 

 

Y: I honor the Handmaid's life by saving her child. How will you honor your daughters?" 

Il dottore invita June a stare attenta e se ne va, lasciandola sola a riflettere sulle sue prossime azioni.


-Nascita: Di notte il dottor Yates va da Ofmatthew, pronto per far nascere il piccolo. L'intervento va a buon fine per il neonato, mentre June osserva tristemente la scena. Il giorno dopo June si accinge finalmente a lasciare l'ospedale e mentre va verso l'uscita incontra una delle bambine scelte per l'esame, la quale sembra entusiasta all'idea di avere figli e onorare il volere di Dio. Dopo che la bambina torna da sua madre, June raggiunge Zia Lydia all'ingresso, la quale afferma che a Ofmatthew non è rimasto molto da vivere. A un tratto June chiede a Lydia di poter restare con lei fino alla fine e lei accetta, apprezzando il suo gesto.

RECENSIONE 3x08 "UNFIT"


-Ora tocca a loro: Lydia regala a Janine una benda pittoresca per il suo occhio, a seguito della riuscita dell'operazione. June va da Ofmatthew e decide di chiedere il suo perdono ed esponendo le sue intenzioni a Gilead, chiudendo l'episodio con June che canta "Heaven's a place on Earth" alla sfortunata compagna da passeggio, nei suoi ultimi istanti di vita:


"Hey, it's okay. It's all right. I'm here. I'll be right here. I'm sorry I was such a shit to you. I got lost, I think. Not that that's a good excuse, but I don't really have another reason. They just take everything from you, you know. They really do. Your son, he's beautiful. Oh, he's... he is beautiful. And everyone is praying for him, but I wouldn't worry, seriously. Because I think he's just like you. He's a fighter. And he doesn't deserve to grow up in this place. He deserves to be free. They all deserve to be free. So, Natalie I'm gonna get them out. I'm gonna get out as many children as I can. I don't really know how yet, but I swear to you, I'm gonna get them out. Because Gilead should know how this feels. It's their turn to hurt." 

 

VERDETTO

Per ogni serie tv che si rispetti, il tipo di episodio più complesso da realizzare è quello definito "one-place", poichè questo deve concentrarsi unicamente su un luogo, un lasso di tempo e una determinata situazione, una struttura narrativa estremamente difficile da tenere in piedi per quasi un'ora. The Handmaid's Tale conferma la sua potenza nel raccontare il dolore e l'agonia dei protagonisti e utilizza quest'approccio nel migliore dei modi possibili. Il focus principale di questo nono episodio è June, con il suo calvario fisico e mentale, esplorato in ogni possibile dettaglio, con i colori, i suoni, gli odori, le emozioni, i gesti, le parole, tutto finemente e maniacalmente descritto, rendendo l'ansia e il dramma decisamente più vividi, vissute in relazione con le persone con cui ha interagito; Serena e lo sfogo di violenza contro di lei, Janine che evidenzia il suo oscuro comportamento, Lydia che funge da punitore per eccellenza e il dottor Yates, un volto amico, grazie al quale June ritrova la luce che in qualche modo aveva perduto. Attraverso questo percorso intenso, June scopre che in fondo infliggere dolore a chi te ne infligge non è sempre la soluzione e decide di onorare le persone a lei più care, cioè Hannah e Nichole, attraverso un nuovo scopo, più radicale del previsto: togliere a Gilead quello che conta di più, i bambini, rendendola un'eroina degna del miglior Victor Hugo, una donna entrata nell'oscurità e uscita nella luce più forte e consapevole, anche se la situazione attorno a lei è buia e tediosa, ma sappiamo bene che in fondo al vaso di Gilead, la speranza è sempre lì, pronta a riaccendere i cuori di chi crede nel cambiamento e in un futuro migliore, che ci auguriamo possa arrivare pian piano nei prossimi episodi.



Nel decimo episodio, intitolato "Bear Witness", il rapporto fra June e il comandante Lawrence cambia radicalmente a seguito di un colpo basso del comandante Waterford, mentre in Canada le cose iniziano a peggiorare per Emily, Moira e Luke.




Ci vediamo con la recensione del prossimo episodio! Continuate a seguirci!

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Articolo di Ada Bowman

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